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Sicurezza nelle cave: dal controllo alla prevenzione

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 19 Gennaio 2012 alle 17:15 | 0 commenti

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Provincia di Vicenza  -  Dal controllo alla prevenzione: la Provincia di Vicenza, chiamata dalla normativa a verificare la sicurezza delle attività estrattive, organizza il primo Corso di Polizia Mineraria per formare gli addetti ai lavori con particolare attenzione agli incidenti sul lavoro, alla stabilità degli scavi, all'impiego di esplosivi e alla condizione degli impianti. Due le lezioni: venerdì 20 e venerdì 27 gennaio, dalle 9 alle 17.30 nella sala Rossa di Palazzo Nievo, sede della Provincia di Vicenza.

"Negli ultimi due anni - precisano dall'ufficio Cave provinciale il dirigente Angelo Macchia e il responsabile Filippo Squarcina - abbiamo controllato tutte le oltre 200 cave attive sul vicentino. Abbiamo notato che c'è una scarsa cultura della sicurezza sia per quanto riguarda i cantieri che le persone. Mancanza di adeguata segnaletica piuttosto che abbigliamento non conforme sono all'ordine del giorno. Con il risultato che anche un piccolo incidente può avere conseguenze gravi. Spesso dipende dalla non conoscenza delle regole di sicurezza, alle quali perlopiù i cavatori si adeguano una volta che vengono loro segnalate le carenze."
Di qui la necessità di prevedere veri e propri corsi di formazione aperti a titolari e operatori delle cave, ma anche a direttori responsabili, sorveglianti e responsabili della sicurezza delle aziende del settore cave.

"Un obbligo morale prima ancora che istituzionale -lo definisce il Presidente Attilio Schneck, che ha mantenuto per sé la competenza sulle cave- Nel 2009 abbiamo rivoluzionato l'ufficio Cave provinciale e l'abbiamo potenziato per renderlo più incisivo nei monitoraggi delle attività estrattive. Ora che abbiamo l'intero quadro sotto controllo e ne conosciamo meglio le esigenze è necessario fare un passo in avanti per far comprendere a tutti che il rispetto delle regole, incluse quelle sulla sicurezza, non è un limite ma un fattore di sviluppo e di crescita."

All'azione di vigilanza, quindi, la Provincia affianca quella di formazione in merito alla polizia mineraria e all'applicazione delle relative norme negli ambiti di cava. Durante il corso si tratteranno la valutazione dei rischi, la stabilità dei materiali per calcolarne i cedimenti, l'igiene e la sicurezza nei luoghi di lavoro, gli impianti elettrici, la sicurezza delle macchine. Particolare attenzione verrà riservata agli esplosivi, valutandone anche le vibrazioni e le emissioni prodotte.
Oltre a Filippo Squarcina e ai funzionari provinciali Maurizia Tobaldo e Massimo Lovison, relazioneranno Stefano Donà, direttore dei lavori di attività estrattive, Liviano Vaccari, coordinatore dello Spisal dell'Ulss 3 di Bassano del Grappa, Gianni Gasparotto, tecnico con funzioni di Polizia Giudiziaria dello Spisal di Bassano, Nicola Pasqua di Bisceglie, che vanta un lungo curriculum in vari Distretti Minerari d'Italia, e Domenico Savoca, presidente dell'Associazione Nazionale Ingegneri Minerari.

Docenti di tutto rispetto, con un compito che va al di là della semplice formazione e che punta a stimolare una vera e propria cultura della sicurezza. L'interesse dei cavatori nei confronti del corso lascia ben sperare. Programmato per 30 persone, ha dovuto aprire a 40 iscritti, anche se le richieste erano più del doppio. La maggior parte sono titolari e operatori delle cave, provenienti da tutta la provincia, da Asiago ai Berici, e per varie tipologia di cava: marmo, ghiaia, calcare, cave a cielo aperto anche con uso di esplosivi.

"Significa che stiamo rispondendo a un'esigenza concreta del territorio -commenta il Presidente Schneck- e che ripeteremo il corso per permettere la frequenza a tutti coloro che hanno dimostrato interesse e volontà di approfondire la normativa. Sempre che -conclude il Presidente- la Provincia non venga abolita prima."

Per eventuali informazioni contattare la Segreteria organizzativa: Dott.ssa Cristina Del Sal, tel. 0444908407.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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