La Fondazione Roi torna a finanziare l'arte a S. Corona, da statuto... più o meno. Bulgarini più sicuro, noi meno. In attesa delle udienze per il milione di euro chiesto dall'ex Zonin al nostro direttore: per il reato di informazione?
Domenica 9 Ottobre 2016 alle 18:55
E' stata riaperta al pubblico venerdì scorso 7 ottobre, nella chiesa di Santa Corona, la Cappella del Rosario completamente restaurata grazie alla Fondazione Roi. Una Fondazione il cui fondatore fu Giuseppe Roi, grande amante dell'arte vicentina tanto da volerle dedicare dei fondi per il finanziamento, acquisto, restauro di opere d'arte e allestimento di mostre. Grande passione del marchese era Palazzo Chiericati, come ha confermato nella presentazione del restauro della Cappella del Rosario il sindaco Achille Variati, ricordando con piacere ed orgoglio un uomo, Roi, che "profeticamente", gli suggeriva Marino Breganze de Capnist, ancora vicepresidente della Fondazione Roi (e Presidente di Banca Nuova del Gruppo Banca Popolare di Vicenza) nonostante tutte le "vicissitudini" che riguardano il suo faro, Gianni Zonin, "affermò che avrebbe portato avanti il suo finanziamento per la cultura e l'arte anche dopo la sua morte. E così è stato".
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Marino e Cota tra i tanti assolti dopo le condanne mediatiche preventive. Sarebbe bello avere Ivano Tolettini come cronista delle udienze contro di noi volute da Gianni Zonin per aver difeso la Fondazione Roi
Venerdi 7 Ottobre 2016 alle 22:44
Accennando sabato 1° ottobre al cambio di timone in due tempi a Il Giornale di Vicenza col nostro augurio che Luca Ancetti, il nuovo direttore, guidi "un giornale che sappia rinnovarsi all'insegna delle notizie e non solo delle interpretazioni" abbiamo riferito della censura totale sia del Gdv di Ario Gervasutti che di Tva dell'allora suo direttore Ancetti sulla notizia che ad andare a processo subito non sarà Gianni Zonin per aver ridotto sul lastrico decine di migliaia di azionisti della Banca Popolare di Vicenza ma chi vi scrive, direttore di VicenzaPiu.com, per aver rivelato, documentandola, la mala gestio della Fondazione Roi da parte dell'ex presidente della BPVi che era presidente anche della Fondazione fondata dal marchese Giuseppe Roi per finanziare il Museo Chiericati (e non anche, se non tirando per la coda lo statuto, vero amministrazione Variati?, anche la Cappella del Rosario della Chiesa di Santa Corona...).
Continua a leggereRiapertura Cappella del Rosario, Bulgarini: Una grande pagina per la chiesa di Santa Corona
Venerdi 7 Ottobre 2016 alle 18:20Stamattina, 7 ottobre, è stata riaperta al pubblico, completamente restaurata, la cappella del Rosario nella chiesa di Santa Corona. Presenti alla cerimonia il sindaco Achille Variati, il vice sindaco Jacopo Bulgarini d'Elci, il direttore della Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio delle province di Verona, Rovigo e Vicenza Fabrizio Magani, il vicepresidente della Fondazione Roi Marino Breganze, il referente scientifico dei Civici Musei di Vicenza Giovanni Carlo Federico Villa ed il Vescovo di Vicenza Beniamino Pizziol. Erano presenti inoltre, numerosi assessori e consiglieri del comune di Vicenza. Continua a leggere
La BPVi nel baratro continua a "spandere": al portavoce Beltotto esperto in "Nuovi poveri" 180.000 euro all'anno omnicomprensivi. Ma anche no... Che Image ci fa la BPVi?
