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Aiuti di Stato, presentati i risultati del Progetto OSAIS

Di Redazione VicenzaPiù Martedi 12 Febbraio 2013 alle 15:19 | non commentabile

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Regione Veneto  -  Si è tenuto stamane a Bruxelles, presso la sede del Comitato delle Regioni, la conferenza conclusiva del Progetto OSAIS (Observatory on State Aid Impact), cofinanziato nell’ambito del Programma Operativo Interreg IVC, di cui la Regione del Veneto è capofila e il cui obiettivo è quello di migliorare l’efficacia e l’efficienza delle politiche di sviluppo regionale nell’area dell’assistenza alle piccole e medie imprese attraverso gli aiuti di Stato.

“Questo progetto – ha rilevato l’assessore veneto al bilancio e cooperazione transnazionale e transfrontaliera, che fu protagonista nel 2010 a Venezia della conferenza di lancio dell’iniziativa comunitaria – si inserisce nel contesto del dibattito europeo sulle politiche a sostegno delle PMI che, in regioni come quella dalla quale io provengo, costituiscono la spina dorsale dell’economia. Ma che si tratti di una priorità politica non solo veneta ma europea, lo si evince dallo ‘Small Business Act for Europe’, documento del 2008 in cui la Commissione evidenziò come la capacità di capitalizzare sul potenziale di crescita e innovazione delle piccole e medie imprese è decisiva per la prosperità di tutta l’Unione europea. Il progetto OSAIS, in particolare, si focalizza sugli aiuti di Stato, che costituiscono materia strategica sia per il processo di modernizzazione avviato dalla Commissione, sia per la crisi economica e finanziaria che sta attraversando il nostro continente”.

“E’ proprio nel contesto di recessione che il supporto alle PMI diventa essenziale – ha aggiunto l’assessore veneto –. Il rapporto 2012 sulle PMI europee traccia un quadro altamente significativo del ruolo da esse svolto fin dall’esplosione della crisi a oggi, un periodo difficile durante il quale, per la loro dinamicità, le PMI stanno contribuendo significativamente all’auspicata ripresa economica: stiamo parlando di 20,7 milioni di imprese, più del 98 per cento del totale, in grandissima parte con meno di dieci dipendenti, che nel 2012 hanno assorbito il 67 per cento dell’occupazione e il 58 per cento del valore aggiunto lordo. Ciò non significa che non esistano problemi. Anzi, come lo stesso rapporto rileva, le ferite sono molto difficili da sanare, ma un concetto emerge chiaramente: se le PMI non sopravvivono alla crisi, nemmeno l’Europa lo farà”.

La vera sfida, dunque, è come fornire un sostegno efficace a questo settore, data anche la scarsità di risorse degli Stati membri e provvidenzialmente il progetto OSAIS si è proposto di rispondere proprio a questa domanda: fino a che punto gli aiuti concessi a livello regionale alle PMI sono efficienti e come migliorarli?

I partner dell’iniziativa (altre al Veneto capofila, spagnoli, tedeschi, francesi, polacchi, austriaci, slovacchi, rumeni, portoghesi e ciprioti) hanno selezionato circa 1.500 progetti di aiuto, caricandoli su una banca dati comune e analizzandoli con approccio scientifico-statistico. Un’attività durata tre anni, che ha consentito di effettuare una sintesi organica dei punti di vista e di esperienze diverse.

“Il progetto – ha sottolineato l’assessore – ha permesso di individuare delle buone pratiche e dei casi studio che sono stati inclusi nella guida OSAIS, consentendo di elaborare dei Piani d’azione da applicare concretamente, secondo un modello che dovrebbe essere proprio di tutti i progetti europei. I piani d’azione saranno presentati dai partner ai rispettivi decisori politici, mentre le buone pratiche, le lezioni apprese e i risultati del progetto saranno diffusi a livello locale ed europeo”.

“OSAIS – ha concluso l’assessore – si pone pertanto come l’inizio di un percorso, finalizzato non solo a creare un modello di eccellenza nella gestione degli aiuti di Stato, ma anche a fornire alle nostre PMI quel sostegno di cui esse hanno bisogno, nella consapevolezza che la nostra economia dipende dalla loro prosperità”.

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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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