Archivio per tag: roberto zuccato
	
	
			
							
					Categorie: Banche, Giudiziaria				
			
			
			
							
				 Oggi Il Corriere del Veneto, riguardo alla vicenda della Banca Popolare di Vicenza, sulla quale abbiamo intervistato ieri il procuratore capo della Repubblica, dr. Antonino Cappelleri, riportava che il Cda odierno e ora in corso (vedi foto dell'auto del presidente Stefano Dolcetta di fronte all'ingresso della sede dell'Istituto in via Btg. Framarin) "darà mandato ai legali per l’azione responsabilità. Gli avvocati dovranno fornire tutte le valutazioni sui presupposti della causa ai danni degli ex amministratori e su cui dovrà esprimersi poi in assemblea". In attesa di avere la conferma ufficiale sarà importante sapere se l'azione partirà solo contro gli ex membri del Cda già indagati (l'ex presidente Gianni Zonin, i due consiglieri di amministrazione Giovanna Dossena e Giuseppe Zigliotto, ora ex presidente di Confindustria Vicenza, e l'ex direttore generale e per qualche tempo anche Ad Samuele Sorato).			
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			Oggi Il Corriere del Veneto, riguardo alla vicenda della Banca Popolare di Vicenza, sulla quale abbiamo intervistato ieri il procuratore capo della Repubblica, dr. Antonino Cappelleri, riportava che il Cda odierno e ora in corso (vedi foto dell'auto del presidente Stefano Dolcetta di fronte all'ingresso della sede dell'Istituto in via Btg. Framarin) "darà mandato ai legali per l’azione responsabilità. Gli avvocati dovranno fornire tutte le valutazioni sui presupposti della causa ai danni degli ex amministratori e su cui dovrà esprimersi poi in assemblea". In attesa di avere la conferma ufficiale sarà importante sapere se l'azione partirà solo contro gli ex membri del Cda già indagati (l'ex presidente Gianni Zonin, i due consiglieri di amministrazione Giovanna Dossena e Giuseppe Zigliotto, ora ex presidente di Confindustria Vicenza, e l'ex direttore generale e per qualche tempo anche Ad Samuele Sorato).			
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		BPVi, in corso Cda su azione di responsabilità contro gli ex amministratori: tutti o solo gli indagati?
Martedi 10 Maggio 2016 alle 15:54 Oggi Il Corriere del Veneto, riguardo alla vicenda della Banca Popolare di Vicenza, sulla quale abbiamo intervistato ieri il procuratore capo della Repubblica, dr. Antonino Cappelleri, riportava che il Cda odierno e ora in corso (vedi foto dell'auto del presidente Stefano Dolcetta di fronte all'ingresso della sede dell'Istituto in via Btg. Framarin) "darà mandato ai legali per l’azione responsabilità. Gli avvocati dovranno fornire tutte le valutazioni sui presupposti della causa ai danni degli ex amministratori e su cui dovrà esprimersi poi in assemblea". In attesa di avere la conferma ufficiale sarà importante sapere se l'azione partirà solo contro gli ex membri del Cda già indagati (l'ex presidente Gianni Zonin, i due consiglieri di amministrazione Giovanna Dossena e Giuseppe Zigliotto, ora ex presidente di Confindustria Vicenza, e l'ex direttore generale e per qualche tempo anche Ad Samuele Sorato).			
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			Oggi Il Corriere del Veneto, riguardo alla vicenda della Banca Popolare di Vicenza, sulla quale abbiamo intervistato ieri il procuratore capo della Repubblica, dr. Antonino Cappelleri, riportava che il Cda odierno e ora in corso (vedi foto dell'auto del presidente Stefano Dolcetta di fronte all'ingresso della sede dell'Istituto in via Btg. Framarin) "darà mandato ai legali per l’azione responsabilità. Gli avvocati dovranno fornire tutte le valutazioni sui presupposti della causa ai danni degli ex amministratori e su cui dovrà esprimersi poi in assemblea". In attesa di avere la conferma ufficiale sarà importante sapere se l'azione partirà solo contro gli ex membri del Cda già indagati (l'ex presidente Gianni Zonin, i due consiglieri di amministrazione Giovanna Dossena e Giuseppe Zigliotto, ora ex presidente di Confindustria Vicenza, e l'ex direttore generale e per qualche tempo anche Ad Samuele Sorato).			
