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Castrazione chirurgica suini, stop europeo (e non solo): tradizione italiana richiede deroga

Di Redazione VicenzaPiù Martedi 9 Agosto 2011 alle 07:07 | non commentabile

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Riccardo Alberto Madonna (Segreteria SIVELP), FederFauna - Sarebbe opportuno avanzare la richiesta di deroga per le nostre produzioni DOP

La data del 1°gennaio 2018 portera' la cessazione della castrazione chirurgica dei suini. Verranno adottate soluzioni diverse, ancora in divenire: sedazione dei soggetti, analgesia locale, impiego di presidi farmacologici. L'Europa ha deciso che il benessere animale e' fondante anche nelle produzioni zootecniche (nelle varie commissioni ci sono rappresentanze di ONG animaliste), ed in nome di questo vengono date delle direttive sicuramente opinabili.

La sedazione generale dei soggetti e' inapplicabile nelle strutture di allevamento degli animali: per l'analgesia locale non esistono al momento presidi autorizzati; per pura combinazione esiste un fattore anti-GnRH che blocca lo sviluppo dei testicoli, incidendo sul bilancio dell'allevatore italiano per una cifra pari a 5 euro (contro i ca 0,15 euro della castrazione chirurgica odierna).

Resta da dire inoltre che il metodo farmacologico e' stato studiato per altri tipi di allevamento, vale a dire per i suini leggeri destinati al consumo fresco, e non per il suino pesante italiano, destinato alla produzioni di salumi pregiati, unici al mondo. Pertanto, sarebbe opportuno avanzare la richiesta di deroga per le nostre produzioni DOP, senza esimersi dalla ricerca di metodiche alternative, atte a placare la sensibilita' dei consumatori.






Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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