Categorie: Infrastrutture
Martedi 15 Novembre 2016 alle 11:23
Per la seconda volta in 11 mesi, i giudici della
Corte dei conti prendono di mira la superstrada (a pedaggio) che dovrebbe liberare un pezzo di Veneto dall'incubo del traffico facilitando la circolazione merci verso l'Est europeo. E stavolta la Corte dei conti si spinge a definire "a rischio fattibilità " questo progetto viario. Entra dunque in un tunnel la
Pedemontana Veneta, la lingua d'asfalto di 94.5 chilometri che punta a collegare il
Vicentino e il
Trevigiano incrociando tre autostrade (la A4, A27 e A31).
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Martedi 15 Novembre 2016 alle 10:33
(qui la rettifica di Greenpeace) Le giacche da montagna fanno male alla salute: sono prodotte con sostanze impermeabilizzanti, i Pfc (composti poli- e per-fluorati), che possono favorire i tumori al rene e ai testicoli. In Italia è a rischio un'area di circa 150 chilometri quadrati fra le province di Vicenza, Padova e Verona, dove viene prodotto abbigliamento da montagna: le persone potenzialmente esposte alla contaminazione sono 350-400 mila. QUATTRO AREE A RISCHIO. A sostenerlo l'Ong ambientalista Greenpeace Italia, che ha pubblicato un rapporto che identifica quattro aree del mondo nelle quali, scrive, «la produzione di composti chimici pericolosi come i Pfc ha generato un inquinamento diffuso nell'ambiente, inclusa la contaminazione delle falde di acqua potabile: Veneto, Ohio-West Virginia (Usa), Olanda, Cina».
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Categorie: Ambiente
Martedi 15 Novembre 2016 alle 09:50
In Italia, tra le province di
Vicenza,
Padova e
Verona sono 350-400mila le persone potenzialmente a rischio per l’inquinamento diffuso nell’ambiente e la conseguente contaminazione delle falde di acqua potabile dovuti alla produzione di composti chimici pericolosi, come i
Pfc (composti poli e perfluorurati).
Greenpeace ha pubblicato il rapporto ‘Come i Pfc entrano nel nostro corpo’ che identifica quattro aree del mondo, esaminandone il livello di inquinamento. Il dossier esamina i casi di Italia, Ohio-West Virginia (Usa), Olanda, Cina.
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Categorie: Banche
Martedi 15 Novembre 2016 alle 09:25
Nel braccio di ferro tra le ex Popolari e i risparmiatori beffati sulle azioni azzerate, la Regione spiana la strada ai tavoli di conciliazione. Mentre
Veneto Banca, domani, vivrà l’assemblea degli azionisti per approvare l’azione di responsabilità contro gli ex vertici, ieri all’unanimità il consiglio regionale ha approvato il disegno di legge proposto dalla giunta, ma parzialmente riscritto grazie a un accordo trasversale fra maggioranza e opposizione, che modifica l’impegno a favore dei cittadini danneggiati dalle banche inizialmente previsto nella legge di Stabilità .
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Categorie: Banche, Economia&Aziende
Lunedi 14 Novembre 2016 alle 22:12
Aggiungiamo qualche conto all'articolo di Stefano Righi su Corriere Economia che vi abbiamo proposto stamattina alle 9.26 perchè disegna il dramma delle due ex Popolari Venete. Ci permettiamo di aggiungere solo che se il sistema bancario ha di fatto già perso 1.2 - 1.3 miliardi di euro con le quattro banche "risolte" (fallite, ndr) in centro Italia (1.8 miliardi erano quelli "immessi" per evitare il crac, 500 - 600 milioni quelli che Ubi è disposta a tirare fuori per comprarne tre delle quattro, sia pur già ripulite, almeno sulla carta) altri 2.5 miliardi del Fondo Atlante, che arrivano sempre da quel sistema con in testa, oltre alle non solidissime Intesa e Unicredit, anche Cassa Depositi e Prestiti (alias Poste Italiane e risparmi dei libretti postali, warning!) sono già evaporati in Banca Popolare di Vicenza e in Veneto Banca.
