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VicenzaPiù e Lega Nord dopo amministrative. Berlato: la Lega scelga. Di lotta o di governo?

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Domenica 22 Maggio 2011 alle 14:40 | 0 commenti

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Abbiamo posto a esponenti delle parti politiche tre domande sulla situazione "critica" della Lega Nord dopo le ultime amministrative. Sempre in attesa delle risposte degli esponenti della Lega Nord interpellati (tra cui il segretario provinciale Maria Rita Busetti e l'onorevole Manuela Dal Lago) e dopo Matteo Quero, partito Democratico, Davide Lovat, ex Lega, ora rappresentante di “Identità & Tradizione” (vedi Vicenzapiù n. 214 in edicola), l’onorevole Giorgio Conte, Fli,  l’ ex storico, il senatore Renato Ellero, tocca ora vall’eurodeputato Sergio Berlato, Vice Capo vicario della delegazione PDL nel Partito Popolare Europeo e co-responsabile provinciale del Pdl vicentino.

 

Domanda: Nelle amministrative che coinvolgevano nel Vicentino 11 comuni all'attivo solo un sindaco ad Orgiano e per giunta eletto senza il simbolo leghista! Negli altri 10 comuni un flop totale anche là dove la Lega governava. Qual è il motivo di questa apparente debacle per il vertice dei comuni?

Risposta: Il dato significativo che emerge dall’analisi del voto amministrativo tenutosi il 15 e 16 maggio u.s., che ha interessato 11 comuni della provincia di Vicenza, ci porta a constatare che quando il Popolo della Libertà e la Lega si presentano uniti, la vittoria è molto probabile. Ci auguriamo anche che le voglie separatiste che hanno indotto la Lega a schierarsi con proprie liste ed in contrapposizione al Popolo della libertà in alcuni comuni del vicentino e del Veneto, possano servire da insegnamento vista la loro esperienza decisamente fallimentare. I vertici della Lega, ma anche qualche militante dalle posizioni radicali, devono capire che con il Popolo della Libertà si vince e che la divisione del centro destra non può che portare a favorire gli schieramenti ampiamente minoritari del centro sinistra.

Domanda: Sono aumentate recentemente, dopo quella di Davide Lovat, le espulsioni dal partito, di cui l’ultima in ordine di tempo è quella di Manuel Sbabo, consigliere di maggioranza a Recoaro. Per giunta, dopo l’esito elettorale, giudicato inferiore alle attese, il candidato sindaco di Caldogno, Gianfranco Rigoni, ha annunciato le dimissioni da consigliere e addirittura la riconsegna della tessera della Lega in aperto contrasto con Maria Rita Busetti, segretaria provinciale del partito, alla cui elezione aveva appena contribuito. E’ una Lega allo sbando con pochi contatti con la base e troppo dominata da un vertice decisionista o sono casi frequenti ma isolati e isolabili?

Risposta: Rispettiamo il momento di difficoltà che la Lega sta vivendo al proprio interno, augurandoci che si possano ricomporre le fratture che, con sempre maggiore evidenza, si stanno manifestando tra la classe dirigente di quel partito e parte della loro base. Il Popolo della Libertà non ha alcun interesse ad avere come alleato un partito diviso al cui interno si faccia fatica ad individuare quale possa essere l’interlocutore o gli interlocutori con i quali stabilire accordi e convergenze per amministrare nel miglior modo possibile il Paese e gli enti locali con l’obiettivo prioritario di contribuire a risolvere i problemi dei cittadini.

Domanda: Espulsioni e dimissioni sono, comunque, segno solo di un malessere locale o di un più ampio fenomeno legato al richiamo alle origini del movimento del senatùr e a una volontà di distacco dai comportamenti del premier, che dopo  domenica e lunedì si registra in quasi tutto il resto del Paese tra la base leghista delusa?

Risposta: Il problema principale della Lega è che non può più ricoprire l’ambiguo ruolo di forza di lotta e contemporaneamente forza di governo.La Lega governa il Paese assieme al Popolo della Libertà, così come avviene per la regione e per molte province  e comuni del Veneto.Quando si amministra assieme bisogna condividere sia i successi che le sconfitte.Anche la Lega si sta accorgendo che fenomeni epocali come quello dell’immigrazione non possono essere affrontati con la demagogia e con gli slogans, ma con grande senso di responsabilità. La Lega deve capire che l’Italia fa parte dell’Europa e che alcuni problemi di dimensioni sovranazionali non possono trovare una risposta a livello locale. Agli antieuropeisti che adesso, per comodità, vorrebbero uscire dall’Europa scaricandole le responsabilità di quanto sta accadendo nella parte sud del bacino del Mediterraneo, va ricordato che se l’Italia si stacca dall’Europa non può avere come alternativa che quella di attaccarsi all’Africa, prospettiva che, francamente, non suscita nessun entusiasmo. I problemi non si risolvono tentando di screditare l’Europa di cui facciamo parte ma nel contribuire a rendere l’Europa più forte , non limitandoci ad accontentarci dell’unione monetaria, ma passando decisamente e celermente all’unione politica ed a quella militare, nel pieno rispetto delle identità nazionali.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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