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M5S su referendum trivelle: puntiamo su turismo, non su petrolio

Di Giulia Biasia Venerdi 18 Marzo 2016 alle 18:45 | 0 commenti

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Gli esponenti del M5S attivi nella provincia di Vicenza e nel Veneto hanno voluto presentare, presso palazzo Trissino, sede del Comune di Vicenza, alla stampa le loro posizioni in merito al referendum previsto per il 17 aprile, che permetterà agli italiani di decidere se far continuare il lavoro delle trivelle in mare in Italia. "Da domani iniziamo come provincia e città di Vicenza la campagna per votare sì al referendum delle trivelle. Abbiamo la sensazione che ci sia molto menefreghismo e poca informazione. Chiediamo aiuto alla stampa perché le persone vengano informate", spiega il consigliere comunale M5S di Vicenza Daniele Ferrarin.

"Saremo presenti in 21 comuni della provincia con gazebo per cercare di avvicinare più persone possibili, in modo che prendano coscienza della cosa e che vadano a votare", continua Liliana Zaltron, consigliere comunale M5S di Vicenza.
Presente anche Patrizia Bartelle, consigliere regionale M5S, che ha spiegato la situazione delicata di Rovigo. "Rovigo vive sotto quattro metri e mezzo il livello del mare. Volevamo che il referendum fosse fatto sia per trivellazioni a terra che a mare, ma abbiamo ottenuto solo quelle a mare. Inoltre, viene chiesto agli italiani se vogliono che si fermino alla fine del contratto stipulato con lo stato italiano, non subito. È una presa in giro. Ogni anno 90 mila quintali di liquidi inquinanti vengono dispersi nel mare. Tra l'altro quello estratto è un petrolio grezzo che va rielaborato e ci vuole tempo prima di inserirlo nel mercato. Ne vale la pena visto che va a coprire il fabbisogno di tre mesi circa? La Croazia ha interrotto questo processo. Ha capito che è meglio puntare sul turismo invece di puntare su qualche barile di petrolio fatto in casa. E aggiungo che in Italia le royalties sono basse, un'ulteriore perdita di guadagno."
Il senatore M5S Enrico Cappelletti ha invece parlato della situazione politica: "La cei ha preso posizione ha favore del referendum. Ne siamo lieti. Abbiamo a che fare con un governo che fa spudoratamente gli interessi dei petrolieri. Il parlamento aveva eliminato la tecnica dell'ergan. Il governo l'ha inserito nuovamente e i petrolieri ringraziano. Pensiamo anche al fatto che i giacimenti sono pubblici e che i petrolieri si tengono il 93% dei ricavi mentre allo stato va solo il 7%. In Norvegia, per esempio, è l'opposto. Il PD vuole puntare su mancato raggiungimento del quorum con l'astensione". 
Altri consiglieri comunali come Dallarmellina Mariapia (Noventa Vicentina), Orazio Comberlato (Thiene), Daniele Sartore (Piovene Rocchette) concordano sul fatto che permettere la trivellazione dell'adriatico metterebbe a repentaglio quella che è la principale fonte di guadagno dell'Italia: il turismo. "Si preferisce andare avanti a estrarre materiale scadente. È più quello che si spende a prelevare che il guadagno. Il turismo è energia rinnovabile. Meglio prevenire piuttosto che curare."


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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