Archivio per tag: Roberto Ciambetti
	
	
			
							
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				 Poche parole, scritte di buon mattino sulla chat dei consiglieri regionali della Lega: «Ho rassegnato le mie dimissioni». Nessuna spiegazione, colleghi di maggioranza e opposizione spiazzati e increduli: Marino Finozzi, che ieri ha presieduto forse per l'ultima volta la commissione Bilancio e Affari istituzionali, lascia Palazzo Ferro Fini, dopo 18 anni. Non è uno qualunque, Finozzi: eletto per la prima volta nel 2000, è  stato infatti assessore alle Attività produttive fino al 2005, poi  presidente del consiglio fino al 2010, quindi di nuovo assessore fino al  2015, stavolta con la delega al Turismo.			
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			Poche parole, scritte di buon mattino sulla chat dei consiglieri regionali della Lega: «Ho rassegnato le mie dimissioni». Nessuna spiegazione, colleghi di maggioranza e opposizione spiazzati e increduli: Marino Finozzi, che ieri ha presieduto forse per l'ultima volta la commissione Bilancio e Affari istituzionali, lascia Palazzo Ferro Fini, dopo 18 anni. Non è uno qualunque, Finozzi: eletto per la prima volta nel 2000, è  stato infatti assessore alle Attività produttive fino al 2005, poi  presidente del consiglio fino al 2010, quindi di nuovo assessore fino al  2015, stavolta con la delega al Turismo.			
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		Il giallo delle dimissioni di Finozzi: «Coltivo lavanda». CorVeneto: «Lo fa per il vitalizio» sussurrano a Palazzo
Venerdi 15 Giugno 2018 alle 15:48 Poche parole, scritte di buon mattino sulla chat dei consiglieri regionali della Lega: «Ho rassegnato le mie dimissioni». Nessuna spiegazione, colleghi di maggioranza e opposizione spiazzati e increduli: Marino Finozzi, che ieri ha presieduto forse per l'ultima volta la commissione Bilancio e Affari istituzionali, lascia Palazzo Ferro Fini, dopo 18 anni. Non è uno qualunque, Finozzi: eletto per la prima volta nel 2000, è  stato infatti assessore alle Attività produttive fino al 2005, poi  presidente del consiglio fino al 2010, quindi di nuovo assessore fino al  2015, stavolta con la delega al Turismo.			
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			Poche parole, scritte di buon mattino sulla chat dei consiglieri regionali della Lega: «Ho rassegnato le mie dimissioni». Nessuna spiegazione, colleghi di maggioranza e opposizione spiazzati e increduli: Marino Finozzi, che ieri ha presieduto forse per l'ultima volta la commissione Bilancio e Affari istituzionali, lascia Palazzo Ferro Fini, dopo 18 anni. Non è uno qualunque, Finozzi: eletto per la prima volta nel 2000, è  stato infatti assessore alle Attività produttive fino al 2005, poi  presidente del consiglio fino al 2010, quindi di nuovo assessore fino al  2015, stavolta con la delega al Turismo.			
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					Categorie: Politica				
			
			
			
							
				 Pubblicato alle 14.19, aggiornato con i commenti alle 22.30. “Dopo 18 anni di presenza - comunica con una nota del Consiglio - e impegno in Regione è giunto per me il  momento di affrontare una nuova stagione della  mia vita: lascio il Consiglio regionale con la coscienza di chi ha  cercato di dare il massimo e ha avuto la soddisfazione di vedere avviato  e portato ad un punto cruciale il processo dell’Autonomia della nostra  terraâ€. Il presidente della Prima Commissione  consigliare, Marino Finozzi, ha rassegnato quest’oggi le  dimissioni dal Consiglio regionale del Veneto.			
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			Pubblicato alle 14.19, aggiornato con i commenti alle 22.30. “Dopo 18 anni di presenza - comunica con una nota del Consiglio - e impegno in Regione è giunto per me il  momento di affrontare una nuova stagione della  mia vita: lascio il Consiglio regionale con la coscienza di chi ha  cercato di dare il massimo e ha avuto la soddisfazione di vedere avviato  e portato ad un punto cruciale il processo dell’Autonomia della nostra  terraâ€. Il presidente della Prima Commissione  consigliare, Marino Finozzi, ha rassegnato quest’oggi le  dimissioni dal Consiglio regionale del Veneto.			
