Sul GdV i 630 "scavalcatori" della BPVi, un lettore: "soggetti squallidi, boicottate loro e le loro attività economiche e sociali!"
Domenica 5 Marzo 2017 alle 01:01
Non ci interessa in questa sede sapere se gli informatori siano stati dirigenti, di livello o meno non importa ma di certo infedeli, della Banca Popolare di Vicenza, che ha recisamente smentito la perpetuazione di un sistema di servilismo mediatico già letale per Vicenza, o professionisti "collegati" in possesso dei dati o, probabile, alcuni interessati a far (mafiosamante) sapere che i vantaggi illeciti da loro avuti erano comuni a tanti altri. Ma ieri, sabato 4 marzo, Il Giornale di Vicenza ha, comunque, reso un servizio oltre che a per ora "ignoti" interessati (girano già ipotesi al riguardo) finalmente anche ai lettori.
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Indagine su "giungla di chi tutela migliaia di soci di BPVi e Veneto Banca": interviene Patrizio Miatello per Ezzelino III da Onara
Giovedi 2 Marzo 2017 alle 00:37
A pochi giorni dalla scadenza delle offerte di transazione avanzate dalle due ex Popolari venete nella nostra indagine sulla "giungla di chi tutela migliaia di soci di BPVi e Veneto Banca" abbiamo posto una serie di domande per far conoscere ai soci beffati dalle "vecchie" Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca condizioni, costi e "garanzie" di professionalità e serietà di chi si candida ad assisterli ma, talvolta, come già scritto, aggiunge ai danni già subiti lo squallore di un evidente sciacallaggio. Quelle domande le riproponiamo in fondo* perché i risparmiatori azionisti le facciano anche loro e direttamente a chi di dovere. C'è chi non sente il bisogno di dimostrare la propria linearità (tra questi ci sentiamo di spendere una parola per "Noi che credevamo nella BPVi" che abbiamo seguito anche a Roma nel loro incontro "esclusivo" col sottosegretario all'Economia e Finanza, Pierpaolo Baretta). Ma c'è anche chi non ha capito o fa finta di non capire lo scopo di chi, la redazione di VicenzaPiù, da sola, dal 13 agosto 2010 ha messo tutti in guardia sul crac in arrivo della BPVi come dimostrato dagli articoli raccolti nel libro "Vicenza. La città sbancata".
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Il Veneto dei disastri di BPVi e Veneto Banca, Luigi Zingales: come la Boston di Spotlight, troppi guardavano altrove
Domenica 26 Febbraio 2017 alle 10:52
«Ci vuole un villaggio per far crescere un bambino. E uno anche per violentarlo. Chi guarda dall'altra parte di fronte al crimine ne è corresponsabile». Il Veneto del disastro bancario come la Boston della pedofilia nella Chiesa del film Spotlight. Luigi Zingales, l'economista padovano che insegna a Chicago, si sa, arriva subito al punto, secondo la logica americana. Tagliando i troppi meandri, che spesso sfociano nell'autoassoluzione, dei discorsi all'italiana. La riprova si è avuta ieri, nell'aula magna dell'Università di Padova, dove il suo intervento è stato il perno del convegno sul risparmio e le banche, organizzato per i cinquant'anni dello studio professionale Cortellazzo&Soatto. Dunque il Veneto dei misfatti di Banca Popolare Vicenza e Veneto Banca come la Boston della pedofilia? «Eh sì - spiega a convegno finito Zingales -. Nel film Spotlight dicono che la colpa non è solo della Chiesa, ma anche di chi ha guardato senza far nulla. E in Veneto di gente che ha fatto così ce n'è parecchia» (VicenzaPiù ha scriito, da sola, fin dal 13 agosto 2010, vedi il libro "Vicenza. La città sbancata").
