Quotidiano | Categorie: Informazione

Caso Cis, la Cassazione: illegittimo il sequestro del reportage di Vicenzapiu.com

Di Pietro Cotròn Giovedi 5 Luglio 2012 alle 20:20 | 1 commenti

ArticleImage

Non sussistevano in alcun modo le ragioni per rimuovere una parte dell'articolo scritto da Vicenzapiu.com sul caso Cis perché le questioni di riservatezza propugnate dal senatore Alberto Filippi e dalla procura della repubblica di Vicenza cozzano col diritto di cronaca. È questo il succo delle motivazioni relative alla sentenza della Cassazione con le quali è stato rigettato il sequestro chiesto e ottenuto dal pm Sandro Severi pochi giorni dopo la pubblicazione di un servizio che aveva incendiato la vita politica berica.

I fatti risalgono alle prime settimane del 2011, periodo in cui il Gip vicentino aveva acconsentito al sequestro di un allegato ad un lungo reportage sul caso Cis Filippi poi deflagrato su tutti i media. L'allora senatore leghista, oggi uscito dal Carroccio e finito nel gruppo Cn-Forza Sud, chiese e ottenne dai magistrati la rimozione di una parte del reportage. I magistrati infatti ravvisarono una ipotesi di reato precisa, quella della rivelazione di documentazione riservata”.

Già il Tribunale del riesame però aveva dato torto ai due pubblici ministeri e al gip e il pm Sandro Severi, titolare del procedimento, aveva fatto ricorso in Cassazione. Quest'ultima, con sentenza pubblicata a metà gennaio, gli aveva dato ancora torto. Ieri Coviello e Milioni, assistiti in tutta la vicenda dall'avvocato Renato Ellero, sono entrati in possesso delle motivazioni (clicca qui) della Suprema corte. Sentenza che nei passaggi fondamentali così recita:

«Il ricorso non è meritevole di accoglimento.

Come più volte ribadito dalla giurisprudenza di questa Corte, anche a Sezioni un ite ( n. 259302 del 29.5.08, rv 230692) e del resto in linea con la lettera  della legge, il ricorso per cassazione contro ordinanze emesse in materia di sequestro preventivo è ammesso solo per violazione di legge, in tale nozione dovendosi comprendere sia gli “errores in iudicando” o “ in procedendo”, sia quei vizi della motivazione così radicali da rendere l’apparato argomentativo posto a sostegno del provvedimento del tutto mancante o privo dei requisiti minimi di coerenza completezza e ragionevolezza e quindi inidoneo a rendere comprensibile l’itinerario logico seguito dal giudice. Nella specie non ricorre né una ipotesi di violazione di legge né un’iporesi di apparenza della motivazione.

Nel caso in esame, il tribunale ha compiuto una corretta e razionale delimitazione della nozione di notizia di interesse pubblico, in essa inserendo le notizie aventi ad oggetto i fatti concernenti la vita politica nazionale e locale, da intendersi gestione e tutela degli interessi di una comunità operante in aree del territorio, conflitti tra i titolari di questi interessi, contrasti di opinioni, polemiche sui modi, cadenze e censure nella diffusione delle idee dei consociati. Proprio in quest’ultimo terreno è da inquadrare il contenuto della missiva che il senatore Filippi, in qualità di membro dell’Associazione Industriali di Vicenza – proprietaria del quotidiano “Il Giornale di Vicenza”- ha indirizzato al presidente di quella associazione, Roberto Zucato. Rendendo spunto dall’omessa diffusione, da parte del quotidiano ( “il nostro giornale”), della sua nomina a vice presidente della terza commissione del Senato, il senatore ha censurato una generale forma di tacita censura sugli eventi della propria vita di uomo politico, definendola propriamente “trattamento scandaloso e disdicevole oltre che fazioso ed irrispettoso da sempre riservatomi dal direttore”. Con ironico sarcasmo, il senatore auspica che gli sia concesso “l’onore” di essere inserito tra i personaggi a cui il quotidiano dedica articoli, comunicati, commenti.

Questa insidiosa forma di censura su comportamenti e parole di un uomo politico, da parte di un quotidiano “amico” , gli interessi e i contrasti che ne costituiscono la fonte appartengono sicuramente al terreno della vita politica di Vicenza, comune del vitale Nord-Est italiano. È di immediata evidenza che la diffusione della correlata notizia rientra nell’interesse conoscitivo di un ampio settore della comunità di quel territorio, quindi, che la motivazione dell’ordinanza del tribunale di Vicenza è tutt’altro che inesistente  o apparente.

Il ricorso deve essere rigettato.

PQM

Rigetta il ricorso

 

Roma, 17.1.2012

 

 

Il consigliere estensore                                                                               Il Presidente

Antonio Bevere                                                                              Paolo Oldi»


Commenti

Beppino Mattiello
Inviato Venerdi 6 Luglio 2012 alle 13:02

Mi fa molto piacere. Evviva la libera stampa!
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network