Venerdi 7 Ottobre 2016 alle 14:40
La Banca Popolare di Vicenza, quella che si sognava "nuova", presenta voragini crescenti dopo l'immissione di 1,5 miliardi di euro da parte del Fondo Atlante che hanno dato solo la possibilità di parlare ancora, a solo pochi mesi dal loro "arrivo", della ex Popolare, che altrimenti, sarebbe giù morta ufficialmente e non solo di fatto. All'incasso di quei mille e cinquecento milioni è corrisposto il contemporaneo azzeramento di oltre sei miliardi in tasca a oltre 118.000 soci, di cui quasi la metà conquistati dalle sirene di Gianni Zonin, Samuele Sorato & c. a buco già conclamato (leggete, se ancora qualcuno lo dubitasse, incluso qualche magistrato?, "Vicenza. La città sbancata", scritto pagina dopo pagina fin dal 13 agosto 2010, a nostro rischio, ieri come oggi, ma a difesa dei vicentini, oggi come ieri.Â
Continua a leggereRestaurata e riaperta la Cappella del Rosario di Santa Corona. Achille Variati ringrazia la Fondazione Roi...
Venerdi 7 Ottobre 2016 alle 13:41
In occasione dell'anniversario della Battaglia di Lepanto del 7 ottobre 1571, vinta dai Veneziani sui Turchi dopo aver invocato la protezione della Vergine che recita il Rosario, viene riaperta al pubblico nella chiesa di Santa Corona completamente restaurata la Cappella del Rosario che commemora lo storico avvenimento. Le 34 tele della scuola di Alessandro Maganza, la cui iconografia è ispirata a episodi della vita della Vergine, ritornano a decorare le pareti della cappella restituendo al monumento religioso anche le cornici e i lacunari lignei del soffitto. E' il sindaco Achille Variati il primo ad esprimere l'entusiasmo per la riapertura della cappella poiché "mancava tra i restauri. Ce lo siamo detti un paio di anni fa".
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Luca Ancetti debutta alla guida del GdV. E scrive che il Giornale di Vicenza "più" c'è già. Il nostro...? Pensi a Pieraldo Dalle Carbonare
Domenica 2 Ottobre 2016 alle 15:20
Luca Ancetti, da direttore proveniente dalla tv, da TVA per la precisone, ha preso da ieri, firmandolo oggi per la prima volta, le impegnative redini de Il Giornale di Vicenza scrivendo il classico editoriale di presentazione e di saluto a collaboratori, che chiama semplicemente colleghi non innalzandosi prudentemente su di loro, e ai lettori, che, però mai hanno potuto leggere l'editoriale di commiato di Ario Gervasutti che pure ha guidato il giornale per sei anni per poi esserne estromesso, il perchè non si sa ufficialmenye anche se noi ci siamo compiutamente e, diremmo, efficacemente occupati delle vicende che hanno accompagnato il siluramento dell'uno e l'ingaggio dell'altro con l'interregno di Marino Smiderle. E il neo direttore nel suo editoriale, che vi proponiamo integralmente qui come fatto per quello dell'ex ad interim, ci fa subito una concessione.
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Marino Smiderle passa a Luca Ancetti il testimone de Il Giornale di Vicenza: dietro il profluvio di complimenti alla redazione e ad Ario Gervasutti inizia "una bella partita"
Sabato 1 Ottobre 2016 alle 15:42
Con uno scarno comunicato del 7 settembre l'editore de Il Giornale di Vicenza, la Athesis spa (qui la sua ragnatela di controllo con Confindustria Vicenza e la consorella di Verona a farne da nucleo), ufficializzava il siluramento dell'ex direttore Ario Gervasutti affidandone (da noi anticipato e poi da noi "raccontato" ai nostri lettori, tra cui molti del GdV lasciati al buio sul back stage del "dramma" che con una serie di click in sequenza potete ricostruire partendo da qui) il ruolo ad interim al caporedattore fresco di nomina, Marino Smiderle. E oggi leggiamo un bel fondo in prima pagina del direttore ad interim che passa il testimone, come sempre da noi rivelato, dal 2 ottobre come firma, ma da oggi, quindi, come operatività , a Luca Ancetti ex direttore di Tva, controllata direttamente da Confindustria Vicenza.