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			Roberto Zuccato ammette gli errori del "sistema Veneto" per la Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca: serve una svolta
Domenica 8 Maggio 2016 alle 11:46 Vi proponiamo integralmente un intervento inviato ai quotidiani veneti, finalmente realistico e, speriamo, sincero, di Roberto Zuccato, presidente di Confindustria Veneto e già presidente per due mandati di quella di Vicenza, sulle crisi di BPVi e Veneto banca e sulle resposabilità del sistema veneto, troppo spesso propenso a nascondersi dietro trame non sempre probabili. "Un nuovo rapporto di fiducia tra banche, imprese e famiglie" lo titola il Gdv, che, però, pare non ne sappia trarre profitto nell'editoriale del suo direttore, e "Crisi, errori e patrimoni perduti, ripartiamo da un tavolo sul credito" è, invece il titolo molto più centrato con cui Il Corriere del Veneto lo propone ai suoi lettori. E noi ve lo giriamo condividendone lo spirito per poi verificare i fatti che ne conseguiranno.			
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			Vi proponiamo integralmente un intervento inviato ai quotidiani veneti, finalmente realistico e, speriamo, sincero, di Roberto Zuccato, presidente di Confindustria Veneto e già presidente per due mandati di quella di Vicenza, sulle crisi di BPVi e Veneto banca e sulle resposabilità del sistema veneto, troppo spesso propenso a nascondersi dietro trame non sempre probabili. "Un nuovo rapporto di fiducia tra banche, imprese e famiglie" lo titola il Gdv, che, però, pare non ne sappia trarre profitto nell'editoriale del suo direttore, e "Crisi, errori e patrimoni perduti, ripartiamo da un tavolo sul credito" è, invece il titolo molto più centrato con cui Il Corriere del Veneto lo propone ai suoi lettori. E noi ve lo giriamo condividendone lo spirito per poi verificare i fatti che ne conseguiranno.			
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					Categorie: Banche				
			
			
			
							
				 Se la Banca Popolare di Vicenza negli ultimi venti anni è stata sempre più frequentemente chiamata come la Banca di Gianni Zonin, lo abbiamo fatto spesso anche noi, giornalisticamente e come denuncia, ma il Prospetto informativo sull'offerta pubblica per l'aumento di capitale iniziato il 21 aprile fa apparire quella denominazione come la più appropriata visto che, lo sottolinea anche VeneziePost, "negli ultimi tre anni il cda della  vicentina e il responsabile divisione crediti ha avallato operazioni con  parti correlate per capitali ingenti. La maggior parte però hanno un  unico destinatario, l'ex dominus della banca. Per il solo Zonin, la sua  casa vinicola, le sue tenute in tutto sono 178 milioni di euro di  finanziamenti concessi dal 2013 al 2015".			
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			Se la Banca Popolare di Vicenza negli ultimi venti anni è stata sempre più frequentemente chiamata come la Banca di Gianni Zonin, lo abbiamo fatto spesso anche noi, giornalisticamente e come denuncia, ma il Prospetto informativo sull'offerta pubblica per l'aumento di capitale iniziato il 21 aprile fa apparire quella denominazione come la più appropriata visto che, lo sottolinea anche VeneziePost, "negli ultimi tre anni il cda della  vicentina e il responsabile divisione crediti ha avallato operazioni con  parti correlate per capitali ingenti. La maggior parte però hanno un  unico destinatario, l'ex dominus della banca. Per il solo Zonin, la sua  casa vinicola, le sue tenute in tutto sono 178 milioni di euro di  finanziamenti concessi dal 2013 al 2015".			
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		Dopo i fidi baciati, i bancomat "correlati". Prospetto BPVi: negli ultimi 3 anni 178 milioni di finanziamenti a Zonin e alle sue aziende. E poi a Zigliotto, Vescovi, consiglieri, sindaci...
Venerdi 22 Aprile 2016 alle 22:49 Se la Banca Popolare di Vicenza negli ultimi venti anni è stata sempre più frequentemente chiamata come la Banca di Gianni Zonin, lo abbiamo fatto spesso anche noi, giornalisticamente e come denuncia, ma il Prospetto informativo sull'offerta pubblica per l'aumento di capitale iniziato il 21 aprile fa apparire quella denominazione come la più appropriata visto che, lo sottolinea anche VeneziePost, "negli ultimi tre anni il cda della  vicentina e il responsabile divisione crediti ha avallato operazioni con  parti correlate per capitali ingenti. La maggior parte però hanno un  unico destinatario, l'ex dominus della banca. Per il solo Zonin, la sua  casa vinicola, le sue tenute in tutto sono 178 milioni di euro di  finanziamenti concessi dal 2013 al 2015".			
