Rassegna stampa
Categorie: Politica
di Marco Bonet, da Il Corriere del Veneto
Tutti a cena da Giancarlo Galan. Ma Piergiorgio Baita non è tra gli invitati. E si preoccupa. «Perché?», chiede al telefono a Romeo Chiarotto. Il patron della Mantovani a Villa Rodella ci sarà e con lui buona parte del gotha industriale del Veneto. Perché Baita (e Mazzacurati) invece no? Siamo nel dicembre del 2011, il governo Berlusconi è caduto un mese prima e l'ex presidente della Regione, che in quel governo sedeva come ministro della Cultura, «è disoccupato» sibila Baita a Mazzacurati. «Hai notizie della cena di ieri sera?» chiede Baita a Claudia Minutillo, l'ex segretaria di Galan assurta proprio con Baita a nuova vita come imprenditrice nel campo delle infrastrutture: «No». «Galan mi ha chiamato due volte, erano le 22, ma io non gli ho risposto» sbotta Baita che poi chiede a Minutillo di informarsi se a Villa Rodella ci fossero il presidente di Save Enrico Marchi e l'ex presidente della Provincia di Padova (ora sottosegretario all'Ambiente) Barbara Degani. Continua a leggere
Baita, la cena da 150 mila euro e quella lite tra Galan e Destro a casa Zonin
Giovedi 18 Agosto 2016 alle 09:55
Tutti a cena da Giancarlo Galan. Ma Piergiorgio Baita non è tra gli invitati. E si preoccupa. «Perché?», chiede al telefono a Romeo Chiarotto. Il patron della Mantovani a Villa Rodella ci sarà e con lui buona parte del gotha industriale del Veneto. Perché Baita (e Mazzacurati) invece no? Siamo nel dicembre del 2011, il governo Berlusconi è caduto un mese prima e l'ex presidente della Regione, che in quel governo sedeva come ministro della Cultura, «è disoccupato» sibila Baita a Mazzacurati. «Hai notizie della cena di ieri sera?» chiede Baita a Claudia Minutillo, l'ex segretaria di Galan assurta proprio con Baita a nuova vita come imprenditrice nel campo delle infrastrutture: «No». «Galan mi ha chiamato due volte, erano le 22, ma io non gli ho risposto» sbotta Baita che poi chiede a Minutillo di informarsi se a Villa Rodella ci fossero il presidente di Save Enrico Marchi e l'ex presidente della Provincia di Padova (ora sottosegretario all'Ambiente) Barbara Degani. Continua a leggere
Categorie: Economia&Aziende
Non sono rimasto indifferente all’editoriale di Ernesto Galli della Loggia, che, a proposito del fallimento delle banche locali, domenica 7 sul Corriere, scrivendo di “quei notabili tra soldi e potere†svela che cosa “veramente é l’Italia dei tanti esaltati territoriâ€. Lungi da me il difendere l’indifendibile. Per di più di fronte ad una visione storica che ha sempre posto come questione l’incompiuta empatia tra statualità e territorio nel farsi e sentirsi nazione. Tracce di un pensiero leopardiano che scriveva di un’Italia in divenire, sociologicamente segnata dalla faglia tra una società stretta ed una società larga. Tematiche del saggio di Giulio Bollati sul carattere degli italiani spaccato da sempre tra un primo ed un secondo popolo.
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"L’intreccio rischioso tra casa, capannone e banca locale": l'editoriale del sociologo Aldo Bonomi su Il Sole 24 Ore
Mercoledi 17 Agosto 2016 alle 15:19
Categorie: Banche, Economia&Aziende
Leggendo un articolo di Federico de Wolanski, che, su La Tribuna di Treviso col titolo "Il Csm apre un fascicolo su Dalla Costa", riferisce che la prima commissione del Consiglio superiore della magistratura ha aperto un fascicolo sul procuratore di Treviso Michele Dalla Costa per una possibile "incompatibilità ambientale" del procuratore della Repubblica di Treviso nello scandalo Veneto Banca nell'ambito dell'inchiesta condotta come noto dalla Procura di Roma. Questioni analoghe, c'è da dire, sono state poste anche a Vicenza dove dubbi sono emersi in passato sull'operato della Procura di Vicenza, per lo meno prima che ad assumerne la guida fosse l'attuale procuratore capo Antonino Cappelleri, dubbi poi rafforzati dai vari incarichi conferiti a un ex procuratore capo, Antonio Fojadelli, e a familiari di Pm ora non più in servizio nella galassia di Gianni Zonin (Banca Popolare di Vicenza, sue controllate e aziende della sua, ex?, casa vinicola).
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Csm indaga sul procuratore di Treviso Dalla Costa per "incompatibilità ambientale" per Veneto Banca. E per la vecchia Procura di Vicenza con la Banca Popolare di Vicenza?
Mercoledi 17 Agosto 2016 alle 10:29
Venetex, il CorVeneto: già sessanta adesioni per la moneta virtuale
Mercoledi 17 Agosto 2016 alle 10:15
Categorie: Economia&Aziende
Il jet privato da 10,7 milioni se ne sta lì a prendere polvere. Il ristorante per i manager chiuderà i battenti. Dopo aver lasciato migliaia di azionisti con un pezzo di carta in mano, aver annunciato 430 esuberi e la chiusura di 130 filiali, Veneto Banca è intenzionata a mettere fine a un’epoca di lussi sibaritici. Quando la banca sognava in grande, troppo in grande, e arrivando nella sede di Montebelluna ti pareva di essere sbarcato a Wall Street. Quello che era il simbolo del miracolo del Nord Est oggi diventa l’emblema della crisi. A cominciare proprio da quel jet parcheggiato in un hangar dell’aeroporto di Treviso, come ha raccontato la Tribuna di Treviso.
