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Progetto in evoluzione a Valdagno: la vida es sueño

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 12 Novembre 2010 alle 09:49 | 0 commenti

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Comune di Valdagno - Si terrà domani, sabato 13 novembre 2010, alle ore 17.00 presso la Sala Bocchese di Palazzo Festari a Valdagno, la proiezione del film "La vida es sueño, Gio Ponti, l'uomo che visse due volte" con la regia di Marco Poma.
Si tratta del primo di due appuntamenti con i film dedicati all'architetto Gio Ponti. Le due proiezioni, in programma il 13 ed il 20 novembre, sono inserite in "Progetto in Evoluzione", il percorso promosso dal Comune di Valdagno, dall'Ordine degli Architetti P.P. e C. di Vicenza e dalla Fondazione Ordine degli Architetti P.P. e C. di Vicenza per rileggere il "luogo possibile" delle fondamenta della villa padronale nel Parco La Favorita.

Il film dossier "La vida es sueño, Gio Ponti, l'uomo che visse due volte" racconta il poliedrico architetto Gio Ponti attraverso le memorie di chi gli è stato più vicino: i quattro figli, Ettore Sottsass e Alessandro Mendini, passando per i critici dell'Architettura, nonché alcuni tra i più grandi registi italiani che ne hanno celebrato le realizzazioni.
Il titolo "La vida es sueño" è tratto da un dramma filosofico-teologico in versi scritto, nel 1635, dal famoso drammaturgo spagnolo Pedro Calderón de La Barca (1600- 1681), opera definita dalla critica come una sorta di versione cristiana dell'Edipo. Evocando il dramma familiare greco, la vita e le opere di Gio Ponti vengono narrate in prima persona attraverso i ricordi e le interpretazioni personali dei figli che confessano di aver vissuto con fatica, ma con affetto, sotto la sua pesante ombra.
Il sottotitolo "L'uomo che ha vissuto due volte", di hitchcockiana memoria, è riferito invece al fatto risaputo che egli dormisse pochissime ore per notte, avendo così a disposizione il doppio del tempo di un comune mortale per dedicarsi alle proprie aspirazioni. L'immensa opera di Gio Ponti è stata parzialmente raccontata con immagini d'epoca e attuali, con filmati della videoteca RAI, estratti di film di Nanni Loy, Michelangelo Antonioni, Mario Monicelli, con riprese effettuate nelle sue progettazioni architettoniche più note oppure provenienti dalla mostra tenutasi in suo onore alla Triennale di Milano nel 2003, che rappresenta il filo conduttore del documentario.
Iniziando con l'opera simbolo del grattacielo Pirelli, realizzato con l'ausilio strutturale di Pier Luigi Nervi, e passando per le sue produzioni architettoniche più note di Milano, della Francia, del Venezuela, dell'Etiopia, e analizzando le sue opere di grafica, di design e artistiche, il film mette in luce la grande personalità di Gio Ponti architetto e artista a 360° che è stato definito, a ragione, designer universale.
Vengono evidenziate le caratteristiche del suo genio e la cifra che lo rende riconoscibile grazie alle sue convinzioni estetiche e nazionaliste. Vengono illustrati anche gli svariati oggetti progettati per grandi aziende o enti pubblici nei più svariati campi: dalle scenografie teatrali, alle lampade (come per Fontana Arte), alle sedie (come la "Superleggera" ancora oggi prodotta da Cassina), agli oggetti da cucina (come le sue famose suppellettili per Richard Ginori), alle stoffe, ai vetri per Venini, agli interni di famosi transatlantici, fino alla Pavoni, una macchina dal design avanguardistico per caffè espresso da bar.
Non vengono omesse produzioni editori ali come "Domus" o "Casabella", nate dalla sua inventiva e con la collaborazione dei figli.

Nel frattempo prosegue fino al 28 novembre 2010, presso la Galleria Civica di Valdagno, la mostra "Gio Ponti alla Favorita di Valdagno", esposizione dei disegni e dei progetti dell'architetto milanese realizzati per Villa Favorita. Accanto a questo materiale una ricca documentazione fotografica sulla vita e le opere di uno dei maestri dell'architettura del ‘900, accompagnata da alcuni oggetti di design firmati da Gio Ponti.
La mostra rimarrà aperta con i seguenti orari: dal martedì al venerdì - 16.00-19.00; sabato e domenica 10.00-12.00 e 16.00-19.00.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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