Archivio per tag: Rugby Veneto

Categorie: Fatti, Economia&Aziende

Vincenzo Consoli è stato arrestato, Procura di Roma ordina sequestro per milioni di euro legati a Veneto Banca. Accelerazione anche per inchiesta BPVi?

Martedi 2 Agosto 2016 alle 10:31
ArticleImage Era nell'aria, come aveva anticipato nelle settimane scorse il nostro Direttore. Questa mattina 2 agosto è arrivata la notizia, rilanciata anche dalle agenzie di stampa e dalle testate nazionali, che la Procura di Roma ha emesso provvedimenti, eseguiti da un centinaio di agenti della Guardia di Finanza, a carico di Vincenzo Consoli, ex amministratore delegato di Veneto Banca, che è stato arrestato con le accuse di aggiotaggio ed ostacolo all’esercizio delle funzioni delle autorità pubbliche di vigilanza, e nei confronti di altre persone legate all’istituto di credito veneto alle quali è stato disposto un sequestro preventivo per decine di milioni di euro. L'azione della Procura di Roma potrebbe accelerare anche le vicende della Banca Popolare di Vicenza e l'inchiesta del procuratore di Vicenza Antonino Cappelleri.

Continua a leggere
Categorie: Politica

Rugbyveneto.org sostiene Panto

Venerdi 29 Gennaio 2010 alle 13:16

Rugby Veneto

Dopo la Caporetto del rugby italiano, sostegno a PANTO per una Federazione Veneta subito!
La sconfitta della FIR è la sconfitta dei politici veneti. Sosteniamo PANTO per dare forza al nostro Rugby Veneto
Ieri la Federazione Italia Rugby (FIR) ha emesso uno scarno comunicato in cui ha annunciato l'interruzione delle trattative per far entrare la franchigia Veneta e di Viadana nella competizione internazionale per club Magners Celtic League.
Questa è una pessima notizia per il rugby e per tutto lo sport veneto. Essa si aggiunge allo straordinario boicottaggio italiano della candidatura della sede di Venezia per le Olimpiadi 2020, addirittura di tutte le strutture ed aziende statali (trenitalia, alitalia, rai etc.) che a questo punto sembrano avversarie dichiarate dello sport veneto.
Ora ci chiediamo quali siano le prospettive di crescita del movimento rugbystico veneto dopo questa brutta tegola. E ci chiediamo come reagiranno quei politici veneti che a luglio scorso hanno soffocato un movimento che stava per gettare le fondamenta per una nuova gestione veneta degli interessi del nostro rugby.
Per quanto riguarda Rugby Veneto, noi quei politici li bocciamo tutti, e alle prossime elezioni regionali sosterremo solo Gianluca PANTO che è stato l'unico che coraggiosamente ha supportato il nostro network e la causa di una nuova federazione veneta indipendente. Chiediamo a tutti di sostenerlo, per il bene del nostro rugby e di tutto lo sport veneto.
Oggi infatti possiamo ben dire che è stato un errore puntare sul cavallo brocco, che si chiama FIR, rappresentata dal Sig. Dondi, che oltre a non difendere il Veneto, non sa difendere neanche gli interessi italiani.
I danni economici e di immagine per la franchigia veneta capitanata da Treviso sono enormi.
I danni strategici ancor di più, perché la partecipazione alla Celtic League era il punto di forza fondamentale dello sviluppo futuro del nostro sport nazionale veneto.
La lezione principale da imparare da questo fallimento è in particolare una: noi veneti non possiamo più delegare la gestione dei nostri interessi a chi dimostra sul campo di non essere adeguato.
Creiamo subito le basi per trasformare il Rugby Veneto in un nuovo Galles, o in una nuova Irlanda. La prima cosa per farlo è capire che, per fare un'analogia con i verdi, vedere i veneti giocare con l'Italia, è come vedere Ronan O'Gara giocare con l'Inghilterra.
I giocatori veneti devono avere una propria squadra nazionale. Ricominciamo dai Dogi. Subito. Ricominciamo dalla nostra indipendenza sportiva.
Ricominciamo da Panto.
Rugby Veneto
http://www.rugbyveneto.org/