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		Marino Finozzi della Lega Nord si dimette dal Consiglio regionale veneto per occuparsi di sociale: i commenti di Zaia e Ciambetti
Giovedi 14 Giugno 2018 alle 22:30 Pubblicato alle 14.19, aggiornato con i commenti alle 22.30. “Dopo 18 anni di presenza - comunica con una nota del Consiglio - e impegno in Regione è giunto per me il  momento di affrontare una nuova stagione della  mia vita: lascio il Consiglio regionale con la coscienza di chi ha  cercato di dare il massimo e ha avuto la soddisfazione di vedere avviato  e portato ad un punto cruciale il processo dell’Autonomia della nostra  terraâ€. Il presidente della Prima Commissione  consigliare, Marino Finozzi, ha rassegnato quest’oggi le  dimissioni dal Consiglio regionale del Veneto.			
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			Pubblicato alle 14.19, aggiornato con i commenti alle 22.30. “Dopo 18 anni di presenza - comunica con una nota del Consiglio - e impegno in Regione è giunto per me il  momento di affrontare una nuova stagione della  mia vita: lascio il Consiglio regionale con la coscienza di chi ha  cercato di dare il massimo e ha avuto la soddisfazione di vedere avviato  e portato ad un punto cruciale il processo dell’Autonomia della nostra  terraâ€. Il presidente della Prima Commissione  consigliare, Marino Finozzi, ha rassegnato quest’oggi le  dimissioni dal Consiglio regionale del Veneto.			
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				 Hanno perso la banca che dal 1866 era stata simbolo della finanza  cittadina - ci scrive Roberto Ciambetti, presidente del Consiglio regionale - Hanno perso la Fiera. Hanno perso persino la squadra di  calcio: potevano vincere le elezioni? Una chiave di lettura del voto di  domenica 10 giugno, data rilevante sin dal 1848 nella storia cittadina (nella foto Rucco alla lapide ndr), ci parla del bisogno di una svolta conseguente al crollo della classe  dirigente locale.			
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			Hanno perso la banca che dal 1866 era stata simbolo della finanza  cittadina - ci scrive Roberto Ciambetti, presidente del Consiglio regionale - Hanno perso la Fiera. Hanno perso persino la squadra di  calcio: potevano vincere le elezioni? Una chiave di lettura del voto di  domenica 10 giugno, data rilevante sin dal 1848 nella storia cittadina (nella foto Rucco alla lapide ndr), ci parla del bisogno di una svolta conseguente al crollo della classe  dirigente locale.			
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		Roberto Ciambetti: "Vicenza non vuole più perdere"
Mercoledi 13 Giugno 2018 alle 23:10 Hanno perso la banca che dal 1866 era stata simbolo della finanza  cittadina - ci scrive Roberto Ciambetti, presidente del Consiglio regionale - Hanno perso la Fiera. Hanno perso persino la squadra di  calcio: potevano vincere le elezioni? Una chiave di lettura del voto di  domenica 10 giugno, data rilevante sin dal 1848 nella storia cittadina (nella foto Rucco alla lapide ndr), ci parla del bisogno di una svolta conseguente al crollo della classe  dirigente locale.			
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			Hanno perso la banca che dal 1866 era stata simbolo della finanza  cittadina - ci scrive Roberto Ciambetti, presidente del Consiglio regionale - Hanno perso la Fiera. Hanno perso persino la squadra di  calcio: potevano vincere le elezioni? Una chiave di lettura del voto di  domenica 10 giugno, data rilevante sin dal 1848 nella storia cittadina (nella foto Rucco alla lapide ndr), ci parla del bisogno di una svolta conseguente al crollo della classe  dirigente locale.			
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					Categorie: Politica				
			
			
			
							
				 Pubblicato alle 10.47, aggiornato alle 13.47. Alla coalizione che ha "prodotto" Francesco Rucco come nuovo sindaco di Vicenza vanno oltre a lui stesso altri 20 consiglieri, che da un nostro primo calcolo ufficioso (domani ci sarà l'ufficializzazione da parte della relativa commissione elettorale) dovrebbero essere così ripartiti: 10 alla lista Rucco, 7 alle Lega, 2 a Forza Italia e 1 a Lista Cicero . Alla coalizione dello sconfitto Otello Dalla Rosa vanno 12 seggi inclusi il suo per cui i restanti 11 sarebbero così suddivisi: 6 al Pd, 2 a Da Adesso in Poi - Vicenza Capoluogo  e 1 a Vinova, Quartieri al Cento e Coalizione Civica per Vicenza.			
