Un legale: "Vicenza. La città sbancata" da leggere, ora ai soci BPVi "traditi" servono altre informazioni, come l'elenco soci. Lo chiediamo, ma a entrambe le due ex Popolari venete
Martedi 9 Agosto 2016 alle 19:34
Uno stimato avvocato di Vicenza, di cui non riportiamo il nome per motivi di riservatezza professionale, ci scrive una lettera che pubblichiamo volentieri perchè dà alla nostra redazione un riconoscimento per la pubblicazione di “Vicenza. La città sbancata†che compensa e supera di gran lunga omertà , ostracismi, censure e minacce altrui, una su tutte la citazione dell'ex presidente della Fondazione Roi, tal Gianni Zonin, per danni milionari credibili e gonfiati come il valore della azioni della BPVi piazzate a decine di miglaia di risparmiatori a 62,50 euro durante la gestione sua e del suo Cda della Banca Popolare di Vicenza per poi rivelarsi pezzi di carta da 10 centesimi e forse meno. Pubblichiamo la lettera anche perchè, a tutela dei diritti alla conoscenza dei suoi rappresentati, pone altre domande alla gestione attuale, a cui le giriamo, dopo un nostro contributo informativo in fondo alla lettera stessa, anche se nella prima fase la triade Gianni Mion, Salvatore Bragantini e Francesco Iorio non sembra molto ricettiva nel dare trasparenza su certe informazioni. Di seguito lettera, domande e una prima nostra documentazione sulle questioni poste dal legale vicentino.
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Dopo assemblea Veneto Banca, Il Sole 24 Ore conferma ipotesi VicenzaPiù su BPVi di Mion, Bragantini e Iorio. Ma se il "sobrio" Anselmi boccia lampadario da 50-60.000 euro, Iorio si priverà della "sua" Mini da 40.000?
Martedi 9 Agosto 2016 alle 09:49
Il 6 agosto scorso , dopo le prime considerazioni fatte il 5 agosto («Tra costi "addio" Cattolica e NPL svanisce un altro miliardo della BPVi. Si avvicina un altro aumento di capitale: se Atlante lo riservasse ai vecchi soci rispunterebbe un po' di fiducia?») avevamo avanzato per le due ex Popolari venete, la più vicina a noi Banca Popolare di Vicenza e la non lontana Veneto Banca, la necessità dell'iniezione di nuovo capitale dopo i millecinquecento milioni di euro immessi in BPVi e il miliardo conferito all'Istituto di Montebelluna dal Fondo Atlante 1, un'ipotesi che oggi Il Sole 24 Ore conferma nell'articolo titolato «Le sofferenze, lo schema Mps e poi l'M&A» che poi vi sottoporremo. Riferendoci al residuo di cassa nel primo fondo di salvataggio scrivevamo, infatti, che «una parte di quegli 1,7 miliardi di Atlante 1 serviranno, quindi, magari insieme ad altri sottoscrittori, per coprire eventuali nuovi aumenti di capitale delle due venete che si rendessero necessari per coprire nuove perdite che, è la nostra ipotesi, si dovessero evidenziare...»
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Tra costi "addio" Cattolica e NPL svanisce un altro miliardo della BPVi. Si avvicina un altro aumento di capitale: se Atlante lo riservasse ai vecchi soci rispunterebbe un po' di fiducia?
