Categorie: Economia&Aziende
Giovedi 11 Agosto 2016 alle 09:04
Alessandro Penati ha annunciato «partnership industriali e finanziarie».
Beniamino Anselmi ha osservato che è «ovvio studiare operazioni comuni».
Gianni Mion ha sottolineato che «sarebbe a suo modo criminale non trovare forme di collaborazione». Dunque i presidenti di
Quaestio (fondo Atlante),
Veneto Banca e
Popolare di Vicenza sono tutti d'accordo: cooperare si può, anzi si deve. Ma questo sarà soltanto l'inizio, dato che la nuova proprietà e i vertici dei due istituti ritengono che la fusione fra il gruppo trevigiano e quello berico sarà una strada obbligata.
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Categorie: Politica
Mercoledi 10 Agosto 2016 alle 23:05
Stamattina («
QS caccia il direttore, Libero: Arcieri con la pancetta si può dire, Cicciottelle no. Dedicato a Daniela Sbrollini: da noi Viva Zonin si può dire, abbasso Gianni no. E Marco Travaglio trema per le cos(c)e della Boschi») abbiamo commentato la polemica scatenata sul qualificativo "
cicciottelle" attribuito su QS alle tre arciere arrivate quarte alle Olimpiadi, alimentata dalle nostre parti dalla deputata dem
Daniela Sbrollini, pugliese di nascita, vicentina politicamente, e fatua almeno quanto fatue sono state le sue prese di posizione sui comportamenti di
Gianni Zonin anche nei nostri confronti oltre che in quelli a danno di oltre 118.000 soci della "sua"
Banca Popolare di Vicenza. Nel commento paventavamo, convinti di scherzare, che oggi avrebbe rischiato il licenziamento anche
Marco Travaglio, il direttore e socio fondatore della società editrice de
Il Fatto Quotidiano.
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Categorie: Economia&Aziende
Mercoledi 10 Agosto 2016 alle 09:14
L'apertura di Anselmi
sulle sinergie con
Vicenza? «Non solo sono d'accordo, ma per me si tratta di andare oltre. Condivido l'opinione di
Zaia». Dunque sì alle collaborazioni. Ma anche alla prospettiva della banca unica Vicenza-Montebelluna. È un'apertura oltre le attese, il giorno dopo, quella di
Gianni Mion, presidente di
Banca popolare di Vicenza, alle proposte venute l'altro ieri dal neo-presidente di
Veneto Banca,
Beniamino Anselmi, subito dopo l'assemblea degli azionisti e la prima riunione del nuovo consiglio di amministrazione targato
Atlante.
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Categorie: Economia&Aziende
Martedi 9 Agosto 2016 alle 09:49
Il
6 agosto scorso , dopo le prime considerazioni fatte
il 5 agosto («
Tra costi "addio" Cattolica e NPL svanisce un altro miliardo della BPVi. Si avvicina un altro aumento di capitale: se Atlante lo riservasse ai vecchi soci rispunterebbe un po' di fiducia?») avevamo avanzato per le due ex Popolari venete, la più vicina a noi
Banca Popolare di Vicenza e la non lontana
Veneto Banca, la necessità dell'iniezione di nuovo capitale dopo i millecinquecento milioni di euro immessi in BPVi e il miliardo conferito all'Istituto di Montebelluna dal
Fondo Atlante 1, un'ipotesi che oggi
Il Sole 24 Ore conferma nell'articolo titolato «
Le sofferenze, lo schema Mps e poi l'M&A» che poi vi sottoporremo. Riferendoci al residuo di cassa nel primo fondo di salvataggio scrivevamo, infatti, che «
una parte di quegli 1,7 miliardi di Atlante 1 serviranno, quindi, magari insieme ad altri sottoscrittori, per coprire eventuali nuovi aumenti di capitale delle due venete che si rendessero necessari per coprire nuove perdite che, è la nostra ipotesi, si dovessero evidenziare...»
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Categorie: Economia&Aziende
Martedi 9 Agosto 2016 alle 09:44
Subito l'azione di responsabilità , riprendendo e integrando quanto già studiato dal cda uscente, per andare presto in assemblea. E poi, in parallelo, risultati sulle conciliazioni con i piccoli soci. E ancora la revisione del piano industriale, per accelerare la vendita dei crediti in sofferenza. Da ultimo un'alleanza di fatto con Popolare di Vicenza, sotto il cappello del socio unico
Atlante, su prodotti e servizi su cui fare sinergie ed economie di scala. E prima di pensare al cambio di nome per la banca («mi occupa la testa da due giorni, ma ho fatto anche i conti: solo cambiar le insegne costerebbe 2 milioni») c'è un'altra priorità : «Dare con l'esempio un segnale di sobrietà ».
