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VicenzaPiù e Lega Nord dopo amministrative. Ellero: la base contro affarucci e parentele

Di Redazione VicenzaPiù Sabato 21 Maggio 2011 alle 23:47 | 0 commenti

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Abbiamo posto agli esponenti delle parti politiche tre domande sulla situazione "critica" della Lega Nord dopo le ultime amministrative. In attesa che arrivino le risposte anche degli esponenti della Lega Nord interpellati (tra cui il segretario provinciale Maria Rita Busetti e l'onorevole Manuela Dal Lago) e dopo Matteo Quero, partito Democratico, Davide Lovat, espulso dal partito, ma rappresentante di una nuova aggregazione “Identità & Tradizione” (vedi Vicenzapiù n. 214 in edicola) l’onorevole Giorgio Conte, Futuro e Libertà per l’Italia (Fli), lasciamo la parola a un ex storico, il senatore Renato Ellero.

Domanda: Nelle amministrative che coinvolgevano nel Vicentino 11 comuni all'attivo solo un sindaco ad Orgiano e per giunta eletto senza il simbolo leghista! Negli altri 10 comuni un flop totale anche là dove la Lega governava. Qual è il motivo di questa apparente debacle per il vertice dei comuni?

Risposta: Non conosco le singole situazioni ma la Lega ha conquistato posizioni con un lavoro umile di base. Negli anni gli eletti, molti dei quali attratti dal risultato, non dagli ideali, non hanno corrisposto alle attese della gente comune.

Domanda: Sono aumentate recentemente, dopo quella di Davide Lovat, le espulsioni dal partito, di cui l’ultima in ordine di tempo è quella di Manuel Sbabo, consigliere di maggioranza a Recoaro. Per giunta, dopo l’esito elettorale, giudicato inferiore alle attese, il candidato sindaco di Caldogno, Gianfranco Rigoni, ha annunciato le dimissioni da consigliere e addirittura la riconsegna della tessera della Lega in aperto contrasto con Maria Rita Busetti, segretaria provinciale del partito, alla cui elezione aveva appena contribuito. E’ una Lega allo sbando con pochi contatti con la base e troppo dominata da un vertice decisionista o sono casi frequenti ma isolati e isolabili?

Risposta: in fatto di espulsioni ben conosco il sistema della Lega, spesso simile a quello adottato da Forza Italia prima e Pdl poi. Si sentono, al vertice, tutti dei piccoli Bossi, e si muovono di conseguenza, creando disagio tra gli iscritti. Non va dimenticato il fatto che la base mal sopporta Berlusconi, i suoi problemi, ed i comportamenti dei suoi vassalli in loco. In più si consideri che non pochi vertici si danno ad affarucci che saranno anche leciti, ma che la base non accetta ritenendoli rendite di posizione.

Domanda: Espulsioni e dimissioni sono, comunque, segno solo di un malessere locale o di un più ampio fenomeno legato al richiamo alle origini del movimento del senatùr e a una volontà di distacco dai comportamenti del premier, che dopo  domenica e lunedì si registra in quasi tutto il resto del Paese tra la base leghista delusa?

Risposta: Lo stesso Bossi è lontano dalla base. E' il leader che vive ancora nel ricordo di quello che fu. L'uomo che affermava che grazie alla Lega la Procura di Milano aveva potuto smascherare il malaffare dov'è finito? E i suoi colonnelli che passano le giornate a difendere Berlusconi, i suoi interessi personali (aziende) e giudiziari non possono sostenere a vita l'urto delle richieste della base. Quando poi la gente si accorgerà che di federalista la riforma fiscale non è neppure una scialba imitazione, inizierà il vero conto alla rovescia. Oggi è soltanto una crepa in un vaso di cristallo. Aggiungiamo che la Lega ha sempre condannato le monarchie ed oggi invece si succede secondo parentela.

Domanda: Quali sono le sue considerazioni finali?

Risposta: Oggi abbiamo assistito ad una piccola crisi del sistema. E' più significativo il successo dei grillini che non la sconfitta di Pdl e Lega. L'unico dato veramente pesante è il tonfo personale di Berlusconi a Milano. Il suo ambiente comincia ad essere stanco di sopportare una situazione di stallo anche economico mentre lui, grazie alle norme che si vota (vedi televisioni e tetti pubblicitari) si arricchisce senza fatica e limite. Per quanto riguarda la Lega, al di là di penose rappresentazioni di personaggi da quattro soldi, vi sono molti che prediligono i tavoli imbanditi nelle ville di chi rappresenta i poteri forti, e molti ritengono un diritto la successione di figli e generi anche se sono senza valore.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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