Rassegna stampa

Categorie: Politica, giornalismo

Il caso Raggi e i "nostri casi": Peter Gomez e noi di VicenzaPiù faremmo un altro mestiere se avessimo voluto vivere tra gli applausi

Sabato 10 Settembre 2016 alle 13:56
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Cari lettori, io e i miei collaboratori, che cerchiamo di raccontare, da sempre, le cose "come stanno" a prescindere da "a chi facciano comodo", ci riconosciamo in questo articolo di Peter Gomez, direttore de IlFattoQuotidiano.it, bollato con etichette varie a seconda delle sue posizioni, che sono uniche, contro il malaffare e le incoerenze, che, invece, quelle sì, sono varie e purtropo generalizzate. Leggete se volete. Lui e noi. Perchè un vero giornalista non accetta mai la logica del "chi non è con me è contro di me" di chi lo vuole asservito. Giovanni Coviello

"Il vero giornalista? Quello che scrive solo ciò che piace"

di Peter Gomez

Quando lavoravo a Il Giornale di Montanelli capitava spesso che mi dessero del fascista. Tra i miei primi servizi vi fu un viaggio in incognito su un autobus di leoncavallini diretto a Montalto di Castro dove si sarebbe dovuta costruire una centrale atomica. Rientrato in redazione scrissi un pezzo di cronaca che nei fatti era per loro lusinghiero: stando a quello che avevo visto, i miei compagni di viaggio erano dei giovani idealisti, molti dei quali minorenni, animati da sentimenti di sincero ambientalismo.

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Categorie: Politica, Economia&Aziende

I «sassi» di Matera e quelli veneti: cambiati gli attori, dai politici di ieri ai «produttori» di oggi, il prodotto non cambia

Sabato 10 Settembre 2016 alle 11:58
ArticleImage I «sassi» di matera (e i nostri)
di Gigi Copiello, da Il Corriere del Veneto

Vacanze a Matera. Toccherà a lei essere la «Capitale europea della cultura 2019». Mica a noi (già clamorosamente bocciati con la candidatura Venezia a vantaggio dei lucani). E Matera farà dei «sassi» - cioè il corpo architettonico e urbanistico di quel bellissimo centro storico - il palcoscenico di tutte quelle iniziative. «Sassi» che stanno tornando intriganti e splendenti, quasi per dimenticare di essere stati dolenti. Ma Matera mostra anche altri sassi: quelli che scendono dalla città, travi e piloni in cemento, fino ad una galleria e poi di nuovo travi e piloni in cemento. Ossia: 25 chilometri di tracciato ferroviario, di cui 11 in galleria e 14 in cavalcavia, per arrivare a una stazione nuova di zecca. Da cui non partirà mai alcun treno: il buco della galleria è pieno di gas, il viadotto in ferro (giusto davanti alla «cripta del peccato originale»: dipinti che tolgono il fiato) il viadotto di ferro si è «seduto» quando è stato appoggiato, mancano poi armamento ed elettrificazione.

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Categorie: Banche, Economia&Aziende

Certi salvataggi di banche sono un affare: anche nel caso di BPVi e Veneto Banca?

Giovedi 8 Settembre 2016 alle 17:03
ArticleImage In attesa di sapere se sarà lo stesso per chi sta "salvando" (?) Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, per ora Atlante e chi l'ha finanziato, poi si vedrà, leggiamo "Quando i salvataggi bancari sono un affare" di Ettore Livini, da La Repubblica
I salvataggi bancari non sono uguali per tutti. Un po' perché molti paesi (anche europei) sono riusciti a mandarli in porto prima dell'era-bail in, evitandosi i mal di testa dell'Italia. Un po' perché qualcuno - Gran Bretagna e Usa in primis è riuscito a trasformare un problema in un'opportunità. Spendendo una valanga di soldi dei contribuenti per mettere in sicurezza il credito, ma chiudendo l'operazione guadagnandoci addirittura del denaro. Il caso del Tarp - il salvagente di Washington ai propri istituti e all'auto - è di gran lunga quello di maggior successo. Il Tesoro a stelle e strisce ha speso 426 miliardi di dollari per puntellare i conti dei colossi di Wall Street e di Detroit, ritrovandosi dopo la crisi dei subprime azionista di controllo non solo di Freddie Mac e Freddie Mae, le due grandi aziende di mutui, ma pure delle quattro maggiori banche americane.

