Ciambetti, bilancio: il giudizio positivo della Corte dei Conti è uno sprone a fare meglio
Mercoledi 26 Gennaio 2011 alle 23:29 | non commentabile
Roberto Chiambetti, Regione Veneto - "Forse anche noi siamo giunti al ‘momento Sputnik' della nostra generazione: in Veneto ci arriviamo con non poche difficoltà e con l'eredità di impegni presi in passato che limitano, e non poco, le nostre possibilità attuali e future". Nemmeno un sostanziale giudizio positivo della Corte dei Conti sul bilancio della Regione 2009 fa venir meno la prudenza e la cautela dell'assessore regionale Roberto Ciambetti.
"In ogni caso, che il Magistrato contabile dia un parare positivo alla nostra gestione tecnica - ha proseguito Ciambetti - è fatto molto importante, perché si può incappare in manovre azzardate proprio quando è più difficile far quadrare i conti conciliandoli con le promesse fatte ai cittadini. La correttezza, sottolineata dalla Corte, non si discute e un primo riconoscimento per questo risultato va innanzitutto agli uffici e all'apparato tecnico che ha sempre lavorato con estrema puntualità ".
Il giudizio della Corte dei Conti sugli aspetti finanziari del bilancio 2009 è nel complesso positivo: è stato mantenuto l'equilibrio sia di previsione sia a consuntivo; sono stati rispettati i vincoli del patto di stabilità , i limiti normativi dell'indebitamento e l'obbligo della riduzione delle spese per il personale. Il Veneto ha inoltre dimostrato ottima capacità nell'utilizzo delle risorse finanziarie; l'indebitamento è sotto controllo "sebbene sia stato raggiunto il tetto massimo", come ha notato Ciambetti; sono state rispettate le normative sui derivati; l'ampia disponibilità di cassa ha garantito liquidità senza dover ricorrere ad anticipazioni di tesoreria. "Parafrasando il presidente Obama e il suo discorso sullo stato della Nazione - ha concluso Ciambetti - anche noi dobbiamo dire che, se vogliamo fare del Veneto il posto migliore per fare affari e investimenti, per richiamare capitali e intelligenze, dobbiamo assumerci la responsabilità della riduzione del deficit, abbattere le spese e attuare un percorso di riforme. Con questa strategia, l'attuale promozione della Corte dei Conti è un viatico, uno sprone a fare meglio".
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