Da domani processo breve, per tanti e non solo per Berlusconi. Langella: legge immonda
Martedi 12 Aprile 2011 alle 22:36 | 0 commenti
Giorgio Langella, PdCI, FdS Vicenza - Domani, in Parlamento, i "servitori" e i "cortigiani" che occupano i banchi della maggioranza approveranno la legge conosciuta come "processo breve". Questa legge permetterà al loro "signore e padrone" Silvio Berlusconi di usufruire della prescrizione abbreviata e, per questo, di non essere condannato nel processo Mills. Non sarà neppure processato grazie a una legge fatta soprattutto per lui.
Ma Berlusconi non sarà il solo beneficiario. Tutti i "signori ricchi e potenti" ancora incensurati e imputati nei processi ringrazieranno. Perché, se domani verrà approvata quella legge, molti processi saranno a rischio. Da quello per il disastro di Viareggio a quello per il crack Cirio. Da quello sui rifiuti di Napoli a quello per il crollo della casa dello studente a L'Aquila. Da quello per i lavoratori morti alla Thyssen Krupp di Torino a quelli per l'amianto a quello Marlane-Marzotto ... Processi che non verranno fatti. Non ci saranno condanne né colpevoli riconosciuti. Solo le vittime resteranno. Decine, centinaia di cittadini morti, di lavoratori ammalati, di piccoli risparmiatori truffati non avranno mai giustizia solo perché Silvio Berlusconi, un vecchio primo ministro con tanti problemi, deve salvarsi dai processi.
Ricordiamocelo: tutti i parlamentari che voteranno la legge in questione saranno complici di una gravissima ingiustizia.
Tutti, nessuno escluso. Il PdL, la Lega Nord, i sedicenti "responsabili" di Calearo e soci sono pronti a votare una legge immonda.
Siamo ancora un paese democratico e libero? Abbiamo la forze e la dignità di ribellarci o dobbiamo sottometerci ai capricci di chi si crede intoccabile perché ricco e potente?
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