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			Pubblicato alle 10.47, aggiornato alle 13.47. Alla coalizione che ha "prodotto" Francesco Rucco come nuovo sindaco di Vicenza vanno oltre a lui stesso altri 20 consiglieri, che da un nostro primo calcolo ufficioso (domani ci sarà l'ufficializzazione da parte della relativa commissione elettorale) dovrebbero essere così ripartiti: 10 alla lista Rucco, 7 alle Lega, 2 a Forza Italia e 1 a Lista Cicero . Alla coalizione dello sconfitto Otello Dalla Rosa vanno 12 seggi inclusi il suo per cui i restanti 11 sarebbero così suddivisi: 6 al Pd, 2 a Da Adesso in Poi - Vicenza Capoluogo  e 1 a Vinova, Quartieri al Cento e Coalizione Civica per Vicenza.			
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		I 33 possibili consiglieri della Vicenza del neo sindaco Francesco Rucco: ritorni annunciati, bocciati eccellenti e volti nuovi
Lunedi 11 Giugno 2018 alle 13:47 Pubblicato alle 10.47, aggiornato alle 13.47. Alla coalizione che ha "prodotto" Francesco Rucco come nuovo sindaco di Vicenza vanno oltre a lui stesso altri 20 consiglieri, che da un nostro primo calcolo ufficioso (domani ci sarà l'ufficializzazione da parte della relativa commissione elettorale) dovrebbero essere così ripartiti: 10 alla lista Rucco, 7 alle Lega, 2 a Forza Italia e 1 a Lista Cicero . Alla coalizione dello sconfitto Otello Dalla Rosa vanno 12 seggi inclusi il suo per cui i restanti 11 sarebbero così suddivisi: 6 al Pd, 2 a Da Adesso in Poi - Vicenza Capoluogo  e 1 a Vinova, Quartieri al Cento e Coalizione Civica per Vicenza.			
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			Pubblicato alle 10.47, aggiornato alle 13.47. Alla coalizione che ha "prodotto" Francesco Rucco come nuovo sindaco di Vicenza vanno oltre a lui stesso altri 20 consiglieri, che da un nostro primo calcolo ufficioso (domani ci sarà l'ufficializzazione da parte della relativa commissione elettorale) dovrebbero essere così ripartiti: 10 alla lista Rucco, 7 alle Lega, 2 a Forza Italia e 1 a Lista Cicero . Alla coalizione dello sconfitto Otello Dalla Rosa vanno 12 seggi inclusi il suo per cui i restanti 11 sarebbero così suddivisi: 6 al Pd, 2 a Da Adesso in Poi - Vicenza Capoluogo  e 1 a Vinova, Quartieri al Cento e Coalizione Civica per Vicenza.			
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				 "I miei complimenti a Francesco Rucco per la sua elezione a sindaco con un margine che non  lascia adito ad alcun dubbio. Sono sicuro che egli sarà il sindaco di tutti, non solo dei 24.271 elettori he lo hanno scelto". Roberto Ciambetti, primo degli eletti della lega Nord in Consiglio comunale a Vicenza, saluta così il nuovo primo cittadino berico. "Pur in uno scenario segnato da un forte astensionismo che credo abbia colpito maggiormente la coalizione di cento destra più che i nostri avversari - ha detto Ciambetti.			
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			"I miei complimenti a Francesco Rucco per la sua elezione a sindaco con un margine che non  lascia adito ad alcun dubbio. Sono sicuro che egli sarà il sindaco di tutti, non solo dei 24.271 elettori he lo hanno scelto". Roberto Ciambetti, primo degli eletti della lega Nord in Consiglio comunale a Vicenza, saluta così il nuovo primo cittadino berico. "Pur in uno scenario segnato da un forte astensionismo che credo abbia colpito maggiormente la coalizione di cento destra più che i nostri avversari - ha detto Ciambetti.			
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		Ciambetti (Lega Nord): "Rucco ha vinto con un centro destra unito perché ha saputo interpretare il disagio popolare e il bisogno di discontinuità rispetto al passato."
Lunedi 11 Giugno 2018 alle 11:47 "I miei complimenti a Francesco Rucco per la sua elezione a sindaco con un margine che non  lascia adito ad alcun dubbio. Sono sicuro che egli sarà il sindaco di tutti, non solo dei 24.271 elettori he lo hanno scelto". Roberto Ciambetti, primo degli eletti della lega Nord in Consiglio comunale a Vicenza, saluta così il nuovo primo cittadino berico. "Pur in uno scenario segnato da un forte astensionismo che credo abbia colpito maggiormente la coalizione di cento destra più che i nostri avversari - ha detto Ciambetti.			