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La "giungla di chi tutela migliaia di soci di BPVi e Veneto Banca": Barbara Puschiasis imita Trump e urla contro VicenzaPiù, Franco Conte di Codacons replica al legale "anonimo"
Sabato 25 Febbraio 2017 alle 00:23
Abbiamo pubblicato stanotte molto prima dell'alba il secondo articolo della nostra «indagine sulla "giungla di chi tutela migliaia di soci di BPVi e Veneto Banca"» in cui pubblicavamo la lettera di un legale "concorrente", come lui stesso correttamente si definiva, che rendeva nota tramite [email protected] «la prima reazione con tanti attacchi e qualche difesa» al nostro invito a rispondere alle domande su come e a quali costi e condizioni legali e associazioni realmente tutelino i soci traditi dalla vecchia Banca Popolare di Vicenza e dalla altrettanto mal gestita Veneto Banca. Sapevamo di smuovere un mare di interessi in cui sotto acque a volte limpide c'è tanto fango che aggiunge agli errori della gestione di banchieri con i soldi altrui alla Gianni Zonin gli olezzi dello sciacallaggio sulla pelle della povera gente depredabile ancora del poco che le rimane.
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Mancata svalutazione tempestiva delle azioni BPVi: prima tranquillizza, poi anestetizza i soci che scoprono tardi che azione = rischio
Sabato 18 Febbraio 2017 alle 20:06
Abbiamo già sottolineato che l'offerta transattiva di 9 euro per azione, proposta dalla BPVi in cambio dell'impegno a non adire per vie legali nei confronti della Banca Popolare di Vicenza, equivale ad un ristoro del 14,4% rispetto alla valutazione ormai "storica" di 62,5 euro (o del 15% per chi ha "comprato" titoli a 60 euro). La perdita quindi, per un azionista tipo, si aggirerebbe intorno all'85%. Ovviamente non vogliamo sminuire un dato così drammatico, ma è doveroso, da parte di chi fa informazione corretta (questo aggettivo in un mondo mediatico "normale" non dovrebbe servire, ndr), ricordare che dallo scoppio della crisi finanziaria l'intero settore bancario, mediamente, in Borsa ha subìto un tracollo di questa entità . Si potrebbe quindi dire che l'offerta dei 9 euro "equipara" la perdita subita dagli azionisti della BPVi a quella avuta dagli azionisti delle altre "Popolari"? Assolutamente no!
Continua a leggereStampa locale ignorante, serva o entrambe? Decidedelo voi leggendo due articoli e vedendo il video integrale dell'assemblea di "Noi che credevamo nella BPVi"
Domenica 5 Febbraio 2017 alle 13:54È sicuro e incontestabile che per il disastro della Banca Popolare di Vicenza, non risolto ancora dalle sia pur possenti spalle di... Atlante, abbiano pagato decine di miglaia di azionisti, almeno il 40% dei quali di Vicenza, del Vicentino e del Veneto ed entrati per la loro grandissima maggioranza con dei risparmi in una banca cooperativa per poi ritrovarsi in una S.p.a. con un pezzo di carta, che chiamavano (cattiva) azione i precedenti padroni del vapore scappati con tutta la nave lasciando quì solo il fumo intriso di sogni e progetti bruciati. Per i 62,50 euro che "valevano", dicevano Gianni Zonin e i suoi scudieri, quelle azioni scese, poi, con un minimo di controllo a 10 centesimi, oggi la nuova gestione della BPVi arriva a proporre a 94.000 dei 118.000 azionisti 9 euro.
Continua a leggereSu VicenzaPiu.tv repliche dell'assemblea dei soci BPVi. Gli "azzerati" da Zonin & c. danno lezione di dignità a Variati, che è nel Cda di CDP ma non sa quanto ha dato ad Atlante
Sabato 4 Febbraio 2017 alle 23:10
VicenzaPiu.tv e LaPiù.tv, dopo aver proposto l'evento in diretta, trasmettono in streaming dalle 21.01 di oggi, sabato 4 febbraio, (altri orari domani domenica alle 1.32, 7.52, 12.11, 16.40 e 23) le repliche integrali dell'assemblea dei soci della Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, oganizzata dall'associazione "Noi che credevamo nella BPVi". L'assemblea si è svolta nel palasport di Via dei Cavalieri Vittorio Veneto pieno in ogni ordine di posti, davanti alle telecamere di molte tv nazionali, tra cui Rai Due e La7 e con la regia lucida e la "conduzione" magistrale del presidente dell'associazione Luigi Ugone. L'evento ha visto la partecipazione, tra gli altri, di Don Torta, di numerosi esperti, del nostro direttore, Giovanni Coviello, autore del libro "Vicenza. La città sbancata", e di Alessandro Montagnoli, consigliere Regione Veneto, e, soprattutto, di Achille Variati a rappresentare la "politica"Alle prime repliche ne seguiranno una serie da lunedì in poi sempre in streaming (per la programmazione clicca qui) e tutte visibili sul sito www.vicenzapiu.tv oppure scaricando l'app gratuita VicenzaPiù Tv in ambiente Apple iOs o Android. .