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Su Il Fatto Quotidiano l’opulenza a Veneto Banca nel "regno" di Vincenzo Consoli: jet, quadri e 150 auto anche per... la Juventus?
Mercoledi 17 Agosto 2016 alle 10:01
Categorie: Banche, Fatti, Economia&Aziende
Libero Quotidiano conferisce la medaglia di latta all'azienda della famiglia Zonin nel titolo proposto per l'articolo del suo Nino Sunseri sulla sponsorizzazione di Casa Italia alle Olimpiadi di Rio de Janeiro da parte dell'azienza vinicola di Gambellara la cui proprietà , oltre che la governance, è stata "girata" ai figli Domenico, Francesco e Michele da Gianni Zonin, ex presidente della fu Banca Popolare di Vicenza, ufficialmente per passare per tempo il testimone ai figli, di fatto per costruire una prima linea di tutela dei suoi beni nel caso fossero aggrediti da provvedimenti di sequestro cautelare tipo quelli adottati dalla Procura di Roma nei confronti del dominus di Veneto Banca, Vincenzo Consoli. Queste misure non sono ancora state reputate necessarie nei confronti di Gianni Zoin, il dominus della banca, una volta, vicentina, da parte del pool del Procuratore capo di Vicenza, Antonino Cappelleri, che ritiene indispensabili altri accertamenti rispetto a quelli finora effettuati a Vicenza.
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Medaglie di latta di Libero agli Zonin "sponsor di Casa Italia" che dimenticano i rovinati dalla BPVi di Gianni Zonin
Sabato 13 Agosto 2016 alle 16:44
Categorie: Economia&Aziende
BPVi, Matteo Marzotto ascoltato per 2 ore in procura a Vicenza
Venerdi 12 Agosto 2016 alle 10:39
Niente pausa di Ferragosto in Procura a Vicenza per l'inchiesta, con nove indagati, su Popolare di Vicenza. Dopo i primi interrogatori, a luglio, di alcuni di loro - tra cui l'ex direttore generale Samuele Sorato e l'ex presidente di Confindustria Vicenza, Giuseppe Zigliotto, che hanno fatto scena muta, e il presidente di Confindustria Veneto, Roberto Zuccato, presentatosi sua sponte - ora a sfilare non sono gli altri indagati (con cui si riprenderà probabilmente a fine mese), ma le persone informate sui fatti. Ad oggi ne sarebbero state sentite circa 2.500.
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Categorie: Economia&Aziende
La banca unica con Popolare di Vicenza, spinta da Mion? «Un passo alla volta. Ora per Veneto Banca la priorità è il risanamento e il rilancio commerciale». Stacca e si concederà perfino cinque giorni di vacanza a cavallo di Ferragosto, Beniamino Anselmi, dopo una full immersion di tre da nuovo presidente di Veneto Banca, a valle dell'elezione al vertice del cda dell'ex popolare di Montebelluna, nell'assemblea degli azionisti di lunedì che ha eletto il nuovo board proposto dal Fondo Atlante. Ultima tappa, per ora, il cda di tre ore e mezza l'altro ieri, che ha affrontato i primi numeri della semestrale e analizzato gli aspetti in cui si articola l'azione di responsabilità , con ulteriori approfondimenti sulla relazione di Umberto Tombari, il perito incaricato dal precedente cda guidato da Stefano Ambrosini.
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Fusione BPVi e Veneto Banca, Beniamino Anselmi: prima rilanciamo l'ex popolare di Montebelluna
Venerdi 12 Agosto 2016 alle 09:38
Categorie: Politica
De Menech (Pd) incontra il ministro Delrio: in dieci anni siamo a un terzo dell'opera. Scrive Daniele Ferrazza su "Il Mattino di Padova" di oggi: "«Ne stiamo parlando da dieci anni e siamo neanche a un terzo dell'opera, pur con una gestione commissariale. Mi sembra pochino, no?» Roger De Menech esce da un incontro romano con il ministro Graziano Delrio portando in Veneto un messaggio chiarissimo: «Basta strutture commissariali, dobbiamo rientrare nella gestione ordinaria per la realizzazione delle infrastrutture.In un paese normale questo dovrebbe valere per tutte le opere pubbliche che devono essere pianificate e realizzate in tempi modi e con risorse certe. Questo vale anche in Veneto per tutte le opere e quindi anche per la Pedemontana».
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Pedemontana, Roger De Menech dopo l'incontro con Graziano Del Rio: "basta strutture commissariali"
Giovedi 11 Agosto 2016 alle 13:45
Categorie: Economia&Aziende
Ieri la prima disamina dei conti, a settembre l'approvazione della semestrale per Veneto Banca. La "cugina" Popolare di Vicenza invece ha saltato la fase interlocutoria e passerà , il 5 settembre, direttamente all'approvazione dei conti. I due istituti hanno molto in comune (e non a caso ieri il presidente della Vicenza, Gianni Mion, in un'intervista al Corriere del Veneto ha parlato di «sinergie e anche di andare oltre») a partire dall'azionista quasi al 100%, il Fondo Atlante, e a una mole di crediti in difficoltà che nei rispettivi Prospetti per l'aumento di capitale venivano definiti con livelli di rischiosità superiori alla media di sistema. La strada, ragionevolmente, sarà quella segnata dal Montepaschi: cessione in blocco delle sofferenze.
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BPVi e Veneto Banca in cerca di Fondo Atlante per gestire le sofferenze
Giovedi 11 Agosto 2016 alle 10:50