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			"I miei complimenti a Francesco Rucco per la sua elezione a sindaco con un margine che non  lascia adito ad alcun dubbio. Sono sicuro che egli sarà il sindaco di tutti, non solo dei 24.271 elettori he lo hanno scelto". Roberto Ciambetti, primo degli eletti della lega Nord in Consiglio comunale a Vicenza, saluta così il nuovo primo cittadino berico. "Pur in uno scenario segnato da un forte astensionismo che credo abbia colpito maggiormente la coalizione di cento destra più che i nostri avversari - ha detto Ciambetti.			
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					Categorie: Politica				
			
			
			
							
				 "Chiusura dei campi nomadi a Vicenza nei prossimi cinque anni? Chapeau. Il centro-sinistra vicentino fa retromarcia e dopo anni passati a giustificare l'ingiustificabile affronta  un cambio di rotta che, sposando la linea leghista, non può non far piacere: aspettiamo adesso che il Pd proponga l'espulsione degli immigrati  clandestini, chieda la bonifica di Campo Marzo estirpando spacciatori e delinquenti e chieda il carcere duro per chi contravviene la legge".			
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			"Chiusura dei campi nomadi a Vicenza nei prossimi cinque anni? Chapeau. Il centro-sinistra vicentino fa retromarcia e dopo anni passati a giustificare l'ingiustificabile affronta  un cambio di rotta che, sposando la linea leghista, non può non far piacere: aspettiamo adesso che il Pd proponga l'espulsione degli immigrati  clandestini, chieda la bonifica di Campo Marzo estirpando spacciatori e delinquenti e chieda il carcere duro per chi contravviene la legge".			
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		Nomadi, Ciambetti (Lega): Dalla Rosa smentisce Variati e Isabella Sala sposando le tesi leghiste. Diffidate dalle imitazioni
Martedi 22 Maggio 2018 alle 20:50 "Chiusura dei campi nomadi a Vicenza nei prossimi cinque anni? Chapeau. Il centro-sinistra vicentino fa retromarcia e dopo anni passati a giustificare l'ingiustificabile affronta  un cambio di rotta che, sposando la linea leghista, non può non far piacere: aspettiamo adesso che il Pd proponga l'espulsione degli immigrati  clandestini, chieda la bonifica di Campo Marzo estirpando spacciatori e delinquenti e chieda il carcere duro per chi contravviene la legge".			
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			"Chiusura dei campi nomadi a Vicenza nei prossimi cinque anni? Chapeau. Il centro-sinistra vicentino fa retromarcia e dopo anni passati a giustificare l'ingiustificabile affronta  un cambio di rotta che, sposando la linea leghista, non può non far piacere: aspettiamo adesso che il Pd proponga l'espulsione degli immigrati  clandestini, chieda la bonifica di Campo Marzo estirpando spacciatori e delinquenti e chieda il carcere duro per chi contravviene la legge".			
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					Categorie: Politica				
			
			
			
							
				 "Non credo che Federico Formisano basi le sue analisi sulla scorta di informazioni sbagliate: penso sia disinformato e non aggiornato. In caso contrario sarebbe molto grave se un partito come il Pd fondasse parte della sua analisi su un tema strategico, come quello delle politiche sociali, chiamando in causa la Regione Veneto con dati, numeri e ipotesi facilmente smentibili". Roberto Ciambetti, capolista della Lega Nord alle prossime elezioni  comunali vicentine commenta così le "esternazioni alla stampa che il segretario del Pd ha fatto sul sociale.			
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			"Non credo che Federico Formisano basi le sue analisi sulla scorta di informazioni sbagliate: penso sia disinformato e non aggiornato. In caso contrario sarebbe molto grave se un partito come il Pd fondasse parte della sua analisi su un tema strategico, come quello delle politiche sociali, chiamando in causa la Regione Veneto con dati, numeri e ipotesi facilmente smentibili". Roberto Ciambetti, capolista della Lega Nord alle prossime elezioni  comunali vicentine commenta così le "esternazioni alla stampa che il segretario del Pd ha fatto sul sociale.			