Continua a leggere

Rugby Veneto e Vecio Rugby insieme

Venerdi 18 Settembre 2009 alle 16:49

rugbyveneto.org

Assieme per il bene del rugby veneto, nelle piazze e nel web
Vecio Rugby e Rugby Veneto fanno squadra a difesa della palla ovale veneta

Rugby Veneto e Vecio Rugby Treviso hanno deciso di stringere una collaborazione sempre più stretta affinché il rugby veneto possa prendere parte alla più importante competizione per club europea: la Celtic League 2010/2011. Essa vedrà l'utilizzo sinergico delle reciproche risorse in difesa e arricchimento dell'intero movimento rugbystico veneto: la capacità e le connessioni con il mondo del rugby veneto da parte del Vecio Rugby e la comunicazione sui nuovi media da parte di Rugby Veneto.
La decisione è stata presa dal presidente del Vecio Rugby Manrico Marchetto, promotore della raccolta firme a sostegno della candidatura veneta nella Magners Celtic League e da Gianluca Busato, creatore di Rugby Veneto, primo web network di appassionati della palla ovale veneta, che ha già diverse migliaia di sostenitori.
Il sodalizio veneto a difesa del nostro rugby sarà inoltre allargato progressivamente alle diverse realtà che vorranno farne parte e che rendono vivo il nostro sport in tutto le città del Triveneto.

Treviso, 18 settembre 2009

Vecio Rugby Treviso - http://www.veciorugbytreviso.it/

Rugby Veneto - http://www.rugbyveneto.org/

 

Continua a leggere

Il CIV oscura comunicato di critica alla FIR

Martedi 25 Agosto 2009 alle 18:22
Rugby Veneto. 25 agosto 2009     

 

Ennesimo atto di servilismo del comitato interregionale delle Venezie verso la federazione italiana?
Incredibile ma vero, il comitato triveneto della federazione italiana rugby riesce dolcemente cautamente silenziosamente ad autocensurarsi.
Infatti, come ha fatto notare un lettore di Rugby Veneto, collegandosi al sitohttp://www.civrugby.it, fino al 21 agosto, in alto nella home page del CIV campeggiova in bella vista il testo di una dichiarazione (approvata all'unanimità dei presidenti intervenuti) contro l'esclusione del Veneto dal rugby che conta. Ora di quel proclama non vi è più traccia, nemmeno nella cronologia delle comunicazioni del CIV. Come mai tutto ciò? Quel comunicato dava fastidio a qualcuno? E anche se fosse, la cosa più giusta da fare era cancellarlo?
Se si inserisce in Google silea and "celtic league" compare infatti il link al comunicato, peccato però che ora sia stato eliminato. Aprendolo, infatti, si può leggere:
"Spiacenti, non sei autorizzato a visualizzare questa risorsa.
Se hai già un account registrato, Accedi in caso contrario registra un account adesso".
Rugby Veneto si chiede se questa non sia l'ennesima dimostrazione di un comportamento indegno da parte di chi dovrebbe rappresentare le sorti del nostro rugby. Si tratta forse di autocensura, o peggio? Giriamo l'interrogativo al signor Roberto Bortolato, presidente del CIV, che per l'ennesima volta dà dimostrazione della propria inadeguatezza, ben sapendo che non riuscirà a dare nessuna risposta plausibile, salvo forse nascondersi dietro al dito di un'ipocrita posizione di circostanza.
Mentre scriviamo la cache di google riporta ancora il link alla pagina originale memorizzata e di seguito riportiamo il testo fatto sparire daò CIV forse per eccessivo servilismo verso la FIR, la grande nemica di tutto il rugby veneto.
Comunicato CIV su vicenda Celtic League
Il Civ informa che il 27 luglio 2009 alle ore 16 presso la sede di Silea si è riunito il Consiglio in via straordinaria e nella sua totalità ha redatto il seguentedocumento.
Il Comitato Interregionale delle Venezie esprime una forte protesta per l'esclusionedelTriveneto dalla Magners Celtic League, cosa che ritiene di grave danno per il rugby italiano prima ancora che per il rugbydelTriveneto. Invia pressante invito al Presidente della Federazione Italiana Rugby Giancarlo Dondi perché possa percorrere tutte le strade utili affinchè il Trivenetonon sia escluso dal rugby di vertice e dalle dinamiche positive che questo porterebbe anche almovimento rugbystico di base.
Per il Consiglio Direttivo Civ, il presidente Roberto Bortolato
Cosa ci sarà stato da nascondere in questo comunicato proprio non lo capiamo...
Rugby Veneto
www.rugbyveneto.org

