L'intervento di Massimo D'Alema, del 29 agosto scorso a Vicenza, non si è limitato solamente a criticare l'operato di Matteo Renzi, come già scritto, ha avuto anche parole di apprezzamento nei confronti del Premier, come ad esempio sulla nomina di Vasco Errani a commissario per la ricostruzione del sisma in centro Italia. Durante il lungo intervento, l'ex presidente del Partito Democratico ha esposto anche una sua idea di riforma della Costituzione che, con soli 3 articoli risolverebbe tutti i problemi dell’attuale riforma. La proposta di D’Alema, di cui ai nostri microfoni ha anticipato l’imminente proposta a livello nazionale, prevede come primo articolo la riduzione di 250 deputati e il dimezzamento dei senatori. Il secondo articolo riguarda il voto di fiducia del quale propone che sia riservato solo alla camera dei deputati.
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Il Consiglio di amministrazione di Veneto Sviluppo si è dimesso. Nessuna crisi, nessuna sfiducia: come spiega la stessa società , si tratta di un «passaggio esclusivamente tecnico», necessario per consentire l’iscrizione al nuovo albo unico degli intermediari finanziari che esercitano l’attività di concessione di finanziamenti, per la quale Banca d’Italia impone uno snellimento dell’organo gestionale. Per questo l’operazione avrà comunque un’implicazione politica: i componenti dovranno infatti scendere da 13 a 7, di cui 4 eletti dal Consiglio regionale, dove a distanza di poco più di sette mesi dovranno dunque riaprirsi le trattative fra maggioranza e opposizione sulle nomine.
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Ieri sera a Fornaci Rosse, dopo quello di venerdì scorso, si è tenuto un altro interessante dibattito sul Referendum Costituzionale, a favore del SI alla riforma era presente il senatore Giorgio Santini del Partito Democratico, mentre per il NO è intervenuto Alfredo D'Attore di Sinistra Italiana. Santini, rispondendo alla domanda iniziale di Marco Bonnet de Il Corriere del Veneto e moderatore del dibattito sulla necessità della riforma, ha detto con ferma convinzione che questa è molto importante per l'intero Paese, che arriva oggi all'appuntamento referandario dopo un lungo percorso parlamentare con ben 6 letture del testo attraverso Camera e Senato. Ma soprattutto - come precisa Santini- per il fatto che questa arriva a compimento di quel percorso riformatore iniziato dalla rielezione di Giorgio Napolitano, il quale appunto accettò (o volle mantenere ndr) l'incarico del secondo mandato al Quirinale, processo riformatore che secondo il senatore porterà migliorie all'intero sistema politico istituzionale con la riduzione del numero dei parlamentari e la semplificazione complessiva del rapporto Stato - Regioni.
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Nel secondo giorno del Festival Fornaci Rosse, Marco Furfaro di Sinistra Italiana e Brando Benifei parlamentare europeo del Partito Democratico si sono ritrovati a discutere della BREXIT e soprattutto del futuro dell'Unione Europea, a moderare il dibattito il giornalista Tommaso Quaggio di TVA Vicenza. Benifei, rispondendo alla domanda su quali saranno gli effetti della BREXIT, ma soprattutto sugli effetti che questa avrà sull'Europa di domani, ha detto che certamente il risultato del referendum in Gran Bretagna non è positivo, ma allo stesso tempo ha voluto chiarire alcuni aspetti circa tempi e modalità del processo di separazione.Continua a leggere
Restare in sella fino alla fine, anche in caso di sconfitta. Con o senza dimissioni, magari con una nuova fiducia o un governo di scopo. In ogni caso, l'inizio di una marcia indietro. Poche parole di Renzi, più che mai sfuggenti, aprono scenari inediti sul destino del governo e dell'intera legislatura in caso di vittoria del "no" al referendum di ottobre: "Comunque vada si voterà nel 2018″. Parole scandite dal premier durante il suo intervento alla Versiliana cui non ha fatto seguito, come altre volte, l'impegno a dimettersi prontamente in caso di sconfitta. Anzi, a precisa domanda Renzi stavolta non risponde ma glissa. Una coincidenza, forse.
