Rassegna stampa

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Acquisto di Etruria da parte di BPVi, Visco, governatore della Banca d'Italia, lo consigliò e ora è sempre meno difendibile

Mercoledi 27 Aprile 2016 alle 09:34
ArticleImage l precipizio della Banca popolare di Vicenza (Bpvi) –le cui azioni sono passate in un anno dal valore presunto di 62,5 euro a quello certo di 10 centesimi, con la cancellazione di oltre 6 miliardi di euro che i 119 mila soci credevano di avere in tasca – sta mettendo nei guai Ignazio Visco. Gli errori della vigilanza di Bankitalia diventano sempre meno difendibili di fronte alla cruda realtà dei fatti. Il 19 aprile scorso, al Senato, il governatore ha dato la dimostrazione scientifica di un caos sempre meno governabile. A proposito di Banca Etruria, ha accusato il cda della banca di Arezzo che, nel 2014, “rifiutò di considerare l’unica offerta di integrazione ufficiale, avanzata autonomamente dalla Popolare di Vicenza”.

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BPVi ancora a caccia di riluttanti soci mentre si preparano ad essere le nuove "banche del nordest" Unicredit, Intesa e Banco Popolare con BPM. Tutte almeno con radici in Veneto

Martedi 26 Aprile 2016 alle 21:20
ArticleImage Vi proponiamo alcuni estratti di due articoli su VeneziePost del collega Matteo Buffolo, il primo dal titolo "Bpvi a rischio lo sbarco in Borsa. Chi cresce con la crisi delle popolari", il secondo "Il Nordest senza le sue banche", temi che volevamo sviluppare noi stessi ma che abbiamo trovato già ben sviscerati da Buffolo, per cui gli facciamo umilmente da eco, vista la competenza che dimostra a differenza dei "nuovi educatori" finanziari, molto virtuali, più dei loro media, che pur di scrivere qualcosa propinano ai loro poveri lettori delle false verità. Come quella, ultima ma non l'ultima, del prospetto informativo della Banca Popolare di Vicenza che, secondo loro, sarebbe stato reso pubblico dalla Consob.

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Veneto Banca sigla l'accordo per i 730 esuberi e pensa a ricollocamenti, prepensionamenti e pensionamenti

Martedi 26 Aprile 2016 alle 09:52
ArticleImage L’accordo raggiunto da Veneto Banca e dai sindacati sui 730 esuberi - dichiarati dall’istituto nei mesi scorsi - è un tassello tra i più importanti del piano di taglio dei costi che sta portando avanti l’ad dell’istituto, Cristiano Carrus. «Abbiamo raggiunto questo accordo tutti assieme - spiega il manager -. Il decisivo supporto delle organizzazioni sindacali è una pietra miliare e non certo da oggi. È un altro grande passo per continuare a dare concretezza al piano industriale che a sua volta sarà fondamentale per l’approdo al mercato e alla contemporanea ricapitalizzazione». L’intesa consente alla banca di potersi presentare all’assemblea societaria del 5 maggio con il capitolo delle tensioni occupazionali già archiviato.

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Azione di responsabilità BPVi, contro Iorio si pronunciano Ambrosetti e Domenichelli: non ci sono abbastanza elementi

Martedi 26 Aprile 2016 alle 09:32
ArticleImage L’azione di responsabilità in Popolare di Vicenza? «Parlare oggi di elementi per decidere sarebbe del tutto intempestivo». Sul fronte dell’aumento di capitale arriva da Unicredit la conferma di quanto anticipato dal Fondo Atlante, ovvero l’impegno a sottoscrivere tutti gli 1,5 miliardi di euro anche nell’ipotesi del mancato ingresso in Borsa, tradottosi nella firma di un accordo tra le due parti. In più l’amministratore delegato di Bpvi, Francesco Iorio, vola a Londra per una due giorni con l’obiettivo di convincere investitori ad acquistare le azioni dell’aumento di capitale, che chiuderà dopodomani alle 13.

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Banca Popolare di Vicenza, Righi sul Corriere: "un futuro da public company, iniziano i giorni più caldi"

Lunedi 25 Aprile 2016 alle 11:03
ArticleImage Anche se il Fondo Atlante si è prodigato nel sottolineare che sottoscriverà l’intero inoptato dell’aumento di capitale da 1,5 miliardi della Popolare di Vicenza, da qui a giovedì sono i giorni più caldi nella storia dei 150 anni della banca veneta. Infatti, una cosa è vedere il 99,34 per cento del proprio capitale nelle mani di un fondo – per di più partecipato da molte concorrenti intervenute, come in un consorzio, con il fine principale di evitare disastri sistemici – altra è rivolgersi a una platea di azionisti che, per quanto ridotta, rappresenti una pluralità almeno rilevabile ai fini Consob.

