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L'Italia, un paese a sovranità limitata: su spread e interrogatori decide la Ue. Vergogna!

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Domenica 11 Settembre 2011 alle 11:51 | 0 commenti

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Da tempo tra gli economisti e i sedicenti tali si fa strada l'ipotesi che l'Italia (o, per i nuovi "verdi", la Padania più lo Stato pontificio e il Regno delle Due Sicilie) sia sotto tutela da parte dell'Unione Europea che detta le condizioni per la sua sopravvivenza finanziaria ed economica. Che questo sia vero, che cioè lo stivale ("trota", non è una scarpa!) sia ormai un Paese a sovranità limitata, lo dimostra il viaggio "last minute" di martedì prossimo a Bruxelles e Strasburgo di Silvio Berlusconi, prenotato, lo dicono oggi i media, mercoledì scorso per affrontare i problemi della credibilità della manovra italiana, prima che Stark si dimettesse dal board della Bce per protestare contro la banca europea che sostiene il debito italiano e, pura coincidenza ovviamente, nello stesso giorno della decisione dei Pm di Napoli di interrogare il premier per le "tarantinonale".

Quando? Berlusconi e Ghedini avevano fissato, guarda caso, proprio martedì prossimo, quando, invece, il premier dovrà "occuparsi", povero, come sempre, dell'Italia da anteporre alle sue cose. Che Berlusconi, oltre che da indagato ora anche da parte offesa (dov'è il confine se non nella tempistica ormai?), voglia evitare i giudici è noto. E potrebbe essere anche normale, se fosse un cittadino qualunque, difendersi in ogni modo. Ma è vergognoso, non troviamo parole diverse nel vocabolario dell'indignazione per mantenerla in limiti civili, che gli facciano da sponda, sì da sponda, Josè Manuel Barroso, presidente della Commissione, che riceve la richiesta, Herman Van Rompuy, presidente permanente del Consiglio europeo (lo riceverà di mattina a Bruxelles), e Jerzy Buzek, presidente del parlamento europeo (visita, di cortesia, nel pomeriggio a Strasburgo, insieme a Barroso, dicono sempre i media). Ma, se è vergognoso per chi decide di pensarla come chi scrive ma anche per chi, a destra, a sinistra e in Padania, vuole salvare almeno la propria faccia, è anche vero che è "utile" per chi gestisce l'Europa e "domina" l'Italia. La crisi mondiale è esplosa col pasticcio dei poteri finanziari con i subprime, in Italia è esplosa "a insaputa" non solo di Scaiola. Ma ora, secondo voi, è più facile "occupare" un'Italia rappresentata da una personalità inattaccabile, un nome su tutti, Giorgio Napolitano? O quella oggi esposta al generale ludibrio, anche se nascosto da lacchè di regime in tutte le varie salse, e al privato e pubblico ricatto (Tarantini e "rubiste" nel privato, finanzieri e boss europei, non certo europeisti, come Merkel e Sarkozy nel panorama pubblico) di un premier come Berlusconi? Un sub premier. Prono ai "suggerimenti" di questa Europa degli interessi forti e, quindi, da mantenere, anche aiutandolo a non difendersi da "ricattatori $ beneficiati", sul suo trono apparente. Quello di un regno sempre più saccheggiato dalle vere potenze europee. Libia docet.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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