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Pubblichiamo un comunicato della FISH inviatoci da Vittorio Corradi che si augura "che il Partito Democratico prenda posizione e risponda alle continue prese di posizione di Elena Donazzan contro il governo
Alunni e studenti in Veneto sono già penalizzati è quindi necessario evitare che la situazione peggiori, non è facile, visto la scarsità delle risorse disponibili, ma certo si potrebbe fare qualche cosa di più. La dichiarazione rilasciata nei giorni scorsi alla stampa dall'assessore Elena Donazzan con la quale si denuncia la gravità della situazione nelle scuole del Veneto e in quelle italiane suscita invece solo perplessità e per taluni aspetti anche contrarietà . L'appello dell'Assessore ai genitori: "protestate con il Governo e non con la Regione contro la riduzione del numero di docenti" è generico e propagandistico, non pone l'attenzione necessaria alle criticità della scuola ed è privo di proposte. La FISH privilegia un altro metodo: l'analisi attenta della situazione, l'approfondimento, il confronto, l'argomentazione delle critiche, le proposte. Le dichiarazioni dell'Assessore sono a nostro avviso ripetitive, un lamento che non affronta i problemi, quasi un disimpegno.
Nel primo cinquecento, 1539, Lucrezio Beccanuvoli parlava di una "splendida città vicentina" ed erano gli anni nei quali il giovanissimo Andrea di Pietro della Gondola, detto da Gian Giorgio Trissino "Palladio" iniziava la sua luminosa carriera che a Vicenza tanto lustro diede e dà . Ma non fu il solo, tanti altri le hanno dato onore e fama con i loro scritti, tanto che se Padova è città di dottori quella berica lo è di scrittori. Città tranquilla dopo che si era data a Venezia e che tranquillamente coltivava i propri affari, interessi di ogni genere compresi quelli culturali. Una città piccola ma adatta al ben vivere. Questa tranquillità , proseguita nei secoli, ebbe solo nel 1848 un gran scossone, ma era per una grande idealità , quella dell'Unità d'Italia, che si realizzò quasi vent'anni dopo.
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Riceviamo dal deputato PD Filippo Crimì e pubblichiamo CrimÃ, Deputato vicentino del Partito Democratico: "Sono buone le notizie che arrivano da Roma sulla realizzazione della Valdastico. Il Cipe ha infatti dato parere favorevole a lasciar proseguire la progettazione dell'opera". Continua l'On. CrimÃ: "Dopo anni di stallo la notizia che l'opera si farà è un grande risultato, ottenuto grazie all'impegno del Ministro Delrio". Conclude l'On. Filippo Crimì:"È una infrastruttura strategica, importante per il nostro territorio, che rafforza il corridoio tra nord Europa ed il Veneto, permettendo un notevole aumento degli scambi commerciali anche con i nostri porti adriatici. L'auspicabile e rapido accordo tra il Veneto ed il Trentino per la realizzazione del progetto permetterà finalmente la realizzazione dell'opera". Continua a leggere
La "via dei profughi" ha acceso ancor di più lo scontro sull'immigrazione a Vicenza. I nuovi arrivi in alcuni appartamenti vicino all'hotel Adele in via Medici ha alimentato lo scontro politico tra gli esponenti di centrodestra e centrosinistra. Il Partito Democratico di Vicenza ieri ha preso posizione per fare il punto sui numeri dei richiedenti asilo arrivati in città e provincia, facendo risaltare il "solito allarme nei titoli di alcuni quotidiani locali" e puntando il dito contro i sindaci, definiti razzisti, dei comuni vicentini che dicono no alla loro piccola quota di profughi.Â
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