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Categorie: Economia&Aziende

Fusione BPVi e Veneto Banca, Anselmi: prima il favore del territorio. E sui fondi statunitensi per BPVi, Questio dichiara "no comment"

Mercoledi 7 Settembre 2016 alle 09:34
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Categorie: Economia&Aziende

Fusione Bpvi Veneto Banca, Massimo Masi: una fusione produrrebbe macelleria sociale tra i dipendenti

Mercoledi 7 Settembre 2016 alle 09:32
ArticleImage L'autunno caldo è alle porte per le due ex banche popolari del Veneto. Di qua si apre un fronte sindacale assai belligerante sul versante degli esuberi del personale (Massimo Masi della Uilca, solo per citarne uno: «Una fusione tra Vicenza e Montebelluna produrrebbe macelleria sociale tra i dipendenti»), di là avanzano, dalla piazza finanziaria milanese, indiscrezioni giornalistiche che vorrebbero quattro fondi di investimento americani in manovra di abbordaggio per entrare a pieno titolo nella partita. E dunque: dell'interesse di Atlas, Centerbridge, Warburg Pincus (private equity) e Baupost (hedge) per i due istituti veneti si era già detto e scritto. Ora, però, secondo quanto riportava ieri il quotidiano Milano Finanza in prima pagina, i quattro fondi Usa avrebbero presentato a inizio settembre un'offerta formale direttamente ad Alessandro Penati, dominus di Quaestio Sgr e pertanto, attraverso il Fondo Atlante, azionista di larghissima maggioranza delle due ex Popolari.

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Categorie: Banche, Economia&Aziende

MF, la "soluzione": per BPVi e Veneto Banca "fuse" un miliardo dai fondi Usa Atlas, Baupost, Centerbrige e Warburg Pincus

Martedi 6 Settembre 2016 alle 21:57
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di Andrea Montanari, da Milano Finanza

Le nuove Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza fanno gola. La conferma arriva dall'offerta formale e ufficiale che i quattro fondi internazionali Atlas, Baupost, Centerbrige e Warburg Pincus, secondo quanto appreso da fonti autorevoli vicine al dossier da MF-Milano Finanza, hanno consegnato lo scorso 1 settembre nelle mani di Alessandro Penati, presidente di Qaestio, la sgr che gestisce il fondo Atlante azionista quasi unico dei due istituti di credito del Nord-Est. I soggetti interessati, che si presentano uniti in cordata e indendono procedere alla fusione delle due banche, hanno dato la loro disponibilità a immettere nel nascente polo bancario Veneto-PopVi, subito un miliardo di euro cash per supportare il piano di rilancio e ristrutturazione attuato dai nuovi vertici degli istituti e avviare la fase-due del progetto industriale che, come già confermato dallo stesso Penati e pure dai rappresentanti delle due banche, dovrebbe passare giocoforza dall'aggregazione da definire nei prossimi mesi.

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Categorie: Economia&Aziende

Rifiuti, la multiutility veronese Agsm guarda verso Aim Vicenza

Lunedi 5 Settembre 2016 alle 11:31
ArticleImage Un po’ defilata, ma per niente secondaria, la trattativa per l’aggregazione tra Agsm e la trentina Dolomiti Energia è una delle partite strategiche che il Comune di Verona si giocherà in autunno. L’obiettivo è sempre quello: creare un grande polo di utility locali con due realtà contigue per territorio, affini per dimensioni e radicamento nelle comunità. Un soggetto da due miliardi di ricavi, o giù di lì, specializzato nell’energia. Il resto, in particolar modo la gestione dei rifiuti, potrebbe prendere altre strade: in via riservata Agsm sta sondando in questi mesi con Vicenza e Mantova la possibilità di una alleanza nel ramo ambiente.