 

Continua a leggere

Bordon svela malaffare del rugby italiano

Sabato 8 Agosto 2009 alle 09:33
Rugby Veneto. 8 agosto 2009          


Clientelismo, assistenzialismo pappone e l'asse politico Roma-Milano alla base del sopruso italiano contro il Rugby Veneto. Prima di essere cancellati, cominciamo a tutelarci da soli i nostri interessi, senza più deleghe
Stefano Bordon, rodigino ex allenatore dell'Olympic Roma, con un esposto presentato ieri alla procura della FIR, svela il malaffare del rugby italiano. Da tale esposto (e dalla lettera emblematica allegata) si evincono anche le motivazioni alla base della decisione di escludere il Veneto dalla Celtic League, decretandone la morte economica. A meno che i Veneti non decidano di dare vita a una propria federazione da subito, arrestando l'emorragia di risorse venete rubate dal rugby tricolore avido e parassitario.
La documentazione alla base dell'esposto di Bordon e del suo avvocato Francesco Zarbo mette bene in luce come l'Olympic Roma sia il perno della franchigia dei Pretoriani e l'incosistenza finanziario-organizzativa di quest'ultima che non avrebbe nemmeno potuto candidarsi alla Celtic League.
Bordon pone anche bene in evidenza l'intreccio politico-affaristico tra i Pretoriani e la politica italiana, nella peggiore tradizione del clientelismo parassitario romano. Alla base dell'accettazione della candidatura di Roma e della scelta anti-veneta della FIR ci sarebbe infatti un appoggio bipartisan di tutte le principali forze politiche e istituzionali di Roma e del Lazio, con tanto di promessa di soldi pubblici a sostegno della candidatura dei Pretoriani.
Soldi pubblici - ricordiamolo - che ben trovano alimento in quei vergognosi 500 milioni di euro (di cui molti di provenienza veneta) che ogni anno lo stato italiano regala a Roma a sostegno delle sue inefficienze, sprechi e politiche di assistenzialismo d'accatto, quando non di vere e proprie speculazioni come in questo brutto caso.
A cementare la scelta romana, c'è poi ricordiamolo, la decisione della lega nord lombarda di appoggiare gli Aironi del Po di Viadana, squadra ben più autenticamente padana e ortodossa all'ideologia leghista della banda di Varese rispetto ai Veneti, troppo orgogliosi delle proprie tradizioni e identità. Ricordiamoci che noi veneti abbiamo pur sempre 3.500 anni di storia e che sappiamo giocare a rugby meglio degli italiani.
Ecco allora che sull'asse Milano-Roma si compie il sacrificio del nostro movimento rugbystico.
Come fare allora per venirne fuori?
La soluzione l'abbiamo già data: maturare la consapevolezza che il rugby siamo noi, non loro che vivono della nostra luce riflessa e del furto delle nostre risorse sportive, organizzative, umane e di amore.
Ovvio che le società non sono preparate immediatamente al salto, che pure è diventato urgente pena la morte del movimento veneto. Allora il suggerimento, se non si ha il coraggio del grande passo, è di creare la squadra rappresentativa del Rugby Veneto e iniziare una politica veneta indipendente di relazioni con i board internazionali per organizzare dei test match all'estero e in Veneto. Il nome della squadra c'è già, i Dogi.
Se il nome non sarà utilizzabile, possiamo battezzarla con il nome storico della nostra terra, Venetia. Immaginiamoci l'impatto delle decine di migliaia di tifosi veneti che vorranno assistere alla sfida tra gli All Blacks e la Venetia, o quando, tra non molto, saremo noi a dimostrare il nostro valore nei trofei e campionati internazionali.
Ecco allora che la Venetia del rugby dimostrerà al mondo la propria forza e da lì potremo ricostruire la base autentica del nostro movimento rugbystico veneto.
Forse è solo un sogno di mezza estate? Potrà anche essere, ma giunti a questo punto è anche e soprattutto una necessità improrogabile, prima di venire risucchiati e diluiti nel rugby italiano del malaffare.
Rugby Veneto
www.rugbyveneto.org

Continua a leggere

Sveglia rugbisti veneti!

