Quotidiano | Categorie: Fatti, Vita gay vicentina

Giuseppe Zigliotto e il suo coming out. Mattia Stella, presidente Arcigay: "a Vicenza molte coppie celano storie che durano da anni"

Di Citizen Writers Martedi 20 Settembre 2016 alle 10:31 | 1 commenti

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di Mattia Stella, presidente Arcigay Vicenza associazione "15 Giugno"

Dopo 30 anni d’attesa anche in Italia i diritti e i doveri delle coppie omosessuali vengono riconosciuti attraverso l’introduzione di un nuovo istituto: quello delle Unioni civili. Giuseppe Zigliotto, ex-presidente di Confindustria, ed il suo compagno sono stati i primi ad unirsi nel Comune di Vicenza. Le dichiarazioni rilasciate da Zigliotto a margine della cerimonia sono state lette da molti come un vero e proprio coming out. Dopo anni di battaglie e di scontri spesso ideologici, molte coppie dello stesso sesso possono ora vedere coronato il sogno di un suggellamento pubblico ed essere elementi integrati e “normali” della società in cui vivono.

Non più individui marginali, e, come si dice ancora, tollerati.
Ma nonostante i “Family Day”, le barricate, gli anatemi e le urla, oggi a compiere la vera rivoluzione è la quotidianità.
Molte delle coppie che si stanno per unire civilmente celano storie che durano da anni, fatte di gioie e frustrazione. Ad unirsi sono i nostri parenti, gli amici, i colleghi…persone che vediamo ogni giorno o che incrociamo per strada. Di queste unioni civili parleremo forse per un anno o due, poi semplicemente saranno parte della nostro essere, mentre i pregiudizi iniziali saranno parte del nostro passato.
E allora fanno bene a tutti noi i coming out come quello di Giuseppe Zigliotto. Fanno discutere, ma divengono anche esempio positivo per chi non riesce ancora a trovare quel coraggio e quella forza. Io attendo serenamente molti altri coming out , alcuni importanti : soprattutto tra le fila di coloro che, anche nella nostra Regione, si sono opposti ad un percorso civile che lentamente attraversa il mondo.


Commenti

Inviato Martedi 20 Settembre 2016 alle 14:03

Il presidente gay non perde occasione per farsi propaganda e cantare vittoria. Di che poi, non lo capisco. Due gay si sono sposati? Bene, non interessa più nessuno, " la forza, il coraggio,....percorso che lentamente attraversa il mondo..." Da non credere la retorica senza fine. Adesso con chi è contrario, si passerà all' OMOFOBIA, tappa successiva avere figli acquistati come il presidente Vendola. Auguri e figli maschi. Se questa è la società che si propone ai giovani siamo apposto: Mala tempora currunt.
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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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