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Categorie: Politica
Lunedi 8 Agosto 2016 alle 10:53
Il vecchio gruppo
Cpv-
Cps pretende il rimborso del progetto e del piano finanziario e ha chiesto al
tribunale di Venezia un decreto ingiuntivo ma nessuno vuole pagare. Scrive
Renzo Mazzaro su "
Il Mattino di Padova" di oggi: "Le grandi manovre sul mercato finanziario internazionale per trovare il miliardo e mezzo che manca alla
Pedemontana veneta, nascondono le miserie della contabilità ordinaria. Non solo i soldi che mancano per gli stipendi ai contoterzisti o per indennizzare gli agricoltori espropriati. C'è un decreto ingiuntivo per 7,5 milioni di euro chiesto al tribunale di Venezia nei confronti del concessionario
Sis e della
Regione Veneto, perché paghino il progetto preliminare e il piano economico finanziario, di proprietà del gruppo che aveva promosso il project ma poi ha perso l'aggiudicazione.
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Categorie: Economia&Aziende
Lunedi 8 Agosto 2016 alle 10:17
In meno di dieci mesi hanno visto la loro banca sostituire quattro presidenti, in poco più di quattordici le azioni precipitare da 39,5 euro fino a 0,10, e da qualche giorno sanno che chi li aveva fatti sognare con la visione di un istituto più forte dei più forti gruppi nazionali, è stato arrestato alla stregua di un comune malfattore. Cosa dovrebbero andare a fare, oggi, nel seminterrato di Villa Loredan di Volpago, all'assemblea che consegnerÃ
Veneto Banca a una governance sconosciuta e forestiera? E' la domanda che i soci azzerati della ex banca popolare di
Montebelluna si sono posti e rispetto alla quale le ragioni per restare lontani dal mesto consesso hanno per lo più avuto la meglio.
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Categorie: Economia&Aziende
Domenica 7 Agosto 2016 alle 18:55
In merito alla nascita del Fondo Atlante 2, che avrà lo scopo precipuo di "digerire" gli NPL, in primis quelli di MPS, scrivevamo ieri, 6 agosto, una nostra ipotesi sul destino di una parte consistente degli 1,7 miliardi di Atlante 1 residui dopo averne utilizzati 2,5 per sottoscrivere a 10 centesimi per azione il 100% degli aumenti di capitale di Banca Popolare di Vicenza e di Veneto Banca, che ora controlla praticamente col 100% meno qualche decina di centesimi di percentuale in mano ancora a chi ne aveva sottoscritto un capitale che prima superava complessivamente gli 11 miliardi e ora assomma a libro appunto a 2,5 miliardi di cui 1,5 per BPVi. Ecco la nostra ipotesi: «anche questo primo fondo contribuirà direttamente al finanziamento di Atlante 2 col residuo degli 1,7 miliardi, una sorta di finanziamento "baciato" ma lecito, che ha ancora in cassa dopo i 2,5 miliardi impegnati nella ricapitalizzazione della Banca Popolare di Vicenza e di Veneto Banca ma che dovrà utilizzare in parte per ulteriori necessità delle due ex popolari venete...».
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Categorie: Politica
Domenica 7 Agosto 2016 alle 14:27
Prima di
Virginia Raggi. Prima di Federico Pizzarotti. Il primo sindaco M5S è stato lui,
Roberto Castiglion. "Un evento epocale", disse
Beppe Grillo. Maggio 2012, è cominciato tutto da qui, da
Sarégo, con l'accento sulla "e". Un cinquecentesimo di Roma eppure racconta tante cose dell'Italia di oggi e della ricetta
M5S. Come il paesaggio di questa provincia vicentina: arrivi e lungo le strade dritte, costeggiate da alberi vedi contadini in bici che ti fanno pensare ai filari ordinati, alla terra scura rovesciata dai trattori che vanno nonostante il caldo da stare male. Gente che lavora dall'alba e andrà avanti fino al tramonto. Poi un indiano con il turbante, una famiglia araba. I veneti di domani, quelli che lavorano nei capannoni interminabili sul lato opposto della strada. Altro lavoro, altra fatica. Com'è cambiato il Veneto in una manciata di anni da quel Viaggio in Italia, irripetibile affresco di Guido Piovene. Il segno sono i condomini disegnati con la squadretta che si alternano a case contadine.
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Categorie: Banche, Economia&Aziende
Sabato 6 Agosto 2016 alle 11:16
Vittoria Puledda su la Repubblica fa il punto sulla partenza del Fondo Atlante 2, nato per acquistare NPL, crediti a rischio, a partire da quelli di Monte dei Paschi di Siena, e mette nero su bianco che una parte della cassa immessa, 320 milioni, arriveranno da Intesa e Unicredit, che li "distoglieranno" dagli impegni già presi con Atlante 1, mentre anche questo primo fondo contribuirà direttamente al finanziamento di Atlante 2 col residuo degli 1,7 miliardi, una sorta di finanziamento "baciato" ma lecito, che ha ancora in cassa dopo i 2,5 miliardi impegnati nella ricapitalizzazione della Banca Popolare di Vicenza e di Veneto Banca ma che dovrà utilizzare in parte per ulteriori necessità delle due ex popolari venete quando cederanno i crediti in sofferenza per coprire i quali servirà ben più della cassa attuale di Atlante 1 che dovrà cercare altri acquirenti viste anche le difficoltà che nascerebbero per conflitti di interesse nel caso di intervento diretto del "proprietario" Atlante 1 nel rilevare i crediti a rischio della sua controllata.
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