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			Se la Banca Popolare di Vicenza negli ultimi venti anni è stata sempre più frequentemente chiamata come la Banca di Gianni Zonin, lo abbiamo fatto spesso anche noi, giornalisticamente e come denuncia, ma il Prospetto informativo sull'offerta pubblica per l'aumento di capitale iniziato il 21 aprile fa apparire quella denominazione come la più appropriata visto che, lo sottolinea anche VeneziePost, "negli ultimi tre anni il cda della  vicentina e il responsabile divisione crediti ha avallato operazioni con  parti correlate per capitali ingenti. La maggior parte però hanno un  unico destinatario, l'ex dominus della banca. Per il solo Zonin, la sua  casa vinicola, le sue tenute in tutto sono 178 milioni di euro di  finanziamenti concessi dal 2013 al 2015".			
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			Decisivi i voti del Veneto per presidenza Confindustria... E Zuccato rimane in silenzio su sua preferenza
Giovedi 31 Marzo 2016 alle 09:44 «Una sfida autentica, senza nessuno che sbirci sulla scheda per  cercare  di capire per chi hai votato». I grandi margini di garanzia  sulla  segretezza del voto, quantomeno, per chi oggi a Roma dovrà  scegliere se  mettere le croce su Alberto Vacchi o su Vincenzo Boccia,  sono già di  per sé un motivo di serenità. Dei 198 consiglieri votanti  quelli dati  per elettori sicuri per l’uno o per l’altro sono  un’ottantina per  parte. Gli altri hanno ufficialmente le idee ancora  confuse ma tutto  questo per quanto possano valere le congetture  distillate dai rumors. (Leggi in rassegna stampa l'articolo completo)			
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			«Una sfida autentica, senza nessuno che sbirci sulla scheda per  cercare  di capire per chi hai votato». I grandi margini di garanzia  sulla  segretezza del voto, quantomeno, per chi oggi a Roma dovrà  scegliere se  mettere le croce su Alberto Vacchi o su Vincenzo Boccia,  sono già di  per sé un motivo di serenità. Dei 198 consiglieri votanti  quelli dati  per elettori sicuri per l’uno o per l’altro sono  un’ottantina per  parte. Gli altri hanno ufficialmente le idee ancora  confuse ma tutto  questo per quanto possano valere le congetture  distillate dai rumors. (Leggi in rassegna stampa l'articolo completo)			
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			Decisivi i voti del Veneto per presidenza Confindustria... E Zuccato rimane in silenzio su sua preferenza
Giovedi 31 Marzo 2016 alle 09:42 «Una sfida autentica, senza nessuno che sbirci sulla scheda per  cercare di capire per chi hai votato». I grandi margini di garanzia  sulla segretezza del voto, quantomeno, per chi oggi a Roma dovrà  scegliere se mettere le croce su Alberto Vacchi o su Vincenzo Boccia,  sono già di per sé un motivo di serenità. Dei 198 consiglieri votanti  quelli dati per elettori sicuri per l’uno o per l’altro sono  un’ottantina per parte. Gli altri hanno ufficialmente le idee ancora  confuse ma tutto questo per quanto possano valere le congetture  distillate dai rumors.			
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			«Una sfida autentica, senza nessuno che sbirci sulla scheda per  cercare di capire per chi hai votato». I grandi margini di garanzia  sulla segretezza del voto, quantomeno, per chi oggi a Roma dovrà  scegliere se mettere le croce su Alberto Vacchi o su Vincenzo Boccia,  sono già di per sé un motivo di serenità. Dei 198 consiglieri votanti  quelli dati per elettori sicuri per l’uno o per l’altro sono  un’ottantina per parte. Gli altri hanno ufficialmente le idee ancora  confuse ma tutto questo per quanto possano valere le congetture  distillate dai rumors.			
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			Presidenza Confindustria, testa a testa serrato tra Vacchi e Boccia. Ultime ore per decidere
Mercoledi 30 Marzo 2016 alle 09:51 È  davvero corsa all’ultimo voto. A decidere il testa a testa tra Vincenzo  Boccia e Alberto Vacchi per la presidenza di Confindustria saranno gli  ultimi indecisi. Il vertice dell’Ance  si riunisce stamattina per  scegliere a chi andranno i voti in consiglio di Claudio De Albertis e  Luigi Colombo. Stessa cosa farà oggi il vertice di Federlegno-Arredo,  rappresentato in consiglio da Roberto Snaidero. Diamo  conto  della composizione del consiglio generale e dei  voti che dovrebbero andare ai candidati in base alle intenzioni di voto  espresse. Prendiamo l’Emilia Romagna: dei 14 voti della regione solo i 2  che fanno riferimento a Reggio Emilia andranno a Vincenzo Boccia. Anche  la Lombardia ha scelto in gran parte Vacchi (fanno eccezione i 4 voti  delle territoriali di Lecco-Sondrio e di Mantova).			