Lunedi 3 Agosto 2009 alle 20:48

Rugby Veneto. 3 agosto 2009   

 

Il rugby Veneto può esistere senza Italia, mentre l'Italia del rugby senza di noi è nulla
Agosto è ormai iniziato e il rugby Veneto ha sbollito forse la propria rabbia? Sono iniziati di nuovo i raduni, le prime sgambate, si è tenuto il Cortina Seven, la famosa riunione del CIV del 30 luglio a Zelarino e oggi seguono le dichiarazioni del consigliere Torretti, pessimista sulla possibilità che la FIR recuperi Treviso in Celtic League.
Bene, dopo le sfuriate, quindi, quali sono i risultati concreti della rabbia veneta verso la decisione della federazione italiana? Nessuno, ripetiamo nessuno, a parte qualche articolo di giornale e l'indignazione generale che ora lascerà il giusto spazio alle ferie.
Treviso non è ancora in Celtic League, il Veneto è escluso dal rugby che conta e ciò che è peggio ha la propria sorte segnata, all'interno di una federazione parassita che ha deliberatamente deciso di saccheggiare il nostro movimento per potersi godere i privilegi economici delle partecipazioni internazionali.

E badate bene che non è la prima volta. Costoro ci hanno infatti già rubato il 6 Nazioni, qualcuno ha osato dire che non potevamo far venire inglesi e scozzesi a Treviso e a Padova, perché poi non c'era nulla da visitare, mentre a Roma possono fare del turismo. Dimenticando forse che noi abbiamo, per esempio, Venezia, la città più bella del mondo e che il Veneto è la prima regione turistica dello stato italico. Possiamo ben dire che quando ci sono i soldi in ballo, la FIR vuole mettere i piedi nel piatto. Quando si tratta solo di sudare e giocare, allora forse ce lo lasciano fare, purché non vogliamo volare troppo alto rispetto a loro.
Di più: in siti autorevoli leggiamo ancora stupidaggini che tentano di addossare ai veneti stessi la causa del proprio fallimento. In realtà, se ancora non fosse chiaro, è vero proprio il contrario ed è bene ripeterlo alla nausea affinché i mestatori italiani non continuino ad attentare vergognosamente alla nostra autostima e consapevolezza di essere il cuore del rugby di questo stato: il rugby Veneto può esistere senza Italia, mentre l'Italia del rugby senza di noi è nulla.
Ecco allora cosa bisogna fare per dare la sveglia ai marpioni della FIR che tentano solo di far passare il tempo per addolcire la pillola.
I club veneti volenterosi che hanno capito il disegno perverso della federazione si trovino e organizzino immediatamente un torneo internazionale basato in Veneto e gestito in modo indipendente dalla FIR.Diano il segnale forte e immediato di essere pronti a creare la federazione veneta che possa permettere al rugby di sopravvivere nonostante il sopruso inaudito rappresentato dall'esclusione di Treviso dalla Celtic League.
Non date più fiducia alla mammoletta di nome Roberto Bortolato, quel presidente della CIV che nulla conta e nulla ha intenzione di contare. Non ve ne ha dato una dimostrazione chiara a Zelarino qualche giorno fa, mentre biascicava scuse per non mollare la propria poltroncina?
Bene, e non ascoltate neanche chi vorrebbe tenervi buoni, magari convincendovi dell'esistenza di alte strategie di negoziazione che potrebbero riaprire i giochi per la Celtic.
Viadana e Roma non mollano l'osso e la Benetton Rugby è spacciata, se le bocce restano ferme così, questo dev'essere chiaro a tutti i rugbysti veneti.
E l'unico modo per far capire che non scherziamo è di dimostrare che possiamo fare da soli e che non abbiamo bisogno di loro per dare lustro al Rugby Veneto! Rugbyst veneti, la sveglia è suonata, diamoci da fare!

www.rugbyveneto.org

Continua a leggere

Coperchio romano sul Rugby Veneto?

