Centri diurni per disabili, Zaltron chiede spiegazioni al Comune
Giovedi 23 Gennaio 2014 alle 11:54 | 2 commenti
Di seguito pubblichiamo l'interrogazione comunale presentata al Sindaco e al Presidente del Consiglio Comunale da Liliana Zaltron, Portavoce – consigliere comunale del Movimento 5 Stelle di Vicenza sul caso dei centri diurni per disabili.
INTERROGAZIONE
Visto che, nella seduta del 21 giugno 2013, la Conferenza dei Sindaci dell’Ulss n. 6 “Vicenzaâ€, nell’approvare il bilancio della stessa Ulss, deliberò alla unanimità (cioè con il voto favorevole anche del Comune di Vicenza, ivi rappresentato dall’Assessore Isabella Sala) l’esclusione dalla frequenza dei Centri Diurni delle persone con disabilità ospitate nelle strutture residenziali;
Vista l’opposizione delle famiglie delle persone con disabilità alla suddetta deliberazione in quanto, per meri motivi di carattere economico, nega ad alcune persone il diritto alla prosecuzione dei “progetti individuali†da poco approvati dalle competenti unità operative dell’Azienda Ulss n. 6 ed impedisce loro la esigibilità di diritti costituzionalmente riconosciuti;
Visto che questo Consiglio Comunale, in diverse riunioni della V Commissione e nella seduta del 19 settembre 2013, ha manifestato la piena ed unanime solidarietà nei confronti delle persone con disabilità e delle loro famiglie, approvando anche uno specifico ordine del giorno in cui, tra l’altro, si afferma che “assicurare i livelli essenziali di assistenza è dovere costituzionale e quindi prioritario per le istituzioniâ€;
Considerato che, nell’unica valutazione effettuata dalla competente UVMD dell’Ulss su una di queste persone escluse dalla frequenza dei Centri Diurni, è stata confermata la necessità di mantenere e proseguire il progetto educativo individuale della persona, in quanto L.E.A., che prevede che non venga meno il suo pieno inserimento nel Centro Diurno frequentato;
Considerato altresì che la stessa Azienda Ulss, in aperta contraddizione con il proprio organo tecnico, ha comunque disposto l’allontanamento della medesima persona dal Centro Diurno a decorrere dallo scorso 1 gennaio;
Preso atto del fatto che, successivamente e sinora, l’Azienda Ulss non ha dato risposta alcuna alle istanze delle famiglie affinché tutte le persone con disabilità siano sottoposte alla valutazione tecnica da parte della UVMD, così come stabilisce la convenzione sottoscritta con gli Enti Gestori;
Preso atto del fatto che la maggioranza delle Associazioni delle famiglie delle persone con disabilità , consapevoli che gli effetti di quanto disposto dalla Conferenza dei Sindaci, in applicazione pedestre ma consapevole di quanto stabilito dai tecnici dell’Ulss di Vicenza, hanno fatto opposizione ricorrendo al T.A.R. Veneto e chiedendo, nelle more della valutazione di merito, la sospensione della delibera stessa;
Preso atto, altresì, del fatto che la Conferenza dei Sindaci, del cui esecutivo fa parte l’Assessore Isabella Sala di questo Comune, ha inopinatamente deciso di costituirsi in giudizio contro le famiglie delle persone con disabilità e che, sulla base di alcune considerazioni, peraltro molto discutibili e poco aderenti alla realtà , della memoria di “difesa†della Conferenza dei Sindaci, il T.A.R. Veneto, con estrema sollecitudine, ha negato la sospensione della delibera di cui trattasi;
Considerato che il Presidente della Conferenza dei Sindaci, in una recente trasmissione televisiva, a chi gli obiettava che non esisteva alcun obbligo per la Conferenza stessa di costituirsi in giudizio presso il T.A.R. contro le persone con disabilità , ha affermato che si è trattato di una decisione unanime presa sulla base di una precisa scelta politica
la sottoscritta Liliana Zaltron, nella qualità di consigliere comunale, chiede:
quale sia stata la scelta politica che ha indotto la Conferenza dei Sindaci dell’Ulss 6, ivi compreso, perciò, il Sindaco di Vicenza o chi lo rappresenta in quella sede, a costituirsi in giudizio presso il T.A.R. contro le principali Associazioni delle famiglie delle persone con disabilità ;
per quale ragione anche il Comune di Vicenza, in aperta contraddizione con la disponibilità a suo tempo dichiarata nell’ambito della V Commissione e nella seduta plenaria del 19 settembre 2013, abbia deciso di andare contro la maggior parte delle famiglie delle persone con disabilità che, tuttora, vista la fredda determinazione della Pubblica Amministrazione a risparmiare sulla pelle dei loro figli disabili, stanno lottando per la tutela del diritto alla dignità di queste persone che, con l’esclusione dai Centri Diurni, verrebbe sicuramente lesa;
se il Comune di Vicenza intenda chiedere all’Azienda Ulss il pieno rispetto delle convenzioni a suo tempo sottoscritte sulla base di un modello imposto dalla Ulss medesima;
cosa intenda fare il Comune di Vicenza per garantire, almeno alle persone con disabilità qui residenti, il mantenimento della frequenza ai Centri Diurni e la loro piena inclusione sociale, in accordo con le famiglie;
se il Comune di Vicenza, con i propri servizi, ha verificato o abbia intenzione di verificare nel concreto se corrisponda al vero che, come dichiarato pubblicamente da qualche ente gestore dei servizi, nei fatti anche alle persone escluse dalla frequenza dei Centri Diurni sono garantite prestazioni equipollenti nelle strutture residenziali;
se il Comune di Vicenza intenda monitorare e verificare gli inserimenti di nuove persone con disabilità nei Centri Diurni e nelle strutture residenziali, in modo da evitare che vengano penalizzati gli Enti gestori che si riconoscono nella politica sociale delle Associazioni che si oppongono alla Conferenza dei Sindaci ed all’Ulss.
Aspettiamo ora la risposta del Sindaco che, sono convinto, non si tirerà indietro e darà seguito alle manifestazioni di solidarietà concreta (veramente concreta) più volte espresse, nonostante gli atteggiamenti meramente ragionieristici e decisamente poco umani dell'Azienda Ulss di Vicenza.
Ci conto davvero e con me molte persone con disabilità e molte famiglie, anche quelle che, temendo ritorsioni, oggi non si esprimono.
Vanni Poli
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superfluo dire il mio avvilimento nel vedere il "mio" Veneto sempre più imbruttito e reso incivile da precise scelte politiche che togliendo risorse sempre e solo agli "ultimi" sono destinate a cementificare sempre più non solo il paesaggio ma "i cuori".
Anna Putti