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Coldiretti Vicenza: Dossier Agromafie. Vicenza resta un’isola felice, ma l’attenzione è alta

Di Note ufficiali Martedi 14 Marzo 2017 alle 13:19 | 0 commenti

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"I crimini agroalimentari in Italia ed anche nel nostro territorio, veneto in particolare, non sono più un pericolo, ma una realtà con la quale dobbiamo fare quotidianamente i conti e che minaccia pesantemente le nostre imprese agricole". Con queste parole il presidente provinciale di Coldiretti Vicenza, Martino Cerantola ed il direttore Roberto Palù intervengono nella giornata in cui la Coldiretti nazionale presenta l'aggiornamento del Dossier sulle agromafie. Suini esteri nazionalizzati, vino e grappa adulterati sono questi gli interventi delle Forze dell'ordine che fanno schizzare in Veneto la percentuale di incidenza di agromafia nelle province di Verona, Padova e Treviso, le città che secondo il rapporto "Agromafie" sui crimini agroalimentari in Italia, presentato oggi a Roma ed elaborato da Eurispes, Coldiretti ed Osservatorio sulla criminalità nell'agricoltura registrano un livello più alto della media nazionale ed entrano di conseguenza nella lista nera.

La classifica rispetto all'estensione ed all'intensità del fenomeno agromafia nel 2016, se fotografa una concentrazione del fenomeno soprattutto nel Mezzogiorno, evidenzia la presenza nella top ten di rilevanti realtà del Nord come Genova al secondo dopo Reggio Calabria per i traffici finalizzati al ricco business del falso Made in Italy. "La presenza al terzo posto della città scaligera, di Padova al dodicesimo e quella della Marca Trevigiana al diciassettesimo apre una riflessione sul fatto che neppure il nord est è estraneo - commentano Cerantola e Palù - a causa, come si legge nel dossier, del transito dal Nord Europa di suini marchiati poi come italiani. Proprio nella regione dove si producono i vini più blasonati, poi, c'è un'incidenza notevole all'adulterazione delle bevande alcoliche, sia per la filiera vinicola che per i superalcolici. L'azione delle autorità preposte è sempre vigile, basti ricordare che appena un mese fa l'Ispettorato repressione frodi del Triveneto ha avviato un'operazione a tappeto per la verifica della reale rintracciabilità della Dop Prosciutto San Daniele con un migliaio di prelievi di campioni di sangue tuttora in fase di analisi. L'indice dell'agromafia è stato calcolato come la combinazione lineare di alcune variabili criminali che si ritengono particolarmente significative per individuare la presenza delle organizzazioni nel territorio: variabili opportunamente indicizzate e con pesi diversi in funzione della loro correlazione ponderata con il particolare tipo di reato".


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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