Lunedi 3 Agosto 2009 alle 10:30
Rugby Veneto. 3 agosto 2009      

 

I Presidenti delle società venete decidono di autosospendersi per protestare contro il sopruso italiano verso il Rugby Veneto

Video: www.youtube.com/watch?v=XyHHmA9Nc

Giovedì sera a Zelarino si è tenuta una riunione pubblica organizzata dal CIV, il comitato interregionale delle Venezie, costola veneta della FIR. Alla riunione hanno partecipato una grande numero di presidenti di società rugbystiche venete, i consiglieri federali veneti (Enore Bagatin, Carlo Checchinato, Francesco Mazzariol, Andrea Rinaldo, Luigi Torretti, Moreno Trevisiol e Zeno Zanandrea) e il presidente della CIV Roberto Bortolato.
I toni degli intervenuti sono stati accesi, come si può ben vedere nel video che mostra momenti di tensione tra i rappresentanti delle società e i dirigenti federali veneti.
In seguito a una mozione del presidente del CUS Padova e appoggiata da molti presidenti intervenuti si è anche votata una mozione che prevede:
1. la richiesta alla F.I.R. di ammissione immediata in Celtic League della Franchigia Veneta con la Benetton Rugby;
2. l'autosospensione di tutti i presidenti delle società Venete di rugby e delle cariche federali venete (consiglieri federali veneti e presidente del CIV);
3. la convocazione immediata dell'assemblea straordinaria della FIR e del CIV.
La mozione è stata votata da una trentina di presidenti, la totalità dei rappresentanti delle società intervenute. A fronte di ciò, il presidente del CIV ha detto di non volersi autosospendere (sic!) per non compromettere l'avvio del campionato, promettendo nel contempo un'immediata convocazione dell'assemblea del CIV, i consiglieri federali Torretti e Trevisiol hanno affermato di essere pronti ad autosospendersi, attendendo una decisione in tal senso da parte dell'assemblea del CIV, mentre altri consiglieri federali, o non si sono espressi, o hanno parlato così sottovoce che non abbiamo compreso il senso del loro messaggio, a parte il consigliere Checchinato che è parso allineato a Bortolato.
La platea ha mostrato estrema compattezza ed unione del movimento veneto con la franchigia veneta della Benetton Rugby, chi invece ci sembra faticare a trovare una propria dimensione di rappresentante degli interessi rugbystici veneti sono apparsi proprio i dirigenti federali, che, a parere di molti dei presenti, si sono dimostrati più attenti a non indispettire una federazione italiana che si è fatta beffe dei Veneti, piuttosto che dare il segnale forte che i presidenti delle società hanno chiesto e hanno deciso di dare in prima persona. Il CIV a nostro avviso non ha dato dimostrazione di avere alcun piano B in caso di conferma dell'esclusione del Veneto dalla Celtic League, che per molti è probabile avvenga, data i forti interessi politici in ballo. Ciò che però ci pare ancor più grave è che anche il piano A sembra molto traballante, visto che dalle parole dei dirigenti federali sembra costituito solo sulla verifica legale della votazione del 18 luglio scorso da parte del consiglio federale della FIR.
La domanda che ora ci poniamo è: per quanto tempo il sistema italiano di gestione del rugby riuscirà a tenere il coperchio sulla pentola a pressione del rugby veneto?
E per quanto tempo i presidenti delle società venete continueranno a fidarsi di una federazione italiana che ha dimostrato più e più volte di minare alla base gli interessi del nostro movimento sportivo?
Noi crediamo che i tempi per la creazione di una Federazione Veneta Rugby siano ormai maturi e che anzi non prevedere fin d'ora una exit strategy da questa pantomima italiana sia grave e controproducente per tutto il rugby veneto.
Rugby Veneto
www.rugbyveneto.org

 