Venerdi 5 Agosto 2016 alle 20:09
È finita, male per la Banca Popolare di Vicenza, la storia della liason con la Cattolica Assicurazioni, un accordo definito all'epoca della sua stipula storico da Gianni Zonin ma che ora ha dato modo a Cattolica di esercitare un suo diritto contrattuale di "recesso" dopo essersi scottata con i 47 milioni di minusvalenze nelle banche sue partecipate (BPVi, Veneto Banca e San Miniato) che hanno appesantito la sua semestrale.Â
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Zugliano col sindaco Sandro Maculan si informa su "Vicenza. La città sbancata" e sul proprio futuro di soci BPVi e Veneto Banca visto da Codacons
Giovedi 4 Agosto 2016 alle 18:25Â
Mercoledì 3 agosto la sala Riunioni Pubbliche di Zugliano presso le scuole elementari era piena di soci "traditi" dalle due ex Popolari venete, la maggior parte dalla Banca Popolare di Vicenza ma alcuni anche da Veneto Banca, arrivati con le angosce, sicure, di chi ha perso i suoi risparmi e con le speranze, ancora vive, di poterli recuperare anche per riconquistare la dignità di un "popolo" che si sente colpito nell'intimo per la fiducia incondizionata riposta nelle due banche che reputavano affidabili ma, soprattutto, amiche e che spesso, se non sempre, è stata carpita con "destrezza" dai vertici dei due istituti, simbolicamente, e non solo identificati, in Gianni Zonin e Vincenzo Consoli, che, col supporto di direttori e funzionari di filiale, hanno speculato sulla pelle della povera gente. Continua a leggereA Zugliano incontro su Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca con il Codacons e il direttore di VicenzaPiù Giovanni Coviello per "Vicenza. La città Sbancata"
Mercoledi 3 Agosto 2016 alle 17:53
Mercoledì 3 agosto ore ore 20 a Zugliano presso la sala Riunioni Pubbliche sotto le scuole elementari il Codacons Veneto ha organizzato un dibattito per incontrare i risparmiatori di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca. Sarà presente anche il direttore di VicenzaPiù Giovanni Coviello che dopo la presentazione a Piovene tornerà nell'Alto Vicentino per presentare il libro "Vicenza. La città Sbancata". “Penso valga la pena esserci – dice Franco Conte, presidente regionale del Codacons - se, come pare, ci saranno decine di operai della cartiera che sono cascati tutti nella trappola e sono inferociti e disperatiâ€.
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Veneto Banca: indagati Diego Xausa e Michele Stiz dello Studio Adacta di Vicenza. Non lo sono Giacomo Cavalieri e Luigi De Anna, i loro omologhi in BPVI. Intanto Gianni Zonin in gita anche in Banca Nuova non inquina le prove
Mercoledi 3 Agosto 2016 alle 17:14
Oltre alla misura cautelare degli arresti domiciliari per l'ex amministratore delegato e direttore generale di Veneto Banca, Vincenzo Consoli, sono state emessi dalla Procura di Roma provvedimenti di indagine per altre 14 persone legate alla banca tra cui i componenti del collegio sindacale di Veneto Banca, Diego Xausa, Michele Stiz, Marco Pezzetti, Martino Mazzoccato e Roberto D’Imperio. Se questi ultimi tre sono sicuramente "apprezzati" dai primi due colleghi, Diego Xausa e Michele Stiz sono entrambi partner del notissimo Studio Adacta di Vicenza (di cui Xausa è stato fondatore e presidente e di cui è managing director) con sedi anche a Treviso, ovviamente, e a Milano. Ma lo Studio Adacta è da tempo nelle vite incrociate delle due ex Popolari venete visto che, nello stesso periodo in cui i due colleghi ora indagati operavano a Montebelluna, nel collegio sindacale di BPVi c'era come sindaco Giacomo Cavalieri, sempre di Adacta, mentre il partner Luigi De Anna era sindaco supplente di Banca Nuova (controllata siciliana di Bpvi).
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"Dalla vostra parte" in diretta: i soci della BPVi agitano "Vicenza. La città sbancata". E Maurizio Gasparri in studio chiede: "Perchè ai domiciliari Consoli e non anche Gianni Zonin?"
