Quotidiano | Categorie: Politica, Sindacati

Cgil:Dal Molin,necessario nuovo modello di sviluppo

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 30 Giugno 2010 alle 20:41 | non commentabile

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Cgil Vicenza - Con le avvenute ‘compensazioni', qualcuno crede che si sia finalmente conclusa una partita e che si debba parlar d'altro. Noi crediamo, invece, che la base in costruzione dovrà continuare a sollecitare la città, non solo sui temi nobili sui quali i vicentini hanno discusso come non mai in questi anni: pace e guerra, Costituzione e politica internazionale, ambiente e qualità dello sviluppo. Ma anche di quale futuro vogliamo per la città di Vicenza e per il suo territorio.

Quale sovranità per le Istituzioni locali e le comunità?
Rammentando che non è stata consentita la realizzazione della Valutazione di impatto ambientale, servirà tenere monitorate le ricadute che la costruzione della nuova base avrà sui cittadini e sull'ambiente.
Siamo felici del ritorno ad una fruizione collettiva almeno di una parte dello spazio del Dal Molin sotto forma di parco pubblico (e se lo si dedicasse a Gandhi, reale e non retorico ricercatore di pace?) e riteniamo saggio aver sventato la riedizione di un aeroporto, già costato molto alla collettività e non utile in un contesto territoriale già servito e da mettere, semmai, in collegamento veloce su rotaia. In questo senso sì Vicenza deve chiedere ancora e di più.
Riteniamo però che l'Amministrazione Locale, ma complessivamente la cittadinanza, debbano continuare a esercitare il massimo dell'attenzione sulle attività che vengono svolte oggi in cantiere e domani in caserma, e tra caserma e caserma, al fine di preservare la comunità vicentina da ogni possibile incidente. Il tema del livello di sicurezza di un territorio diventato più vulnerabile di prima, si pone con urgenza.
Ugualmente va monitorata la qualità della falda acquifera.
Un rilancio dei beni comuni
Vicenza ha bisogno di nuovo slancio e di una nuova strategia di sviluppo. La domanda è: cosa serve oggi alla città, per lungo tempo amministrata senza una programmazione forte e di qualità?
La nostra risposta è: un rilancio dei beni comuni, ovvero un ritorno ad una fruizione collettiva degli spazi e delle risorse del territorio, di una regia pubblica che abbia a mente questo e non interessi particolari o corporativi. Questi principi devono ispirare le politiche comunali, il nascente PAT e i suoi successivi sviluppi, la gestione di AIM e quella di una delle più grandi Ipab del Veneto, il consolidamento della struttura manifatturiera, lo sviluppo di un terziario di qualità e la qualificazione del suo territorio a partire dal riuso di quanto già costruito e dal risparmio di aree verdi.
E' indubbia la necessità di una viabilità fluida a nord del Comune ma la cosiddetta tangenziale nord deve essere inserita in un progetto organico che finalmente metta in connessione mobilità privata, mobilità pubblica e piste ciclabili e dia respiro alla città.
Insomma, il patrimonio di conoscenze e di disponibilità alla cura della ‘cosa pubblica' maturate in questi anni non deve andare disperso.






Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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