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La Corte dei conti indaga sui danni milionari di Aim Bonifiche

Di Redazione VicenzaPiù Lunedi 12 Novembre 2012 alle 20:13 | 0 commenti

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Ecco il lancio del servizio sull'espsoto di Gianni Giglioli alla Corte dei conti regionale su VicenzaPiù n. 244 (e anche su BassanoPiù n. 6) in edicola o sfogliabili comodamente dagli abbonati. 

Gianni Giglioli, ex assessore alle partecipate, invia un dettagliato esposto su oltre quindici milioni di danni per l'erario. Causa il mancato accordo del 2006 con Stabila per l'acquisto di Aim bonifiche ed errori gestionali. Da palazzo Trissino e San Biagio respingono le accuse al mittente.

"fu la controparte a rifiutare l'intesa e ora l'area è anche risanata". Rimangono, invece, silenziosi i vecchi vertici della multiservizi nonché la precedente amministrazione comunale. Intanto si ipotizzano accordi stragiudiziali mentre di 570 tonnellate rimangono da bonificarne solo ... 35 di pericolose (a seguire il testo integrale dell'esposto, il resto su VicenzaPiù n. 244, ndr) 

 

Dott. Gianni Giglioli dottore commercialista

Ecc.ma PROCURA DELLA CORTE DEI CONTI REGIONE VENETO

Palazzo Mandelli San Marcuola Cannaregio, 1756 30121 Venezia

ESPOSTO

Il sottoscritto Gianni Giglioli, domiciliato a Vicenza, Via Ontani, 48 e nato a Reggio nell'Emilia il 07/01/1949 già Assessore del Comune di Vicenza.

PREMETTE QUANTO SEGUE

Il 26/05/2006 venne sottoscritta una lettera di intenti tra Stabila e AIM che prevedeva da parte di Stabila l'acquisto del 49% della società AIM Bonifiche e Valore Ambiente nonché un 15% di SIT pagando complessivamente 12.200.000,00 euro. Il 28/07/2006 l'accordo venne ratificato dal sindaco di Vicenza Dr. Hullweck.

L'accordo venne raggiunto dopo una trattativa di oltre 6 mesi cui partecipai come consulente di AIM. L'accordo consentiva ad AIM di rientrare completamente dall'investimento fatto in AIM Bonifiche realizzando una cospicua plusvalenza. Non solo, ma l'accordo prevedeva una integrazione tra le attività dei due gruppi ed un intervento diretto di Stabila nella gestione di AIM Bonifiche che, dopo l'uscita di Ecoveneta, era rimasta senza una guida manageriale.

Senza alcuna ragione l'accordo sottoscritto non venne eseguito.

Non solo, omettendo ogni scelta gestionale attiva, rinunziando persino alla messa in liquidazione, l'inattività gestionale ha provocato i seguenti danni alla capogruppo AIM, società interamente partecipata dal Comune di Vicenza così come lamentato dalla stessa:

-28/04/2006: €285.000,00 (ricostituzione capitale sociale 95 %);

-03/05/2006: €1.190.566,60 (ripiano perdite 2004 e 2005 pari al 95%);

-18/10/2006: €15.000,00 (ricostruzione capitale sociale 5%);

-18/10/2006: € 62.661,40 (ripiano perdite 2004 e 2005 pari al 5%);

-01/07/2007: € 500.000,00 (rinuncia credito in sede di approvazione bilancio);

-31/12/2007: €1.600.000,00 (rinuncia credito a fine ano 2007 per copertura perdita)

-30106/2009: € 1.500.000,00 (rinuncia crediti prima approvazione bilancio 2008 per creazione riserva destinata a copertura perdita)

-21/12/2009: € 1.000.000,00 (rinuncia crediti per costituire una riserva destinata a copertura perdita rilevata in corso d'anno);

-25/06/20 I O: € 145.563,00 (rinuncia crediti per copertura perdita residua);

-19/11/2010: €1.000.000,00 (rinuncia crediti per costituire una riserva destinata a copertura perdita rilevata in corso d'anno);

-18/10120 Il: €500.000,00 (rinuncia crediti per costituire una riserva destinata a copertura perdita rilevata in corso d'anno);

-15/05/2012: € 600.000,00 (rinuncia crediti per copertura residua).

In totale circa 8 milioni di euro.

 

A questo devono aggiungersi crediti ancora in essere verso AIM Bonifiche srl al 31 giugno 2012 per €4.883.665,04 (essenzialmente per finanziamenti a titolo oneroso) ed il danno ambientale da risarcire, in quanto il Ministero lo pretende da AIM Bonifiche e non da Ecoveneta (!) ed i costi di bonifica.

 

TUTTO CIO' PREMESSO

 

Il sottoscritto chiede a codesta onorevole Procura di accertare se a seguito degli inadempimenti e delle omissioni di cui sopra, sia o meno prefigurabile a carico degli amministratori del Comune di Vicenza nel periodo sopra indicato, qualsivoglia responsabilità per danno erariale e così come per gli amministratori e relativi organi di vigilanza di AlM ed AIM Bonifiche.

 

A disposizione per ogni qualsiasi opportuna informazione il sottoscritto chiede di essere informato nel caso di eventuale archiviazione del presente esposto.

 

Con osservanza,

dott. Gianni Giglioli 


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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