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		Ciambetti (Lega) a Formisano (PD): "il Pd vicentino tra dati sbagliati e visione obsoleta delle politiche sociali"
Giovedi 17 Maggio 2018 alle 15:04 "Non credo che Federico Formisano basi le sue analisi sulla scorta di informazioni sbagliate: penso sia disinformato e non aggiornato. In caso contrario sarebbe molto grave se un partito come il Pd fondasse parte della sua analisi su un tema strategico, come quello delle politiche sociali, chiamando in causa la Regione Veneto con dati, numeri e ipotesi facilmente smentibili". Roberto Ciambetti, capolista della Lega Nord alle prossime elezioni  comunali vicentine commenta così le "esternazioni alla stampa che il segretario del Pd ha fatto sul sociale.			
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			"Non credo che Federico Formisano basi le sue analisi sulla scorta di informazioni sbagliate: penso sia disinformato e non aggiornato. In caso contrario sarebbe molto grave se un partito come il Pd fondasse parte della sua analisi su un tema strategico, come quello delle politiche sociali, chiamando in causa la Regione Veneto con dati, numeri e ipotesi facilmente smentibili". Roberto Ciambetti, capolista della Lega Nord alle prossime elezioni  comunali vicentine commenta così le "esternazioni alla stampa che il segretario del Pd ha fatto sul sociale.			
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				 "La Regione ha lasciato sola la Fiera di Vicenza e non ha svolto alcuna opera di coordinamento o di regia come dice Variati o le cose sono andate diversamente? Per capire la fake-news, bisogna fare un passo indietro di qualche anno a andare al 25 settembre 2012 quando la Giunta regionale, su proposta dell'allora assessore Marino Finozzi approvò la delibera n.1910 con la attivazione della ‘Cabina di regia del sistema fieristico Veneto' e rileggere le reazioni stizzite tra gli altri anche dell'allora sindaco di Vicenza, Achille Variati".  Roberto Ciambetti (Lega Nord),  replica così al primo cittadino Vicentino.			
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			"La Regione ha lasciato sola la Fiera di Vicenza e non ha svolto alcuna opera di coordinamento o di regia come dice Variati o le cose sono andate diversamente? Per capire la fake-news, bisogna fare un passo indietro di qualche anno a andare al 25 settembre 2012 quando la Giunta regionale, su proposta dell'allora assessore Marino Finozzi approvò la delibera n.1910 con la attivazione della ‘Cabina di regia del sistema fieristico Veneto' e rileggere le reazioni stizzite tra gli altri anche dell'allora sindaco di Vicenza, Achille Variati".  Roberto Ciambetti (Lega Nord),  replica così al primo cittadino Vicentino.			
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		Fiera di Vicenza in Ieg di Rimini, Ciambetti (Lega Nord): i soci vicentini hanno rifiutato cabina di regia regionale, ora Vicenza grazie a Variati si scopre più povera
Giovedi 10 Maggio 2018 alle 22:13 "La Regione ha lasciato sola la Fiera di Vicenza e non ha svolto alcuna opera di coordinamento o di regia come dice Variati o le cose sono andate diversamente? Per capire la fake-news, bisogna fare un passo indietro di qualche anno a andare al 25 settembre 2012 quando la Giunta regionale, su proposta dell'allora assessore Marino Finozzi approvò la delibera n.1910 con la attivazione della ‘Cabina di regia del sistema fieristico Veneto' e rileggere le reazioni stizzite tra gli altri anche dell'allora sindaco di Vicenza, Achille Variati".  Roberto Ciambetti (Lega Nord),  replica così al primo cittadino Vicentino.			
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			"La Regione ha lasciato sola la Fiera di Vicenza e non ha svolto alcuna opera di coordinamento o di regia come dice Variati o le cose sono andate diversamente? Per capire la fake-news, bisogna fare un passo indietro di qualche anno a andare al 25 settembre 2012 quando la Giunta regionale, su proposta dell'allora assessore Marino Finozzi approvò la delibera n.1910 con la attivazione della ‘Cabina di regia del sistema fieristico Veneto' e rileggere le reazioni stizzite tra gli altri anche dell'allora sindaco di Vicenza, Achille Variati".  Roberto Ciambetti (Lega Nord),  replica così al primo cittadino Vicentino.			
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				 La destra e la Lega - scrive nella nota che pubblichiamo Giovanni Rolando, coordinatore associazione ReteDem del Veneto e candidato alle Amministrative di Vicenza 2018 col Partito democratico - vogliono modificare la legge regionale per rendere compatibile le due cariche istituzionali di consigliere comunale e presidente del consiglio regionale. Se Roberto Ciambetti intende candidarsi per il Comune di Vicenza lo può fare senza modificare la legge. Se eletto dovrà scegliere se lasciare la carica di  presidente del consiglio regionale oppure rinunciare alla carica di consigliere comunale.			
