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A 70 anni dalla ricostruzione dei Castelli

Di Redazione VicenzaPiù Martedi 6 Ottobre 2009 alle 17:49 | non commentabile

Comune di Montecchio Maggiore

"Fra storia e leggenda... a 70 anni dalla ricostruzione dei Castelli. 1939-2009"

Il 9 e 10 ottobre 2009 in Sala Civica presentazione di una pubblicazione e della Mostra fotografica sul restauro

 

Una mostra fotografica e una pubblicazione fotografica per ricordare l'ultimo restauro delle due antiche rocche castellane, i Castelli di Giulietta e Romeo, splendido biglietto da visita della città di Montecchio Maggiore.

E' questo l'obiettivo della manifestazione "Fra storia e leggenda... a 70 anni dalla ricostruzione dei Castelli. 1939-2009", organizzata dalla Proloco di Alte Montecchio in collaborazione con la Città di Montecchio Maggiore per ricordare alle nuove generazioni l'anniversario dell'ultimo intervento di ricostruzione dei Castelli di Giulietta e Romeo, voluto nel 1939 dall'Ente Provinciale del Turismo di Vicenza, e del quale fu promotore il Commendator Francesco Zambon.

 

"I castelli sono il simbolo di Montecchio Maggiore- ricorda il Sindaco Milena Cecchetto- di cui la nostra città è orgogliosa. Per questo su di essi l'amministrazione sta investendo per un rilancio turistico, storico-culturale e paesaggistico".

 

La manifestazione si aprirà venerdì 9 ottobre 2009 alle ore 20,00 al Castello di Giulietta con la cena di Gala (con prenotazione allo 0444 696172), nell'ambito della quale sarà presentata una pubblicazione fotografica tratta dall'album di proprietà del Comm. Francesco Zambon.

Seguirà sabato 10 ottobre 2009 nella Sala Civica in Corte delle Filande la presentazione degli interventi di restauro e la Mostra fotografica (composta da un centinaio di scatti), all'interno della quale saranno presentate memorie e curiosità inedite sul restauro dei castelli provenienti dall'archivio storico comunale e dal Museo "G.Zannato", nonchè delle nipoti del Comm. Francesco Zambon, all'epoca direttore dell'Ente Provinciale del Turismo di Vicenza.

La presentazione si aprirà con il benvenuto da parte del presidente della Pro Loco Alte Montecchio Giusppe Trevisan. Seguirà il saluto del Sindaco di Montecchio Maggiore Milena Cecchetto, e quindi gli interventi dell'Assessore alla Cultura della città castellana Claudio Beschin, del presidente ANCE di Confindustria Vicenza Maurizio Trentin e del presidente dell'Ordine degli Architetti di Vicenza Giuseppe Pilla. Il prof. Remo Schiavo presenterà "Memorie e curiosità sul restauro dei Castelli", con un ricordo del Commendator Francesco Zambon.

Proiezione di diapositive a cura del Foto Club di Montecchio Maggiore, seguite dall'esecuzione delle musiche del Maestro Arrigo Pedrollo, tra cui una "Rapsodia di Romeo e Giulietta per i castelli" eseguita dai maestri Gabriele Del Santo e Stefano Bettineschi.

Dopo la visita guidata alla Mostra Fotografica (che a partire dal 15 ottobre sarà trasferita all'interno dei Castelli e della Chiesetta degli Alpini), la manifestazione si concluderà con un brindisi.

"Questa manifestazione costituisce un momento importante per la nostra città- sottolinea l'Assessore alla Cultura Claudio Beschin- che si colloca all'interno di un percorso di valorizzazione di tutta l'area dei castelli, e sul quale gravita notevole interesse".

"Un evento semplice- aggiunge il presidente della Pro loco Alte Montecchio Giuseppe Trevisan- che si propone di suscitare un forte interesse nei confronti di questo nostro patrimonio montecchiano, interesse che auspichiamo possa protrarsi e svilupparsi nel futuro".

La manifestazione è organizzata dalla Pro Loco Alte Montecchio e dalla città di Montecchio Maggiore, in collaborazione con la sezione edile di Confindustria Vicenza, dall'Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori della città di Vicenza, e dal Consorzio Pro Loco La Serenissima Agno-Chiampo, ed è patrocinata dalla Regione Veneto, dalla Provincia di Vicenza, dalla Camera di Commercio e dal Consorzio Vicenza è.

Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare alla manifestazione.

 

 

Un po' di storia...

 

Le due rocche, comunemente note come Castelli di Giulietta e Romeo, rispettivamente Castello della Bellaguardia e Castello della Villa, affondano le proprie radici in epoca romana.

 

Situate sulla sommità della collina ai piedi della quale si è andata costruendo la città di Montecchio Maggiore, hanno da sempre ricoperto per la zona una fondamentale funzione strategica, ed erano inizialmente costituite da un unico complesso fortificato cinto da mura

 

Furono occupate nel corso del Medioevo prima dai Bongiudei e poi verso il Mille dai Pilei. Attraversarono il burrascoso periodo dell'occupazione da parte di Ezzelino da Romano (1207) e furono quindi distrutte una prima volta nel 12042, poi ricostruite nel 1354 con la forma attuale per volere di Cangrande II della Scala.

 

Passarono sotto la proprietà dei Visconti nel 1387, e nel 1404 sotto la dominazione veneziana. Proprio per impedire che le due rocche fossero conquistate dai nemici, nel luglio del 1514 la Repubblica di Venezia ne ordinò lo smantellamento, e furono quindi lasciate abbandonate per diversi secoli.

 

Solo verso la metà del XVIII secolo tornarono di proprietà di Montecchio Maggiore: nel 1742 la Comunità di Montecchio Maggiore le acquistò per 200 ducati. Per gli interventi di ricostruzione e restauro occorrerà però attendere l'iniziativa dell'Ente Provinciale del Turismo di Vicenza, sotto la guida del Comm. Francesco Zambon.

Fondamentale all'opera di ricostruzione, avvenuta tra il 1936 e il 1939, furono il contributo del Conte Gaetano Marzotto e la collaborazione della Soprintendenza ai Monumenti di Venezia, con l'intervento dell'architetto F.Forlati.

 

I Castelli di Giulietta e Romeo sono legati alla nota leggenda dei due celebri innamorati.

 

Montecchio Maggiore, 6 ottobre 2009.

 

Città di Montecchio Maggiore

Provincia di Vicenza

Ufficio Stampa

 






Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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