Fondo non autosufficienza raddoppiato, Sbrollini: Regione metta sociale come priorità
Giovedi 22 Novembre 2012 alle 21:14 | 0 commenti
On Daniela Sbrollini, Partito democratico - «Rinnovo il mio sostegno all'Unione Ciechi, all'Associazione Invalidi Civili, all'Ente Nazionale Sordi, all'Associazione invalidi del lavoro, all'Unione mutilati per servizio e a tutte le associazioni vicentine che si occupano di sociale e che sono colpite da tagli drastici» dichiara l'onorevole Daniela Sbrollini che continua così: «A fronte di una crisi economica grave e di un tasso di disoccupazione altissimo, elementi che stanno mettendo in ginocchio tante famiglie italiane, non possiamo non mettere al centro il welfare».
«Questo è il nostro imperativo - afferma la deputata del Pd - sul fronte nazionale e chiedo che lo sia anche per le regioni, le quali non si possono sottrarre dall'affrontare certi temi con la massima priorità , forti anche del fatto che non vivono di sole risorse nazionali. Chiedo quindi all'assessore Sernagiotto di non tagliare il fondo regionale».
E riferendosi al fronte nazionale, Sbrollini afferma: «Oggi posso dire di essere soddisfatta per la decisione del Governo di dotare per altri 200 milioni di euro il Fondo per la non autosufficienza, che garantirà il prosieguo delle attività di assistenza domiciliare per i disabili gravi. Tale risultato è anche frutto dell'impegno del Partito Democratico alla Camera, dove abbiamo dato battaglia perché la legge di Stabilità vedesse un incremento delle risorse finanziarie sui Fondi del sociale, in buona parte azzerati dal governo Berlusconi. Si era già riusciti ad ottenere impegni economici considerevoli, ma oggi arriva un nuovo rafforzamento dei capitoli del welfare. La cosa è molto positiva e va nella direzione che abbiamo a lungo auspicato. Adesso è necessario vigilare sull'impegno assunto dal Governo, che dovrà produrre la modifica al Senato, dove il Pd lavorerà con la stessa attenzione. Per il futuro - conclude la deputata -, occorre dare continuità e certezza assistenziale ai disabili gravi non autosufficienti, e lo si può fare solo inserendo nei Livelli essenziali di assistenza i piani personalizzati per questi malati».
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