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			La destra e la Lega - scrive nella nota che pubblichiamo Giovanni Rolando, coordinatore associazione ReteDem del Veneto e candidato alle Amministrative di Vicenza 2018 col Partito democratico - vogliono modificare la legge regionale per rendere compatibile le due cariche istituzionali di consigliere comunale e presidente del consiglio regionale. Se Roberto Ciambetti intende candidarsi per il Comune di Vicenza lo può fare senza modificare la legge. Se eletto dovrà scegliere se lasciare la carica di  presidente del consiglio regionale oppure rinunciare alla carica di consigliere comunale.			
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		Modifica legge Veneto per consentire il "bis" a Ciambetti, Giovanni Rolando (ReteDem del Veneto): non si cambi la legge, scelga tra consiglio comunale o presidenza regionale
Giovedi 10 Maggio 2018 alle 09:16 La destra e la Lega - scrive nella nota che pubblichiamo Giovanni Rolando, coordinatore associazione ReteDem del Veneto e candidato alle Amministrative di Vicenza 2018 col Partito democratico - vogliono modificare la legge regionale per rendere compatibile le due cariche istituzionali di consigliere comunale e presidente del consiglio regionale. Se Roberto Ciambetti intende candidarsi per il Comune di Vicenza lo può fare senza modificare la legge. Se eletto dovrà scegliere se lasciare la carica di  presidente del consiglio regionale oppure rinunciare alla carica di consigliere comunale.			
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			La destra e la Lega - scrive nella nota che pubblichiamo Giovanni Rolando, coordinatore associazione ReteDem del Veneto e candidato alle Amministrative di Vicenza 2018 col Partito democratico - vogliono modificare la legge regionale per rendere compatibile le due cariche istituzionali di consigliere comunale e presidente del consiglio regionale. Se Roberto Ciambetti intende candidarsi per il Comune di Vicenza lo può fare senza modificare la legge. Se eletto dovrà scegliere se lasciare la carica di  presidente del consiglio regionale oppure rinunciare alla carica di consigliere comunale.			
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				 Il candidato sindaco Otello Dalla Rosa interviene con la nota che pubblichiamo sulla candidatura del Presidente del Consiglio regionale Roberto Ciambetti come capolista della Lega alle prossime elezioni comunali a Vicenza. "La candidatura del Ciambetti come capolista a Vicenza e il quasi contemporaneo arrivo di una legge regionale sulla compatibilità tra Presidente del Consiglio regionale e consigliere comunale spingono a pensare male. Purtroppo in Italia abbiamo già visto tante volte mettere in campo soluzioni facili, con leggi ad personam.".			
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			Il candidato sindaco Otello Dalla Rosa interviene con la nota che pubblichiamo sulla candidatura del Presidente del Consiglio regionale Roberto Ciambetti come capolista della Lega alle prossime elezioni comunali a Vicenza. "La candidatura del Ciambetti come capolista a Vicenza e il quasi contemporaneo arrivo di una legge regionale sulla compatibilità tra Presidente del Consiglio regionale e consigliere comunale spingono a pensare male. Purtroppo in Italia abbiamo già visto tante volte mettere in campo soluzioni facili, con leggi ad personam.".			
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Candidatura Ciambetti, Otello Dalla Rosa: "Scelto il candidato si fa la legge"
Lunedi 7 Maggio 2018 alle 18:01 Il candidato sindaco Otello Dalla Rosa interviene con la nota che pubblichiamo sulla candidatura del Presidente del Consiglio regionale Roberto Ciambetti come capolista della Lega alle prossime elezioni comunali a Vicenza. "La candidatura del Ciambetti come capolista a Vicenza e il quasi contemporaneo arrivo di una legge regionale sulla compatibilità tra Presidente del Consiglio regionale e consigliere comunale spingono a pensare male. Purtroppo in Italia abbiamo già visto tante volte mettere in campo soluzioni facili, con leggi ad personam.".			
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			Il candidato sindaco Otello Dalla Rosa interviene con la nota che pubblichiamo sulla candidatura del Presidente del Consiglio regionale Roberto Ciambetti come capolista della Lega alle prossime elezioni comunali a Vicenza. "La candidatura del Ciambetti come capolista a Vicenza e il quasi contemporaneo arrivo di una legge regionale sulla compatibilità tra Presidente del Consiglio regionale e consigliere comunale spingono a pensare male. Purtroppo in Italia abbiamo già visto tante volte mettere in campo soluzioni facili, con leggi ad personam.".			
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