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Si sa che il mondo del calcio vive di gossip. Ma a dar credito a tuttomercatoweb.com l'avvocato romano di origini campane, Angelo Massone, che insieme ad una cordata di imprenditori romani sarebbe in pole position per acquisire il 70% delle quote del Vicenza Calcio, avrebbe in progetto anche l'ingresso nel calcio bulgaro e in quello irlandese oltre che il ritorno nella Lega scozzese, altra stranezza, se veritiera, dell'intraprendente agente Fifa dopo l'esperienza negativa col Livingston.

Per l'acquisto del Vicenza, stando al GdV, mancherebbe solo l'ok bancario per l'anticipo delle somme dovute, che per Massone già ci sarebbe. Anche se questa condizione per il neo presidente Danilo Preto sembrerebbe non confermata, sempre stando ai media locali.
Danilo Preto, su richiesta dei possibili nuovi acquirenti, rimarrebbe Presidente per assicurare i rapporti col territorio ma ciò avverrebbe anche per tutelare il 30% restante in mano a Dario Cassingena, figlio di Sergio, e Nicola Baggio. O anche, secondo rumors locali, perché alcuni interessi rappresentati da Massone non sarebbero poi così distanti da quelli di Sergio Cassingena, il 'vecchio patron' biancorosso.
La trattativa 'trascinata' con Massone, che, tra garanzie dichiarate e richieste, appare al momento nebbiosa almeno come la reale proprietà attuale del Vicenza calcio tutelata dalla catena di fiduciarie a monte elencate da VicenzaPiu.com e non 'chiarita' dal presidente, potrebbe anche essere funzionale ad alzare il ‘prezzo' con la cordata del senatore Alberto Filippi, anche lui in corsa presunta insieme ad investitori asiatici non meglio definiti, ma anche lui ‘accusato' da Preto di non aver messo ‘assegni sul tavolo'.
Insomma "non è chiaro quello che è chiaro, ma è chiaro quello che ... piace", per parafrasare un vecchio detto e per non chiedersi altri perchè come, ad esempio, quello della fuoriuscita di Tiziano Cunico, l'ex vice presidente rimpianto dalla tifoseria organizzata e, nel passato, accreditato anche lui come socio del Vicenza Calcio.