Continua a leggere

Rugby veneto: difendiamo il nostro rugby

Venerdi 24 Luglio 2009 alle 12:05
Rugby Veneto. 24 luglio 2009              


Aiutiamo la Benetton ad entrare nella Celtic League

Ieri sera a Treviso si sono riuniti per la prima volta appassionati, tifosi ed esponenti del rugby Veneto per porre le prime basi per la costruzione di un network di appassionati che abbia come obiettivo la difesa e la valorizzazione del rugby Veneto.
La valutazione condivisa da tutti gli intervenuti è che il 18 luglio è stato compiuto un atto grave e senza precedenti contro tutto il movimento rugbystico veneto. Tale sensazione è peraltro testimoniata dall'enorme e diffusa solidarietà che sta giungendo da ogni dove del Triveneto alla Benetton Rugby.
Escludere dal novero delle franchigie invitate a partecipare alla Magners Celtic League 2010/2011 la Benetton Treviso e con essa l'intero rugby veneto significa porre in grave crisi l'intero comparto sportivo che da solo rappresenta gran parte del rugby italiano.
Gli effetti negativi di tale decisione implicano ripercussioni evidenti sul piano economico, turistico, culturale e sociale, oltreché a quello sportivo. È infatti chiaro che l'assenza del rugby veneto dal circuito internazionale comporta una perdita di importanza dei campionati italiani, già sviliti di per sé e in grave sofferenza.
L'impatto è economico, poiché il venir meno di attrazioni quali le partite con le migliori squadre scozzesi, irlandesi e gallesi significa avere meno persone negli alberghi, nei ristoranti, nelle nostra straordinarie città venete che sono adorate dal pubblico anglosassone al punto che i loro poeti le hanno elette a muse ispiratrici di molte loro opere. Vuol dire perdere opportunità di investimento in infrastrutture, in centri di accoglienza, in reti di trasporto e tecnologiche per prepararsi a una così grande opportunità.
Questa decisione irrazionale e immotivata sul piano meritocratico decreta il soffocamento dell'attività straordinaria delle nostre 130 squadre che rappresentano un forte ed autentico legame con la nostra identità culturale, sociale ed altamente educativa, grazie all'apporto del volontariato sportivo che rende possibile la vita di uno tra i più fitti reticoli di attività rugbystica del mondo.
Per tale ragione, gli appassionati di "Rugby Veneto" chiedono da subito a tutti gli stakeholder veneti, nell'ambito del proprio ruolo politico, istituzionale, economico e sociale di agire immediatamente all'unisono ed evitando ogni polemica interna in difesa compatta e appassionata del movimento rugbystico veneto, chiedendo a gran voce l'ammissione della Benetton Rugby all'interno delle due prime franchigie invitate a partecipare alla Magners Celtic League 2010/2011.
Chiediamo anche a tutti i comuni e le province del Triveneto di approvare con urgenza ordini del giorno e mozioni di solidarietà ed appoggio alla Benetton Rugby e a tutto il movimento rugbystico veneto, come già fatto al'unanimità dal comune di Treviso.
Sollecitiamo anche tutte le associazioni di categoria a mobilitarsi immediatamente a difesa del nostro rugby e dell'indotto che viene a mancare in virtù di una decisione che è stata fortemente sponsorizzata da una politica in contrasto con gli interessi veneti.
Comunichiamo inoltre che collaboreremo con ogni entità del mondo rugbystico veneto, a cominciare dalle associazioni del Vecio Rugby per iniziare una raccolta di firme per una petizione in difesa del movimento rugbystico veneto, che inizierà immediatamente con attività in tutte le principali piazze e mercati veneti, oltreché in internet attraverso il proprio sito www.rugbyveneto.org e i social network ove già sono affluiti migliaia e migliaia di appassionati (solo in un gruppo su facebook in 3 giorni abbiamo superato i 2800 iscritti).
Gli appassionati di "Rugby Veneto" hanno tra l'altro deciso di organizzare una festa cui saranno invitati tutti i tifosi e amanti del rugby in occasione della prima amichevole di spicco che si terrà in Veneto dopo ferragosto.
Gli incontri tra appassionati continueranno nei prossimi giorni in tutte le città venete, con un calendario che sarà comunicato a breve. Per quanto riguarda Treviso, è già stata fissata una seconda riunione che si terrà sempre al Flyer venerdì 31 luglio prossimo alle ore 21.
Rugby Veneto
www.rugbyveneto.org
---
per informazioni:

Gianluca Busato
e-mail: [email protected]
mobile: 348.8827427
tel.: 041-96.37.943
fax: 0422-18.30.131

 

Continua a leggere
<| |>





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network