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Venetex, il CorVeneto: già sessanta adesioni per la moneta virtuale

Di Rassegna Stampa Mercoledi 17 Agosto 2016 alle 10:15 | 0 commenti

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Si afferma con una velocità superiore alle aspettative Venetex, la moneta virtuale regionale concepita sulla falsariga di Sardex (cioè la prima ed ormai affermata esperienza in Sardegna) e lanciata lo scorso aprile con la benedizione della rete di imprenditori Venetwork. In tre mesi, spiega l’amministratore delegato Francesco Fiore, si sono registrate le adesioni di una sessantina di imprese, alle quali si aggiungono altrettanti conti correnti in Venetex aperti dai rispettivi amministratori. Da quando, a metà luglio, è diventata operativa la piattaforma per le transazioni, ossia quello strumento sul web che consente gli interscambi, si contano pagamenti in conio digitale per oltre 20 mila Venetex, tenendo presente che il rapporto con l’euro è di uno a uno.

«Siamo molto in anticipo rispetto alle previsioni del business plan – sostiene Fiore – e già oggi gli associati possono acquistare beni e servizi molto diversificati». Nel bouquet attualmente figurano, per esempio concessionarie auto, gommisti, officine meccaniche, commercialisti, notai, alimentaristi, parrucchieri, baristi, imbianchini, costruttori edili e parafarmacisti, oltre a varie altre attività più polverizzate che accettano il pagamento in termini di crediti digitali da riutilizzare all’interno dello stesso circuito. Il vantaggio di tutto questo è che non c’è bisogno di mediazioni attraverso istituti bancari, il dovuto è corrisposto all’istante (dunque il tema dei tempi di pagamento con i relativi ritardi non esiste più, e da qui viene meno anche il rischio di dover ricorrere a finanziamenti temporanei per fabbisogni di liquidità), e le operazioni avvengono con il rigoroso controllo di una società con lo stesso nome, cioè Venetex. Il cui utile deriva esclusivamente da una retta annuale pagata da ciascun iscritto e proporzionale al suo fatturato.
Alla data di oggi l’espansione di Venetex in regione non è ancora omogenea e vi sono aree in cui il concetto ha attecchito meglio che altrove. Metà delle prime adesioni, ad esempio, sono state registrate nella zona di Padova, e si trova un certo numero di soci anche nelle aree di Chioggia, Bassano, Marostica, Thiene, Schio e lungo tale direttrice fino alle porte di Verona. La penetrazione è collegata anche alla presenza di promotori, che devono essere soggetti a una specifica formazione. Un altro limite sta nel fatto che le relazioni fino ad ora possono avvenire solo fra aziende ma, al superamento di una certa soglia di iscritti - indicativamente, con gli attuali ritmi, verso la fine del 2017 -, l’utilizzo di Venetex sarà possibile anche al consumatore privato. Ancora, Venetex, come le altre monete virtuali regionali già funzionanti in molta parte d’Italia (oltre che in Sardegna sono attive in Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna, Marche, Abruzzo, Molise, Umbria e Campania), è utilizzabile solo all’interno della regione, a meno di accordi bilaterali ed esclusivamente per prodotti non disponibili in loco.
Ora si tratta di proiettare la diffusione di Venetex nel tempo ma la dinamica, essendo già stata sperimentata più volte in altre zone del Paese, non dovrebbe affatto essere un’incognita. «In Sardegna, dove Sardex è partita sei anni fa – è l’esempio che porta ancora l’Ad – il sistema è utilizzato normalmente da 3.800 aziende su un totale di 90 mila. Facendo una semplice proporzione è come se, nel 2022, nella sola provincia di Padova vi fosse un analogo numero di imprese che vendono e acquistano beni e servizi usando il Venetex»
di Gianni Favero dal Corriere del Veneto

Leggi tutti gli articoli su: Venetex, Francesco Fiore

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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