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Redditi da attività illecite, nei guai un ex agente assicurativo

Di Comunicati Stampa Giovedi 16 Febbraio 2017 alle 10:54 | 0 commenti

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Nei giorni scorsi i militari della Guardia di Finanza della Compagnia di Bassano del Grappa hanno concluso un controllo fiscale nei confronti di A.Z., 46enne bassanese, ex agente assicurativo, riconducendo a tassazione redditi derivanti da attività illecite per più di € 110.000.
L'estate scorsa A.Z. aveva patteggiato la pena di 1 anno e 6 mesi di reclusione e € 1.500 di multa (pena sospesa) per aver commesso il reato di truffa, poiché presentandosi quale subagente assicurativo, aveva fatto sottoscrivere a vari clienti della società per la quale lavorava, contratti assicurativi inesistenti, promettendo alle ignare vittime ingenti guadagni e traendole così in errore sulla bontà degli affari. La somma complessivamente distratta ammontava a € 500.000 circa, accumulata dal 2008 al 2012.

La Guardia di Finanza ha valorizzato il patrimonio informativo di polizia economico-finanziaria acquisito nell'ambito del procedimento penale e, successivamente, ha applicato, per le annualità fiscalmente non prescritte, una norma che prevede la tassazione dei redditi derivanti da attività illecite. Le somme indebitamente "incassate" dall'agente sono state contestate quali guadagni sui quali applicare l'ordinaria tassazione prevista per le persone fisiche, come stabilito dall'art. 14, 4° comma, della Legge 537/1993.
Per chi commette delitti da cui deriva un determinato provento, dunque, non vige alcuna immunità fiscale, anche considerato che il presupposto dell'imposizione è soltanto il possesso di un reddito, indipendentemente dalla sua provenienza. L'unica causa ostativa alla tassazione delle fonti di reddito illecite è costituita dal venir meno del possesso del provento indebitamente conseguito, a causa del sequestro o della confisca del medesimo. L'eventuale illiceità dell'attività produttiva non esclude, quindi, la tassabilità del reddito da essa derivante, essendo il reddito un dato economico e non giuridico. La norma applicata dalle Fiamme Gialle permette all'Amministrazione finanziaria di considerare l'autore del reato, dal quale sia derivato un ingiusto arricchimento, alla stregua del classico "evasore", imponendo una tassazione basata proprio sulle (illecite) entrate.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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