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Confartigianato Vicenza:Bonomo nuovo presidente illustra i programi

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 7 Aprile 2011 alle 21:32 | 0 commenti

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Confartigianato Vicenza  -  Rinnovata anche la Giunta provinciale esecutiva dell'associazione. Nell'agenda del nuovo presidente iniziative di sostegno alle imprese tra territorio, credito, burocrazia, sviluppo sostenibile, promozione, scuola. Da un lato la rappresentanza, ovvero l'esigenza di dare sempre più voce alle piccole imprese laddove si decidono le scelte strategiche per il territorio. Dall'altro l'attenzione alle esigenze operative delle aziende in un momento cruciale come quello della progressiva uscita dalla crisi.

Lungo queste due direttrici si muoverà l'azione del nuovo presidente di Confartigianato Vicenza, Agostino Bonomo, affiancato ora da Virginio Piva in veste di vice, assieme alla Giunta provinciale Esecutiva dell'organizzazione di categoria nella quale è entrato a far parte anche Valter Marcon (oltre ai già presenti Luigino Bari, Maria Teresa Faresin, Ruggero Garlani e Guerrino Mazzocco) dopo il riassestamento seguito all'elezione di Giuseppe Sbalchiero alla presidenza regionale. Il tutto fino all'anno prossimo, quando il gruppo dirigente terminerà il mandato e si procederà al rinnovo delle cariche.
Orientate alla continuità di quanto finora attuato, le linee d'intervento di Bonomo guardano innanzitutto, in ottica generale, alle politiche di sviluppo dell'area vasta metropolitana (la cosiddetta "Veneto City") con l'obiettivo di analizzarle a fondo per ricavarne indicazioni utili da trasferire alle aziende: per esempio, considerando quali opportunità potranno generare, a livello insediativo e di servizi, il tracciato della Valdastico Sud, o della Pedemontana.
Entro tale quadro, in ambito vicentino Confartigianato si farà sempre più parte attiva nei confronti della Provincia e dei Comuni per concorrere alle decisioni territoriali cui si riferiscono strumenti di pianificazione come il PTCP provinciale, i Piani di Assetto Territoriale (PAT e PATI), le Intese Programmatiche d'Area (IPA), le scelte per le zone produttive, oppure le iniziative di enti come i GAL (Gruppi di Azione Locale). Quanto al ruolo da svolgere in Camera di Commercio, organismo di sintesi delle rappresentanze economiche, l'intenzione è quella di favorire la formulazione di bandi rivolti al complesso delle imprese, non a singoli comparti.
Sul fronte delle risposte da dare alle necessità quotidiane delle imprese, particolare riguardo rivestirà il tema dell'accesso al credito, sempre più gravoso una volta arrestatosi il ribasso dei tassi: assieme ad ArtigianFidi, perciò, l'associazione cercherà e perseguirà nuovi accordi con quegli istituti bancari che dimostreranno di voler condividere su basi di chiarezza, concretezza e lealtà gli obiettivi di attenzione alle esigenze di finanziamento delle aziende, controllando poi la puntuale e continuativa applicazione di quegli stessi accordi.
Altra fonte di quotidiani grattacapi per ogni imprenditore è la burocrazia: la volontà è di sostenere con ogni mezzo tutte le iniziative messe in campo dalla Confartigianato nazionale e regionale per l'eliminazione di adempimenti tanto farraginosi quanto inutili, che comunque non mancano nemmeno a livello locale. E, a tale proposito, un deciso appoggio verrà assicurato a ogni passo che porti ad abbattere le troppe sovrapposizioni di competenze, i campanilismi ancora oggi esistenti, così come le resistenze in nome di limitati interessi, quei "no a tutti i costi" che, spesso, vanno a danno delle aspettative dell'intera collettività, comprese le attività economiche e la loro funzione occupazionale.
Raccogliendo le indicazioni giunte dalle stesse imprese, Confartigianato Vicenza intensificherà inoltre le sue proposte formative in materia di gestione aziendale e di crescita professionale dei collaboratori, proseguirà nella ricerca di nuovi mercati con missioni estere (adottando i migliori modelli di aggregazione, o sollecitandone di più aggiornati), e dedicherà ulteriore attenzione ad alcuni settori che sono stati individuati come decisivi per il futuro.
È il caso, ad esempio, dello "sviluppo sostenibile" e di tutte quelle voci - dalla bioedilizia alle energie rinnovabili all'elettromobilità - che possono rappresentare un'opportunità di lavoro per il vasto comparto dell'artigianato: su questo terreno, la volontà è quella di fornire alle aziende sempre più strumenti e servizi in grado di mantenerle al passo con le evoluzioni in atto, sostenendo l'utilizzo e l'espansione del fotovoltaico.
Altro settore strategico è quello legato all'"attrattività" del territorio, intesa come capacità di valorizzare le risorse dell'indotto turistico, dall'agroalimentare alle merceologie di qualità: anche questa è un'occasione da non perdere, specie perché proprio l'artigianato è parte essenziale della filiera di trasformazione, lavorazione e creazione di prodotti d'eccellenza, oggi particolarmente ricercati e apprezzati, fungendo esso da anello di congiunzione tra il settore primario e il terziario commerciale. Ma promozione del territorio significa anche valorizzazione del patrimonio storico, artistico, culturale, un ambito nel quale l'artigianato trova uno dei punti di maggior specializzazione: non è un caso che proprio la Confartigianato provinciale sia stata tra i protagonisti della nascita della Scuola Internazionale di Restauro oggi attiva a Villa Fabris di Thiene.
Quello della "scuola" in senso lato, del resto, è sempre stato e rimarrà ancora uno degli ambiti d'intervento privilegiati. Nei confronti del mondo scolastico tradizionalmente inteso, ad esempio, proseguirà la mole di proposte rivolte ai giovani e agli insegnanti in materia di orientamento al mondo del lavoro, né mancherà il supporto alle realtà operanti nella formazione professionale.
A livello di iniziative proprie, confermata in pieno è l'esperienza della Scuola di Politica ed Economia, frequentata da tanti giovani imprenditori e che forma nuova classe dirigente pronta a mettersi a disposizione dell'associazione ma anche a intraprendere un cammino nella vita pubblica, mentre viene anche ribadita l'importanza sociale della Scuola Genitori-Impresa Famiglia, esperienza impostasi all'attenzione nazionale. Così come a livello nazionale è conosciuto (e apprezzato) il supporto al festival Maschera d'Oro FITA che premia "gli artigiani del teatro".

 


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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