Martedi 2 Agosto 2016 alle 22:22
Mentre davanti alle telecamere in diretta da Vicenza di "Dalla vostra parte", il programma di Rete 4 condotto da Maurizio Belpietro, alcuni dei soci beffati dalla BPVi di Gianni Zonin e appartenenti a "Noi che credevamo nella Banca Popolare di Vicenza", l'associazione più numerosa di azionisti truffati, agitavano il nostro libro testimonianza "Vicenza. La città sbancata" (ultime copie disponibili prima della seconda ristampa da noi in Viale Milano 31, nelle migliori edicole e librerie oltre che su Amazon o scrivendo a [email protected], ndr), in studio c'è chi ha avuto il coraggio, chiamiamolo così, di affermare che "le vecchiette che hanno investito in titoli poi azzerati delle banche in crisi sono più furbe di quanto sembrino".
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Perquisizioni show per Veneto Banca e soft per BPVi, arresti e sequestri di beni per Vincenzo Consoli ma non per Gianni Zonin: Treviso, Vicenza e Roma o pool unico di pm?
Martedi 2 Agosto 2016 alle 15:30
Da quando sono cominciati ad emergere i problemi di Veneto Banca e, poi, quelli della Banca Popolare di Vicenza è indubbio che siano apparsi chiari i pesi diversi, giudiziari e mediatici (almeno per quanto riguarda il "giornale unico" confindustriale di Vicenza), applicati in maniera decisamente punitiva ma corretta, visto il flop finale da 5 miliardi per 90.000 soci più l'indotto per il territorio, con l'istituto montebellunese guidato da Vincenzo Consoli e con toni soft ma decisamete inadeguati con la BPVi, il cui disastro è costato oltre sei miliardi a oltre 118.000 soci più, sempre, l'indotto per le aree interessate. Eppure i fatti della Popolare di Vicenza, che abbiamo raccontato con una serie di articoli dal 13 agosto 2010 sulle crepe crescenti della Popolare vicentina e una cui selezione è ora raccolta nel nostro libro di successo "Vicenza. La città sbancata", sembrano una copia carbone di quelli di Veneto Banca.
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Marco Scillieri: come difendere i risparmi, un'opinione discutibile ma da discutere
Lunedi 1 Agosto 2016 alle 11:03Alla presentazione del libro "Vicenza. La città Sbancata", organizzata dai gruppi del MoVimento 5 Stelle dell'Alto Vicentino, coordinati da Daniele Sartore, consigliere comunale, e Luca Canale, che hanno ottimamente condotto e moderato l'incontro nella sala della biblioteca comunale di Piovene Rocchette completamemte piena di soci "truffati" dalla BPVi dell'ex presidente Gianni Zonin e di cittadini che hanno voluto capire di più sul flop del secolo a Vicenza acquistando poi, numerosi, il libro, praticamente di nuovo esaurito prima della seconda ristampa (ne trovi le ultime copie disponibili su Amazon.it, da noi in Viale MIlano 31 a Vicenza e presso le migliori edicole e librerie del Vicentino), ha fatto da "gustoso" antipasto l'intervento di Marco Scillieri, un po' da "santone dell'economia", scrivevamo, un po' di più da provocatore dell'attenzione dei presenti sul sistema economico e finanziario internazionale gestito da "istituzioni sovranazionali antidemocratiche e non votate da nessuno" e che esprime un un "mercato finanziario truccato dalle mega banche".
Continua a leggereSu AltoVicentinoOnline Coviello, "Vicenza. La città sbancata" e il crack BPVi: "scoperchiato un mondo corrotto. I vicentini devono ribellarsi"
Venerdi 29 Luglio 2016 alle 22:48
Prosegue la serie di incontri sul territorio del direttore della testata on line VicenzaPiù Giovanni Coviello, nato nella ‘terra di mezzo’ tra Roma e Napoli ma vicentino d’adozione, in una serata organizzata mercoledì scorso dal Movimento 5 stelle di Piovene Rocchette per presentare la sua nuova opera, già alla seconda ristampa dopo solo un mese dalla sua uscita. Destinatari dell’opera sono soprattutto i 119 mila azionisti veneti truffati, il 70% dei quali solo della provincia di Vicenza, di cui si calcola a Piovene siano almento 200-300 soci.
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