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			È  davvero corsa all’ultimo voto. A decidere il testa a testa tra Vincenzo  Boccia e Alberto Vacchi per la presidenza di Confindustria saranno gli  ultimi indecisi. Il vertice dell’Ance  si riunisce stamattina per  scegliere a chi andranno i voti in consiglio di Claudio De Albertis e  Luigi Colombo. Stessa cosa farà oggi il vertice di Federlegno-Arredo,  rappresentato in consiglio da Roberto Snaidero. Diamo  conto  della composizione del consiglio generale e dei  voti che dovrebbero andare ai candidati in base alle intenzioni di voto  espresse. Prendiamo l’Emilia Romagna: dei 14 voti della regione solo i 2  che fanno riferimento a Reggio Emilia andranno a Vincenzo Boccia. Anche  la Lombardia ha scelto in gran parte Vacchi (fanno eccezione i 4 voti  delle territoriali di Lecco-Sondrio e di Mantova).			
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					Categorie: Banche				
			
			
			
							
				 A Vicenza la giunta indica come presidente di Confindustria Luciano Vescovi, l'attuale tesoriere e delegato alla finanza, che siede nel cda di Banca Nuova, controllatata al 100% dalla Popolare di Vicenza nel cui Cda ha dato il meglio di sè il presidente uscente dell'associazione degli indutriuali vicentini. Sicuramente è una brava persona Luciano Vescovi, ma è così "buono" da non capire che rappresenta la continuità con un passato che ha fatto a Vicenza del gran male, in buona parte ancora non "misurato" nella sua enormità?			
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			A Vicenza la giunta indica come presidente di Confindustria Luciano Vescovi, l'attuale tesoriere e delegato alla finanza, che siede nel cda di Banca Nuova, controllatata al 100% dalla Popolare di Vicenza nel cui Cda ha dato il meglio di sè il presidente uscente dell'associazione degli indutriuali vicentini. Sicuramente è una brava persona Luciano Vescovi, ma è così "buono" da non capire che rappresenta la continuità con un passato che ha fatto a Vicenza del gran male, in buona parte ancora non "misurato" nella sua enormità?			
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		Pro Vescovi i reduci di Zonin, ex Roi Soleil: in Confindustria continuità col passato, nella Fondazione Roi i bilanci non chiariscono, anzi
Lunedi 14 Marzo 2016 alle 23:13 A Vicenza la giunta indica come presidente di Confindustria Luciano Vescovi, l'attuale tesoriere e delegato alla finanza, che siede nel cda di Banca Nuova, controllatata al 100% dalla Popolare di Vicenza nel cui Cda ha dato il meglio di sè il presidente uscente dell'associazione degli indutriuali vicentini. Sicuramente è una brava persona Luciano Vescovi, ma è così "buono" da non capire che rappresenta la continuità con un passato che ha fatto a Vicenza del gran male, in buona parte ancora non "misurato" nella sua enormità?			
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			A Vicenza la giunta indica come presidente di Confindustria Luciano Vescovi, l'attuale tesoriere e delegato alla finanza, che siede nel cda di Banca Nuova, controllatata al 100% dalla Popolare di Vicenza nel cui Cda ha dato il meglio di sè il presidente uscente dell'associazione degli indutriuali vicentini. Sicuramente è una brava persona Luciano Vescovi, ma è così "buono" da non capire che rappresenta la continuità con un passato che ha fatto a Vicenza del gran male, in buona parte ancora non "misurato" nella sua enormità?			
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				 La nuova Banca Popolare di Vicenza spa è nata sabato 5 marzo (passando) sulle spoglie di circa 118.000 soci soci che vedranno crollare il valore delle azioni che avevano dai 62,50 euro, che erano sicuri che valessero in base a documenti ufficiali firmati dall'ex presidente Gianni Zonin & c., all'euro o giù (difficile su) di lì che avranno alla quotazione in Borsa. Quelli che, per conservare almeno quell'euro, hanno dovuto votare Sì alla loro stessa eutanasia a Napoli li definirebbero "cornuti e mazziati", Giovanni Boccaccio li avrebbe chiamati "becchi e bastonati", mentre "battus et contents" li avrebbe apostrofati Jean de La Fontaine, tanto per rimanere... dentro la grande Europa della BCE a trazione Merkel col paggetto Hollande e col battitore libero Cameron.			