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Categorie: Lavoro

Consulenza del tribunale: rischio amianto del tutto ignorato nelle basi venete dell'Aeronautica militare

Lunedi 5 Settembre 2016 alle 10:55
ArticleImage L’aeronautica militare nelle basi del Nord Italia e del Veneto? «Un mondo a lungo separato» dove «il rischio amianto era del tutto ignorato». E mentre l’Italia si allarmava e correva ai ripari istituendo l’albo delle imprese di bonifica, l’aeronautica se ne stava tranquilla, continuando come se niente fosse. Ai lavoratori esposti all’amianto negli hangar, sugli aerei, sugli elicotteri e nelle officine «non veniva fornita nemmeno una mascherina antipolvere». Si chiudono con queste parole le quasi mille pagine di consulenza disposta dai sostituti procuratore di Padova Sergio Dini e Francesco Tonon ai medici legali Arthur Alexanian, Fulvio D’Orsi e Bruno Murer, incaricati di trovare l’anello di congiunzione tra le malattie incurabili di 25 ex dipendenti dell’aeronautica (23 morti).

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Categorie: Politica, Banche, Economia&Aziende

I miliardi finti di Renzi non risolveranno l'inghippo bancario senza una vera ripresa economica

Domenica 4 Settembre 2016 alle 10:52
ArticleImage Bentornati alla realtà. I miliardi finti di Renzi non risolveranno l'inghippo bancario. È qui che si gioca la partita: all'inizio del 2017 tutti i nodi verranno al pettine
di Marco Palombi, da Il Fatto Quotidiano
Bentornati nella realtà. Dopo Ferragosto - archiviati i miliardi virtuali di sgravi fiscali che Matteo Renzi evoca e Pier Carlo Padoan dovrà far saltare fuori in autunno (imamginina da Dagospia, ndr) - i titoli bancari italiani tornano a ballare in Borsa. Gli analisti sono concordi: sono vendite di investitori esteri e se non ci fosse il Quantitative easing della Bce gli effetti si vedrebbero anche sui titoli di Stato come nell'estate dello spread. Come mai questi signori non si fidano dell'Italia e delle sue banche? Non sanno che Atlante 2 - dopo che il numero 1 s'è accollato le pericolanti Popolari venete (Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, ndr) - sta per salvare Monte dei Paschi di Siena dando l'abbrivio a una grande operazione di mercato sulle sofferenze bancarie (i crediti inesigibili)? In realtà, i grandi fondi di investimento sanno tutte queste cose, solo che non ci credono affatto. Le sanno anche le grandi banche italiane, solo che non possono dire di no a un piano sponsorizzato dal governo.

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Categorie: Politica, Immigrazione, Economia&Aziende

Libero: come si guadagna col business degli immigrati. A Vicenza il modello è l'Hotel Adele con residenze annesse

Domenica 4 Settembre 2016 alle 10:37
ArticleImage "Come funziona il business. «Con l'accoglienza ci guadagno»": sotto questo titolo l'articolo a firma di Giuseppe Spatola su Libero, che di certo non è un quotidiano di "accoglienti", ci racconta il business che c'è dietro gli immigranti, un modello che a Vicenza conosciamo soprattutto col nome dell'Hotel Adele e della sue residenze annesse e che anche noi abbiamo illustrato nel male e nel bene. Non è un modello illegittimo, se non devia verso sfruttamenti illeciti e servizi non resi a fronte dei 35 euro giornalieri che ogni struttura (non solo "accogliente" ma anche "imprenditoriale") riceve per ogni immigrato, ma sarebbe ora che chi parla e strepita contro i profughi e i richiedenti asilo esaminasse, come ha fatto Libero anche il giro di affari che generano, dopo quello immondo di chi li mette in mare su barche omicide, e che forse "incoraggia" i ritardi che ci sono nel definire le pratiche burocratiche che decretano se un profugo e richiedente asilo ha diritto alle tutele internazionali oppure no. Leggete (sia le considerazioni di Spatola  e poi la'rticolo in prima pagina di Mario Giordano) e ragioniamoci perchè la verità è sempre complessa da capire ma gli affari sono... semplici. Da individuare.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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