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E’ ancora lei, Raffaella Masciadri, ad alzare al cielo la Coppa Italia. In quelle mani che stringono forte il trofeo, però, c’è tutta la storia di una società che continua a battere record su record del basket italiano. Mai nessuno come Schio. Nessuno ha mai vinto per otto volte la coppa nazionale: non c’è riuscita nemmeno la grande Comense delle storiche vittorie in Europa.

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Semifinale brutta quella tra Schio e Umbertide. Non si sono visti grandi sprazzi di bel gioco nè da una parte nè dall’altra. Alla fine, come sempre ormai, l’ha spuntata il Famila. Le ragazze di Serventi dovranno aspettare ancora per poter gioire per la prima vittoria contro le scledensi. Masciadri e compagne hanno fatto di tutto per tenere in gioco le umbre perché in vari momenti del match potevano condurre la gara verso lidi più sicuri.

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Gli occhi di tutta Italia sono puntati su Ragusa. E’ il weekend del grande basket italiano. E’ il weekend della Final 4 di Coppa Italia. Le quattro migliori squadre della penisola si ritovano nella città siciliana per contendersi il primo trofeo della stagione.

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Il derby d’Italia numero 74 ha avuto una sola protagonista e non è un’affermazione banale. Schio ha sempre trovato molta difficoltà nel vincere contro le ducali ed è anche incappato in clamorose sconfitte: l’ultima, in ordine di tempo, quella del novembre 2012 proprio al PalaCiti.

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Dopo la convincente vittoria in Eurolega di giovedì sul modesto Gyor, per il Famila Schio è tempo di rituffarsi nel campionato. Sfida delicata per le orange nell'ostica trasferta di Parma dove l'anno scorso Schio perse l'unica partita in stagione regolare. Certo, si era ancora a inizio stagione, la squadra aveva ancora bisogno di rodaggio, ma le scledensi in quel di Parma han sempre fatto difficoltà a portare a casa i due punti.

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Era il giorno dell’esordio di Erlana Larkins al Palacampagnola e il pivot delle Indiana Fever non ha disatteso le aspettative conquistando la palma di migliore in campo: per lei 29 di valutazione con 10 punti, 13 rimbalzi, 4 palle recuperate e 2 assist. La Spezia, però, ha provato a rovinare la festa delle scledensi con una prima metà di gioco di grinta e sostanza. Filippi e Reke puniscono a ripetizione le orange con i piedi fuori dall’arco mentre Striulli mette in difficoltà più volte la difesa del Famila con penetrazioni ficcanti e incisive e Favento colpisce con tagli backdoor persi dalle giocatrici di Mendéz.

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Problemi di formazione, coach Mendéz, ne ha sempre avuti da quando è sbarcato nella cittadina laniera. Per la prima volta, però, il tecnico spagnolo avrà l’imbarazzo della scelta. Con l’arrivo di Larkins, infatti, il Famila ha completato il pacchetto straniere ma le nuove regole del campionato prevedono che a referto non possano andare più di tre giocatrici non italiane e così, per far debuttare il nuovo pivot, coach Mendéz manderà in tribuna una tra Honti, Godin e Vandersloot.

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Non è stata una bella partita, il giudizio è unanime a fine gara. Una prima metà di gioco contraddistinta da poca verve e molti errori riconducibili a motivi diversi per le due squadre. Lucca si è presentata al Palacampagnola nel momento più difficile del suo campionato. Con la gara di oggi sono tre le sconfitte in quattro partite per le toscane di coach Diamanti in questo inizio d’anno. 

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A ottobre, quando la dirigenza del Famila chiese a Ragusa l’anticipo della decima giornata di campionato a un turno infrasettimanale tra la quarta e la quinta causa possibili - e ormai quasi certi - impegni nei possibili ottavi di finale di Eurolega, nessuno si sarebbe mai aspettato che la gara sarebbe valsa la testa della classifica.

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AS VELCO Vicenza - Anna Zimerle, campionessa del basket vicentino ed ex giocatrice del Famila Wuber Schio, si è raccontata in un'intervista per celebrare l'anno di gioco dopo lo stop forzato di due anni e mezzo che, causa sindrome da affaticamento cronico, l'ha tenuta lontano dai campi da gioco. Il messaggio che la sua squadra attuale AS VELCO Vicenza e Anna vogliono dare è "Non smettete mai di aver voglia di vivere e di lottare", un messaggio di speranza rivolto a tutte le persone che come Anna, si sono trovate o si trovano in precarie condizioni di salute.

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