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Imprese in difficoltà causa azioni "azzerate" BPVi e Veneto Banca. Confartigianato, Confidi e Regione Veneto insieme per una soluzione

Domenica 24 Aprile 2016 alle 09:34
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Popolare di Vicenza, torna l’allarme sul credito dopo il prezzo delle azioni. Il crollo dal picco dei 62,5 euro al(più che probabile) prezzo di 10 centesimi dell’aumento di capitale, con quanto è andato bruciato nei patrimoni di privati e imprese, è uno di quei casi in cui ci si trova di fronte a un disastro enorme, di cui si fatica subito a prender le misure. Dando per fatto l’aumento di capitale, l’approdo in Borsa e il rilancio dopo il 3 maggio così come l’ha spiegato l’altro giorno a Milano l’amministratore delegato Francesco Iorio, restano però intanto sul terreno le macerie prodotte dallo tsunami. A partire dalla rilancio dall’allarme sul credito per le imprese, partito a dicembre con l’assemblea di Veneto Banca, quando il prezzo delle azioni di Montebelluna, col recesso, era sceso da 30,5 a 7,3 euro. 

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Iorio dice, Zonin fa... E lascia la Fondazione Roi. "Giusto il tempo di sbrigare le ultime pratiche" dice il suo legale Ambrosetti

Domenica 24 Aprile 2016 alle 09:15
ArticleImage Gianni Zonin si appresta a lasciare la sua ultima presidenza, quella della Fondazione Roi, dopo aver lasciato i vertici di Banca popolare di Vicenza, a novembre, e dell’azienda vinicola di famiglia un mese fa. Questione di giorni. Al massimo di settimane. Giusto il tempo di sbrigare le ultime pratiche dopo l’approvazione del bilancio consuntivo 2015, assicura Enrico Ambrosetti, avvocato di Zonin e della stessa fondazione culturale, che detiene lo 0,51% della banca vicentina, di cui è, in una spa con un capitale ancora molto polverizzato, il settimo maggior azionista.

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Sfida per il nuovo cda di Veneto Banca: in corsa la consulente del governo Renzi. E Carrus potrebbe perdere il posto

Sabato 23 Aprile 2016 alle 10:18
ArticleImage Carlotta De Franceschi è un economista stimata, laureata alla Bocconi, attiva per anni in alcune prestigiose merchant bank (Goldman Sachs, Morgan Stanley e Credit Suisse) prima di approdare a palazzo Chigi. Come consulente del governo Renzi si è occupata della riforma delle banche popolari, nel febbraio del 2015. A fine agosto scorso il suo contratto è scaduto e non è stato rinnovato a causa di rapporti non oliatissimi con il sempre più litigioso “giglio magico”. I suoi rapporti con il premier sono rimasti ottimi, ed è indicata tra i compagni di avventura del viaggio di Renzi di questi giorni in Messico e Stati Uniti. Grazie alle, queste sì, oliatissime porte girevoli che tanto piacciono alla politica italiana, De Franceschi sarà con tutta probabilità eletta nel consiglio d’amministrazione di Veneto Banca all'assemblea del prossimo 5 maggio. 

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Iorio, ottimista per il futuro di BPVi, vuole distanziare il suo operato da gestione Zonin e dice: "dovrebbe dimettersi da presidenza della Fondazione Roi"

Sabato 23 Aprile 2016 alle 09:26
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«Gianni Zonin? Dovrebbe dimettersi dalla presidenza della Fondazione Roi». Francesco Iorio non esita nel rispondere alla domanda sul grande e discusso azionista della Popolare di Vicenza, che è ancora guidata dall’ex numero uno della banca. Il tentativo dell’amministratore delegato del gruppo veneto, che ieri ha presentato il progetto di quotazione, attesa per il 3 maggio, è chiaro: vuole smarcare l’operato del suo management team dalla precedente gestione, operazione che fin qui non è riuscita al presidente Stefano Dolcetta, ieri assente.

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BPVi, parte l'aumento e ci sono richieste di danni per un miliardo di euro

Venerdi 22 Aprile 2016 alle 10:42
ArticleImage Passo avanti della Banca Popolare di Vicenza, che ieri ha iniziato a percorrere l’ultimo miglio che la separa dalla quotazione, prevista il 3 maggio. Il progetto prevede, in un’operazione da 1,5 miliardi, un’offerta riservata per il 75% agli investitori istituzionali e per il 25% al retail e agli attuali soci. La strada per Piazza Affari si annuncia però ancora accidentata e leggendo le quasi mille pagine del prospetto informativo si comprende come mai la Consob abbia spinto più volte sul freno. L’Autorità che fa capo a Giuseppe Vegas ha infatti avviato sei procedimenti sanzionatori nei confronti di componenti ed ex componenti degli organi sociali e di esponenti, ex esponenti, dipendenti ed ex dipendenti della banca.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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