Categorie: Politica
Lunedi 19 Settembre 2016 alle 10:04
Vent'anni dopo la marcia lungo il fiume "sacro", trent'anni dopo il primo "raduno" a
Pontida, la
Lega di
Salvini cerca di presidiare ancora il
Po. Anche se oggi si tratta di un riferimento simbolico. Non è più il muro del Nord. Semmai, una barriera contro il Mondo. E anzitutto contro l'
Europa. Salvini, d'altronde, si rivolge all'
Italia e agli italiani. La sua, è la Lega dei tempi feroci, che evoca i muri. Per difendersi dalla burocrazia europea, dalla finanza globale. Dall'invasione dei migranti, che risalgono dall'Africa. E, spesso, finiscono il loro viaggio in fondo al mare. La Lega di Salvini è la Ligue Nationale, evocata da Salvini a Pontida, richiamandosi a
Marine Le Pen. (Oltre che a
Putin. Anch'egli baluardo anti-europeo.)
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Categorie: Economia&Aziende
Lunedi 19 Settembre 2016 alle 09:38
Enrico Cuccia, al momento di prendere la guida di
Mediobanca, ricevette da
Raffaele Mattioli in dono un tagliacarte con un biglietto: «Durezza e taglio uralici per i prossimi quarant'anni». Una raffigurazione del mestiere di banchiere rispettata nell'istituto costituito nel 1946 per accompagnare l'Italia nella ricostruzione. Ma che nel nostro Paese non è stata di frequente la via maestra. Come dimostrano l'esplosione delle sofferenze e la diffusione di numerosi «casi particolari» che hanno rivelato intrecci fra localismo e interessi privati. Ebbene, il mix costituito da un lato da dossier specifici e dall'altro da crisi economica, tassi-zero e tramonto di modelli di business che regolatori, tassi e tecnologia obbligano a ripensare, ha favorito numerosi cambi di vertice nelle banche.
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Categorie: Associazioni, Fatti, editoria
Domenica 18 Settembre 2016 alle 10:36
Da Milano arriva un monito a
Confindustria Vicenza. Fino ad oggi e negli ultimi anni i bilanci mostrano utili o pareggi risicati per
Athesis, l'editore anche de
Il Giornale di Vicenza che grazie a una catena infinita di scatole... venete
da noi rivelata fa capo alle due associazioni industriali di Vicenza e Verona, e perdite continue per
Publiadige, strane per una concessionaria esclusiva di pubblicità che, evidentemente, dà ai giornali rappresentati più soldi di quanti ne raccolga al netto delle spese. E che qualcosa non vada nei conti lo conferma, poi, il fatto che, nonostante queste sistemazioni di poste di bilancio, Il Giornale di Vicenza ha avuto accesso alle normative per lo stato di crisi, che gli hanno consentito di "tagliare" la redazione, una misura a cui il 5 settembre si è aggiunta la cacciata repentina di
Ario Gervasutti a cui
non sarebbero estranei motivi economici...
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Sabato 17 Settembre 2016 alle 15:36
In questi giorni, a
Venezia, si sta misurando il labile confine tra uno Stato pieno di problemi, ma in grado ancora di risorgere, e l’italica versione di una
Repubblica delle Banane. Da quattro mesi sono in corso le sperimentazioni sulle barriere del
Mose, la grande opera condita da tangenti multimilionarie che dovrebbe salvare la città dall’acqua alta. Finora tutto, o quasi, è andato storto. A fine maggio ha fatto cilecca un collaudo alla bocca di porto di Lido NordÂTreporti. I detriti, il fango e le cozze hanno bloccato due paratoie. La scena si è poi ripetuta a settembre nella prova svolta a Punta Sabbioni. La diga mobile che deve fermare le alte maree si è alzata, ma non è poi tornata sul fondo. È ovviamente auspicabile che il problema venga risolto per giugno del 2018 quando tutte le 57 barriere saranno al loro posto.
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Categorie: Banche, Economia&Aziende
Venerdi 16 Settembre 2016 alle 21:47
BPVi e Veneto Banca alle prese con conti traballanti e svalutazioni per i Npl. Mps è l'operazione con cui guadagnare. Per non irritare gli investitori. Il risiko.di Giovanna Faggionato, da Lettera 43 del 15 settembre 2016
A Vicenza non tornano i conti e quindi devono tornare a Siena. Se da una parte si perde, dall'altra si deve vincere, per non far pagare i big bancari e assicurativi e le società a partecipazione pubblica che hanno investito nel Fondo Atlante. L'entrata in campo del fondo controllato da Quaestio Sgr come salvatore e socio di controllo delle due ex popolari venete e il suo impegno per acquistare e guadagnare dalle sofferenze in eccesso delle banche italiane trasformano il sistema del credito in un circuito a vasi comunicanti. I riflettori sono puntati ora su Siena, ma i destini della banca più antica del mondo sono legati a quelli degli altri istituti sotto la regia di Alessandro Penati.