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			La nuova Banca Popolare di Vicenza spa è nata sabato 5 marzo (passando) sulle spoglie di circa 118.000 soci soci che vedranno crollare il valore delle azioni che avevano dai 62,50 euro, che erano sicuri che valessero in base a documenti ufficiali firmati dall'ex presidente Gianni Zonin & c., all'euro o giù (difficile su) di lì che avranno alla quotazione in Borsa. Quelli che, per conservare almeno quell'euro, hanno dovuto votare Sì alla loro stessa eutanasia a Napoli li definirebbero "cornuti e mazziati", Giovanni Boccaccio li avrebbe chiamati "becchi e bastonati", mentre "battus et contents" li avrebbe apostrofati Jean de La Fontaine, tanto per rimanere... dentro la grande Europa della BCE a trazione Merkel col paggetto Hollande e col battitore libero Cameron.			
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		Banca Popolare di Vicenza Spa dovrà subito superare incroci pericolosi: Zonin, Marzotto, Fiera di Vicenza, Fondazione Roi, Cattolica... E non bastano più Paolo Rossi e Paolo Scaroni
Domenica 6 Marzo 2016 alle 22:58 La nuova Banca Popolare di Vicenza spa è nata sabato 5 marzo (passando) sulle spoglie di circa 118.000 soci soci che vedranno crollare il valore delle azioni che avevano dai 62,50 euro, che erano sicuri che valessero in base a documenti ufficiali firmati dall'ex presidente Gianni Zonin & c., all'euro o giù (difficile su) di lì che avranno alla quotazione in Borsa. Quelli che, per conservare almeno quell'euro, hanno dovuto votare Sì alla loro stessa eutanasia a Napoli li definirebbero "cornuti e mazziati", Giovanni Boccaccio li avrebbe chiamati "becchi e bastonati", mentre "battus et contents" li avrebbe apostrofati Jean de La Fontaine, tanto per rimanere... dentro la grande Europa della BCE a trazione Merkel col paggetto Hollande e col battitore libero Cameron.			
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			La nuova Banca Popolare di Vicenza spa è nata sabato 5 marzo (passando) sulle spoglie di circa 118.000 soci soci che vedranno crollare il valore delle azioni che avevano dai 62,50 euro, che erano sicuri che valessero in base a documenti ufficiali firmati dall'ex presidente Gianni Zonin & c., all'euro o giù (difficile su) di lì che avranno alla quotazione in Borsa. Quelli che, per conservare almeno quell'euro, hanno dovuto votare Sì alla loro stessa eutanasia a Napoli li definirebbero "cornuti e mazziati", Giovanni Boccaccio li avrebbe chiamati "becchi e bastonati", mentre "battus et contents" li avrebbe apostrofati Jean de La Fontaine, tanto per rimanere... dentro la grande Europa della BCE a trazione Merkel col paggetto Hollande e col battitore libero Cameron.			
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				 Lo segnala oggi anche Il Corriere del Veneto (a seguire il pezzo*, ndr), l'avevamo segnalato ieri, subito,  in cronaca diretta, che all'assemblea della Banca Popolare di Vicenza per sostenere il peso del confronto con gli azionisti beffati erano presenti del Cda, oltre all'Ad Francesco iorio e al presidente Stefano Dolcetta, solo Paolo Angius, Giorgio Colutta e Alessandro Pansa mentre brillavano per assenza e coraggio Giuseppe Zigliotto, Matteo Marzotto, Marino Breganze e atri 10 altrettanto ben pagati suoi membri. "Dovrebbero vergognarsi", dicevano molti fra i tra i soci presenti derubati anche grazle alle loro decisioni o alle loro "accondiscenze" a quella che il Procuratore Capo di Vicenza, Antonino Cappelleri, ipotizzando a suo carico i reati di associazione per delinquere e di falso in bilancio, definisce "una struttura deviata interna all'istituto, gerarchica e ben organizzata".			