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Categorie: Banche, Economia&Aziende
Sabato 12 Novembre 2016 alle 18:07
di Nicola Brillo, da Il Mattino di PadovaÂ
Un rapporto «preoccupante» tra crediti deteriorati e crediti netti pari al 22,82%, sofferenze nell'ordine dell'8,31% e 60 sportelli di troppo in Veneto: uno su cinque è a rischio chiusura. Sono questi i numeri del "matrimonio" tra Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca. Dopo avere esaminato i bilanci dei due istituti nei primi sei mesi dell'anno, l'ufficio studi Orietta Guerra del sindacato Uilca ha reso nota la "dote" della banca post-fusione. Tra gli indicatori presi in considerazione dallo studio c'è la distribuzione delle filiali dei due istituti in Veneto: sono 58 i comuni dove entrambe la banche sono presenti e gli sportelli in queste piazze sono 123.
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Categorie: Banche
Venerdi 11 Novembre 2016 alle 09:35
«Credo nella fusione. Non è il momento di gettare la spugna».
Pier Paolo Baretta, sottosegretario all’Economia, rilancia sulla fusione
Bpvi-
Veneto Banca. Raccoglie l’invito del segretario nazionale del sindacato autonomo bancari
Fabi,
Lando Sileoni, di andare a cercare con
Luca Zaia i capitali per la banca regionale post-fusione tra le due ex popolari e invita il governatore a rientrare in partita: «Giusto che la politica si dia da fare. Ma bisogna partire dal piano industriale. Per gestire i problemi su personale e servizi informatici e vedere chi prenderà la banca quando
Atlante si ritirerà ».
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Categorie: Banche
Venerdi 11 Novembre 2016 alle 09:30
Banca Popolare di Marostica e bilanci che sarebbero stati «ritoccati» per tre anni, con l’iscrizione di valori sovrastimati, complice l’acquisizione di
Banca di Treviso. Andranno a
processo a gennaio gli ex vertici e l’istituto di credito stesso, nel frattempo acquisito dall’altoatesina
Volksbank, per rispondere dell’accusa di false comunicazioni sociali relative ai bilanci 2011 e 2012 (già prescritte quelle 2010, quelle dell’anno successivo sono a rischio). Lo ha deciso ieri il giudice
Roberto Venditti per i dodici indagati (undici persone fisiche più la banca).
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Categorie: Banche, Economia&Aziende
Giovedi 10 Novembre 2016 alle 10:49
In attesa di comprendere quanto senso economico possa avere la fusione con Veneto Banca, la
Banca Popolare di Vicenza cerca di fare cassa mettendo in vendita i gioielli immobiliari di famiglia. Dopo aver accumulato
perdite superiori ai 3 miliardi di euro negli ultimi 3 esercizi - 795 milioni nella sola semestrale al 30 giugno 2016 - la banca presieduta da
Gianni Mion e guidata da
Francesco Iorio ha deciso di fare cassa, vendendo quello che può. È il caso di alcune proprietà immobiliari di particolare pregio. La prima è a Roma, in via del Tritone angolo via del Traforo, ed ospita un'agenzia dell'istituto veneto che però ha sede di rappresentanza in piazza Venezia, davanti all'Altare della Patria, in un immobile di proprietà di Generali Assicurazioni, di cui - si dice - non verrà rinnovato il contratto quando arriverà a scadenza.
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Categorie: Banche
Giovedi 10 Novembre 2016 alle 09:45
Eravamo rimasti al suo appello: «Dobbiamo fare una banca veneta, se il progetto è serio gli imprenditori ci stanno». Ma in queste tre settimane
Luca Zaia ha visto succedere di tutto, compreso il passo indietro di Beniamino Anselmi dal vertice di Veneto Banca, meno che un passo avanti da parte di aspiranti partner imprenditoriali. Così ora che il
sindacato Fabi lo chiama in causa, come sostenitore della proposta di fusione tra Montebelluna e Vicenza, il governatore non ci sta. Zaia, perché?
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