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“Vicenza. La città sbancata” la sera di mercoledì 25 gennaio al palazzo Toaldi Capra di Schio con il direttore di VicenzaPiù Giovanni Coviello
Mercoledi 25 Gennaio 2017 alle 17:28
Il direttore di VicenzaPiù Giovanni Coviello, autore del libro “Vicenza. La città sbancata†sarà mercoledì 25 gennaio 2017 alle ore 20.30 al palazzo Toaldi Capra di Schio. Carlo Cunegato, capogruppo di Tessiamo Schio, invita i cittadini per partecipare alla serata. “Vi aspettiamo per ricostruire con il direttore Coviello la storia recente di questo disastro, per capire quali sono le prospettive future e per discuterne assieme. La svalutazione delle azioni della Banca Popolare di Vicenza ha determinato un vero e proprio terremoto per la nostra provincia: 1 vicentino su 7 ha perso una parte o tutto il suo patrimonio; 5 miliardi di euro andati in fumo hanno determinato un impoverimento drammatico per cittadini e imprese. Tutto questo è avvenuto con la stampa locale che ha spesso sottovalutato e occultato il fenomeno e senza che i responsabili siano stati chiaramente identificati e giustamente puniti†(nella foto la presentazione del libro in Regione).
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Transazione e "Situation room" BPVi, Marcello Poli spiega come funziona ai 94.000 soci invitati ad aderire: "la trasparenza è indispensabile a ricostruire la fiducia"
Venerdi 20 Gennaio 2017 alle 22:00Pubblicato il 20 gennaio alle 17.23. Aggiornato alle 22.00. Bisogna travestirsi da Divino Otelma per azzeccare i numeri delle transazioni andate finora in porto con i 94.000 soci della Banca Popolare di Vicenza chiamati all'appello e alla concreta anche se amara realtà dei 9 euro offerti a fronte, ecco il concreto, dei 10 centesimi di valore, per giunta non ancora liquidizzabile, della azioni BPVi frutto della gestione dell'era Gianni Zonin protrattasi fino a Francesco Iorio, contro i 60 o 62,50 euro spesi per sottoscriverle o acquistarle dal 2007 al 2016. Questo è, infatti, il periodo preso in considerazione da Gianni Mion e Fabrizio Viola (e da Lanza e Carrus per Veneto Banca) col consenso di fatto del fondo Atlante, il nuovo socio di controllo assoluto della banca vicentina e della cugina, ora promessa sposa, montebellunese, ai cui azionisti andrebbe, analogamente a quelli di Vicenza e se lo accetteranno, il 15% del prezzo di acquisto o sottoscrizione delle loro quote, che hanno avuto un range più ampio di variazione a partire da 20 euro fino alla quotazione massima sopra i 40 euro.
Continua a leggereTransazioni BPVi e Veneto Banca: l'ambito in cui nascono va valutato, pragmaticamente. Lo scrive un lettore, lo commentiamo noi aggiungendo le differenze da MPS
Domenica 15 Gennaio 2017 alle 11:14
Le decine di migliaia di soci traditi dalle precedenti gestioni delle due ex Popolari Venete stanno provando ad orientarsi per farsi i propri convincimenti in base alle diverse esigenze e necessità personali ascoltando se stessi, ma anche la variegata discussione sulle proposte di transazione fatte a 75.000 di loro da Cristiano Carrus, ad di Veneto Banca, e ad altri 94.000 da Fabrizio Viola, ad di Banca Popolare di Vicenza oltre che presidente del Comitato esecutivo dell'Istituto montebellunese. Ci arriva a tal proposito una riflessione da parte di un lettore che merita attenzione per il pragmatismo a cui fa riferimento e per la distinzione netta, fatta anche da chi scrive, in occasione del convegno a Thiene del 12 gennaio scorso, tra la valutazione della gestione attuale delle due banche, volta a salvarle dal disastro precedente e con un socio praticamente unico da tutelare in primis, il fondo Atlante, e la ferma condanna dell'era precedente.
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