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			Lo segnala oggi anche Il Corriere del Veneto (a seguire il pezzo*, ndr), l'avevamo segnalato ieri, subito,  in cronaca diretta, che all'assemblea della Banca Popolare di Vicenza per sostenere il peso del confronto con gli azionisti beffati erano presenti del Cda, oltre all'Ad Francesco iorio e al presidente Stefano Dolcetta, solo Paolo Angius, Giorgio Colutta e Alessandro Pansa mentre brillavano per assenza e coraggio Giuseppe Zigliotto, Matteo Marzotto, Marino Breganze e atri 10 altrettanto ben pagati suoi membri. "Dovrebbero vergognarsi", dicevano molti fra i tra i soci presenti derubati anche grazle alle loro decisioni o alle loro "accondiscenze" a quella che il Procuratore Capo di Vicenza, Antonino Cappelleri, ipotizzando a suo carico i reati di associazione per delinquere e di falso in bilancio, definisce "una struttura deviata interna all'istituto, gerarchica e ben organizzata".			
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		Assenti all'assembea BPVi 13 membri ben pagati del Cda tra cui Giuseppe Zigliotto, Matteo Marzotto, Marino Breganze: in Giappone si "inchinerebbero" ai soci truffati
Domenica 6 Marzo 2016 alle 17:14 Lo segnala oggi anche Il Corriere del Veneto (a seguire il pezzo*, ndr), l'avevamo segnalato ieri, subito,  in cronaca diretta, che all'assemblea della Banca Popolare di Vicenza per sostenere il peso del confronto con gli azionisti beffati erano presenti del Cda, oltre all'Ad Francesco iorio e al presidente Stefano Dolcetta, solo Paolo Angius, Giorgio Colutta e Alessandro Pansa mentre brillavano per assenza e coraggio Giuseppe Zigliotto, Matteo Marzotto, Marino Breganze e atri 10 altrettanto ben pagati suoi membri. "Dovrebbero vergognarsi", dicevano molti fra i tra i soci presenti derubati anche grazle alle loro decisioni o alle loro "accondiscenze" a quella che il Procuratore Capo di Vicenza, Antonino Cappelleri, ipotizzando a suo carico i reati di associazione per delinquere e di falso in bilancio, definisce "una struttura deviata interna all'istituto, gerarchica e ben organizzata".			
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			Lo segnala oggi anche Il Corriere del Veneto (a seguire il pezzo*, ndr), l'avevamo segnalato ieri, subito,  in cronaca diretta, che all'assemblea della Banca Popolare di Vicenza per sostenere il peso del confronto con gli azionisti beffati erano presenti del Cda, oltre all'Ad Francesco iorio e al presidente Stefano Dolcetta, solo Paolo Angius, Giorgio Colutta e Alessandro Pansa mentre brillavano per assenza e coraggio Giuseppe Zigliotto, Matteo Marzotto, Marino Breganze e atri 10 altrettanto ben pagati suoi membri. "Dovrebbero vergognarsi", dicevano molti fra i tra i soci presenti derubati anche grazle alle loro decisioni o alle loro "accondiscenze" a quella che il Procuratore Capo di Vicenza, Antonino Cappelleri, ipotizzando a suo carico i reati di associazione per delinquere e di falso in bilancio, definisce "una struttura deviata interna all'istituto, gerarchica e ben organizzata".			
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			Il Nordest delega Zuccato a trattare per il presidente di Confindustria nazionale
Sabato 16 Gennaio 2016 alle 13:04 Confindustria, il Nordest dà mandato a Zuccato di trattare sulla presidenza. Vanno progressivamente a fuoco, il giorno successivo, le decisioni del vertice di giovedì a Mogliano Veneto, dove i leader delle Confindustrie del Triveneto hanno definito la strategia per la successione a Giorgio Squinzi. Al di là delle formule sull'unità d'intenti, il risultato operativo è di aver interrotto quel procedere in ordine sparso tenuto fin qui dalle territoriali, affidando a Zuccato il ruolo di plenipotenziario triveneto nelle trattative.			
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			Confindustria, il Nordest dà mandato a Zuccato di trattare sulla presidenza. Vanno progressivamente a fuoco, il giorno successivo, le decisioni del vertice di giovedì a Mogliano Veneto, dove i leader delle Confindustrie del Triveneto hanno definito la strategia per la successione a Giorgio Squinzi. Al di là delle formule sull'unità d'intenti, il risultato operativo è di aver interrotto quel procedere in ordine sparso tenuto fin qui dalle territoriali, affidando a Zuccato il ruolo di plenipotenziario triveneto nelle trattative.			
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