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Banca Nuova su Rai 1 nella fiction “Catturandi” per arrestare il mafioso numero 1. Mentre Gianni Zonin è ancora libero, in attesa del finale nel “suo” film...
Lunedi 26 Settembre 2016 alle 12:33
“Nel programma sono stati inseriti a fini promozionali i seguenti prodottiâ€: oltre a Villa Igea è comparso anche il nome di Banca Nuova nei titoli di coda nella fiction a puntate in prima serata su Rai1 “Catturandi - Nel nome del padre†che tornerà in onda oggi, lunedì sera, con un nuovo episodio. Tantissimi spettatori (nell'ultima puntata del 19 settembre oltre 3 milioni secondo i dati Auditel) avranno, quindi, potuto notare durante le scene del film (nella foto un fotogramma) le insegne dell'istituto di credito del Gruppo Banca Popolare di Vicenza, con decine di sedi in Sicilia e di cui è ancora presidente il vicentino Marino Breganze, storico braccio destro di Gianni Zonin e tutt'ora vicepresidente della Fondazione Roi che tramite il suo ex presidente ha costretto il direttore del nostro giornale, composto da quattro persone in redazione, a difendersi da una richiesta danni milionaria.
Continua a leggereGianni Mion si racconta a Marino Smiderle: come Gianni Zonin? E l'intervista esclusiva al GdV dopo la censura a VicenzaPiù annuncia 1.000 esuberi e svela il nome della banca "unica": Veneto Banca. Per il resto si vedrà...
Domenica 25 Settembre 2016 alle 13:21
"Il numero uno dell'istituto di credito berico esce allo scoperto e indica quella che ritiene la strategia più efficace per ripartire. Ma Atlante non ha deciso. «La fusione è la soluzione migliore» «Da BpVi e Veneto Banca può nascere un gruppo integrato: se andasse in porto terrei il loro nome. I piccoli soci danneggiati? Verremo loro incontro»: questi sono l'occhiello, il titolo e il sommario dell'intervista concessa da Gianni Mion, presidente della Banca Popolare di Vicenza, al GdV (Il Giornale di Vescovi) del direttore ad interim Marino Smiderle, il collega "esperto di economia" che per anni ha osannato un altro presidente, Gianni Zonin, e i suoi compagni di... Cda. Da un po' la BPVi non ci dà più accesso alle sue informazioni ufficiali (ne abbiamo informato l'Ordine dei Giornalisti del Veneto e il Sindacato dei Giornalisti del Veneto), dopo il grande successo del nostro libro "Vicenza. La città sbancata", che ha raccolto 6 anni di articoli pubblicati fin dal 13 agosto 2010 da VicenzaPiù e mai scritti su Il Giornale di Vicenza.
Continua a leggereA Vicenza due famiglie su tre hanno subito le conseguenze del disastro BPVi. Ma tutto e tutti sono fermi, come per la Fondazione Roi
Sabato 24 Settembre 2016 alle 15:14
Tra le tante domande che la vicenda Banca Popolare di Vicenza pone a tutti noi, ce n'è una per la quale è veramente difficile trovare una risposta. Oltre 118.000 soci hanno visto crollare quasi totalmente il valore delle proprie azioni; tra questi, i più danneggiati sono stati quelli che hanno acquistato il titolo ai valori massimi tra i 40 e i 62,50 euro, vale a dire quei soci arrivati per ultimi, che non hanno potuto beneficiare dei dividendi degli anni passati. Se vogliamo ancora restringere il campo, dobbiamo pensare alle decine di migliaia di pensionati, lavoratori dipendenti, professionisti e piccoli imprenditori che hanno affidato al capitale della Banca tutti i risparmi di una vita. Parliamo di famiglie senza specifica competenza finanziaria, con una mentalità assai lontana dalla propensione al rischio che è tipica di operatori finanziari e possessori di capitali ingenti.
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