Sanità, Pettenò : Giunta giustifichi finanziamenti a privati
Mercoledi 11 Maggio 2011 alle 20:33 | 0 commenti
Pietrangelo Pettenò, consigliere regionale della Federazione della Sinistra   - Il consigliere regionale della Federazione della Sinistra Pietrangelo Pettenò ha presentato un'interrogazione per chiedere alla Giunta di far chiarezza sui finanziamenti erogati alla sanità privata "nonostante lo stato attuale delle risorse finanziarie per la sanità richieda il massimo sforzo per giungere ad un uso razionale della spesa, a cominciare dal taglio degli sprechi e delle prestazioni che sono storicamente in atto con le strutture private".
 Il consigliere, rilevando che "molte prestazioni oggi svolte dalle cliniche private, sia in termini di ricoveri che di prestazioni specialistiche, possono essere svolte in tante ULSS dalle stesse strutture pubbliche" presenta alla Giunta regionale una serie di interrogativi rivolti anche alla gestione storica della spesa per le strutture private che tra il 2007 e il 2010 hanno un incremento pari quasi al 50 % con una spesa di almeno 200 milioni di euro. L'esponente di FSV, in particolare, vuol sapere dal Governo veneto: 1) come giustifichi un incremento finanziario così elevato assegnato ai privati; 2) se intenda avviare un'indagine per conoscere quantificare con esattezza le risorse erogate ai privati negli anni 2007-2010 in conseguenza di tali decisioni della precedente Giunta Regionale; 3) se non ritenga di verificare l'esistenza di responsabilità politiche e/o dirigenziali nella vicenda segnalata, al fine di poter recuperare delle preziose risorse sull'ammontare di circa 200 milioni di euro erogati in maniera alquanto impropria ai privati per servizi non effettivamente svolti; 4) se non valuti fin d'ora, qualora quanto segnalato da tempo da alcuni amministratori pubblici si rivelasse fondato, di avviare un procedimento per recuperare parte di quelle risorse e per trasmettere una segnalazione alla Corte dei Conti affinché verifichi se esiste un danno erariale e ne accerti i responsabili; 5) se non intenda revocare le risorse aggiuntive relative alle quote di inflazione 2009-2010 previste nella DGR n° 312/2011, in quanto già erogate in precedenza e pertanto non dovute, ottenendo un risparmio di almeno 8 milioni di euro.
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