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Categorie: Banche, Economia&Aziende
Venerdi 16 Settembre 2016 alle 08:58
La Bce ora detta regole più stringenti per trattare i crediti deteriorati (NPL) alle banche sotto la sua vigilanza, Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca incluse, con possibili effetti sia sugli Istituti bancari che sulla concessione e gestione futura dei crediti. Vi proponiamo un articolo al riguardo: "E la Bce ora detta le regole per trattare i crediti deteriorati" di Ferdinando Giugliano, da la Repubblica
La rivoluzione culturale per il mondo del credito italiano è contenuta in un freddo manuale di un centinaio di pagine diffuso in settimana dalla Banca Centrale Europea. Le "bozze di linee guida sui crediti deteriorati", pubblicate lunedì scorso, potrebbero infatti trasformare in maniera radicale la relazione tra banche e creditori morosi, oltre a richiedere ai nostri istituti corposi investimenti in nuova tecnologia in un momento di scarsa redditività .
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Categorie: Politica
Giovedi 15 Settembre 2016 alle 09:24
Vitalizio, assegno di fine mandato, quote societarie ed immobili. «Fino alla concorrenza di 5.808.477,61 euro», come ha stabilito la
Corte dei Conti, che ha messo nel mirino l’ex governatore
Giancarlo Galan per l’enorme danno d’immagine e per il danno da disservizio legati al suo coinvolgimento nel malaffare del
Mose, del
Consorzio Venezia Nuova e del gruppo Mantovani. Ma dalla lettera dei provvedimenti giudiziari bisogna passare alla pratica e così la Guardia di Finanza ha passato al setaccio tutti i beni di Galan per aggredirli in vista del processo di merito, che si terrà il prossimo 18 gennaio: solo allora, con la sentenza dei giudici (comunque appellabile a Roma), si potrà sapere a quale somma sarà condannato il presidente del Veneto per 15 anni, ora accusato di aver danneggiato le casse dell’erario.
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Categorie: Economia&Aziende
Mercoledi 14 Settembre 2016 alle 09:32
Popolare di Vicenza muove sulle conciliazioni e prepara per fine ottobre il piano di cessione delle sofferenze. Mentre l'istituto analizza le carte per eventuali ricorsi sull'ennesima tegola dal passato, la maxi-multa da 4,5 milioni dell'Antitrust per i mutui casa scontati per i soci spinti tra 2013 e 2014 in cambio dell'acquisto azioni, il cantiere è aperto a oltranza in questi giorni sui crediti in sofferenza.
L'obiettivo è definire entro fine ottobre il piano che stabilisca come vendere gli 1,8 miliardi netti in bilancio. Il socio unico
Atlante lo ha consegnato tra gli obiettivi prioritari al nuovo cda e la
Bce ha chiesto a tutte le banche piani di dismissione.
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Categorie: Banche, Economia&Aziende
Martedi 13 Settembre 2016 alle 23:43
Dalle carte dell'ispezione della vigilanza europea tutte le cifre sugli aumenti di capitale 2013 e 2014 della Banca Popolare di Vicenza a guida Gianni Zonin e i finanziamenti concessi. Anche 4,8 milioni di storni di interessi non richiesti dalla clientela di Eleonora Vallin, daI Messaggero Veneto
Ci sono stati azionisti più "fortunati" di altri nel passato della BPVi, visto che la banca aveva deciso nel 2014 di "premiarli" con un abbondante storno di interessi. Una dote generosa che, al tempo, non ha minato il reddito della banca, ma ora fa emergere un nuovo rischio legale. In alcuni casi, infatti, sono stati versati denari a controparti prive di linee di credito. In tutti i casi: senza che il socio/cliente lo chiedesse. La notizia non è una novità , così come le già citate «lettere di impegno», ma ora dalle carte ispettive europee, da cui è partita la richiesta di sanzioni già avviata da Bankitalia nella sua istruttoria, emergono cifre certe che vanno a definire i profili di responsabilità in capo all'ex Cda della Banca e suo top management.
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Categorie: Banche, Economia&Aziende
Domenica 11 Settembre 2016 alle 11:26
Di Federico Nicoletti, da Il Corriere del VenetoAprire le
conciliazioni sulle azioni con i piccoli soci a fine settembre. Resta questo l'obiettivo immediato della
Veneto Banca targata
Atlante, a valle dei conti semestrali. Dopo Vicenza, dove il bilancio intermedio 2016 è stato chiuso con 795 milioni di perdite e 593 di rettifiche, tocca ora a Montebelluna svelare i numeri, venerdì prossimo. Anche qui non sono attese svolte rispetto a quanto visto nel primo trimestre, in perdita per 34 milioni. Anche perché si faranno sentire le ulteriore rettifiche sui crediti annunciate dall'amministratore delegato
Cristiano Carrus nell'assemblea azionisti dell'8 agosto per aumentare le coperture e accelerare la vendita degli 1,3 miliardi di euro di sofferenze nette, come chiesto da Atlante.
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