Archivio per tag: Bpm

Categorie: Banche

Borsa europea positiva a metà seduta, Milano +0,6%, confermato rialzo per le banche, Fincantieri guadagna l'11,2%

Giovedi 12 Maggio 2016 alle 14:05
ArticleImage Borsa: Europa positiva, Milano +0,6%. A Piazza Affari banche confermano rialzo, corsa Fincantieri Borse europee in ripresa a metà seduta con il petrolio che rimbalza. L'indice d'area Stoxx 600 guadagna mezzo punto con lo slancio di energia e tlc. Tra gli indici in evidenza Francoforte (+0,78%), seguita da Parigi (+0,59%). Più cauta Londra (+0,16%). Milano con il Ftse Mib guadagna lo 0,6% con Saipem che sale del 3,44 per cento. E viaggiano sempre di buon passo Banco Popolare (+2,95%), Bper (+2,7%), Unicredit (+2,68%) e Bpm (+2,69%). Resta sotto vendita Generali (+2,9%) dopo la trimestrale. Fuori dal paniere principale Fincantieri guadagna l'11,2% dopo il ritorno all'utile e nuove commesse per la controllata Vard.

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Aggiornamento mercato: Piazza Affari debole con Ftse Mib a -0,4%, Banco a -9%, Francoforte, Parigi e Londra in rialzo

Lunedi 9 Maggio 2016 alle 15:23
ArticleImage Borsa Milano debole, cede Banco (-6%). Ftse Mib -0,4%, in Europa listini positivi, Francoforte +1,8% Avvicinandosi a metà giornata Piazza Affari si conferma debole (Ftse Mib -0,4%) appesantita dalla banche, mentre tutte le altre Borse europee sono chiaramente positive. In attesa dell'Eurogruppo, Francoforte cresce dell'1,8% (trainata da Volkswagen e Deutsche bank che salgono di quasi il 4%), Parigi dell'1,3%, Madrid di un punto e Londra dello 0,5%, con Atene in rialzo dello 0,4%. A Milano peggiora il Banco popolare (-6% a 5,1 euro) dall'avvio di seduta sull'ottovolante, con la Bpm e Mps che perdono oltre il 4%, Ubi, Carige e Bper circa il 3%.

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Le banche popolari cambiano volto: Ambrosini in Veneto Banca, Penati e Petrignani in BPVi, Moratti in Ubi, Rossi in Bpm

Lunedi 9 Maggio 2016 alle 09:34
ArticleImage Dopo le parole, i fatti: ci sono volti nuovi al vertice di alcune banche rappresentative del sistema delle popolari. Il meccanismo avviato dal governo Renzi nel gennaio 2015, ha trovato – in alcuni casi con la complicità del mercato, in altri in piena libertà – compiuta applicazione nelle ultime settimane. Una trasformazione che non si è limitata agli aspetti formali (la trasformazione in Spa di quegli istituti cooperativi che avevano oltre otto miliardi di attivi), ma che ha saputo andare oltre, rinnovando i consigli con professionalità nuove e di elevato livello, tanto da guardare al mercato non più come a un pericolo nemico da evitare, ma come benchmark con cui confrontarsi quotidianamente.

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Aggiornamenti mercato: Milano è a -1%, Europa conferma il calo, spread a 134 punti

Venerdi 6 Maggio 2016 alle 14:47
ArticleImage Borsa: Milano peggiora a metà seduta,-1%. Vendite su Finmeccanica e Cnh, mentre banche confermano rialzo
Piazza Affari peggiora ulteriormente a metà seduta. Il Ftse Mib cede l'1% a 17.723 punti. Ad incidere sul listino sono le vendite che colpiscono Cnh (-3,95%), Finmeccanica (-3,37%), Eni (-1,98%), Enel (-1,68%). Sempre sotto pressione Ferragamo in attesa della scelta del nuovo a.d. Restano invece ben comprate le banche con Mps che prosegue nella sua corsa (+3,55%) dopo i conti sopra le attese. Bene poi il Banco Popolare (+3,05%) alla vigilia dell'assemblea per l'aumento da 1 miliardo propedeutico alla fusione con Bpm (+0,34%). Buon passo anche per Ubi (+1,9%), Bper (+1,59%).

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Bpm - Banco Popolare, Giarda critica fusione: banca veronese ha rischi di credito più alti della milanese. Poi "vince" Nicola Rossi

Domenica 1 Maggio 2016 alle 16:25
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Giarda attacca fusione Ad assemblea Rho migliaia di azionisti presenti 

"La banca nascente" dalla fusione tra la Bpm e il Banco Popolare "non ha le caratteristiche per essere la coppia dell'anno". Il presidente uscente della Banca Popolare di Milano, Piero Giarda, in apertura dell'assemblea dei soci Bpm a Rho, come riferito da Ansa, boccia sul nascere il matrimonio con l'istituto veronese. Dei 3.015 azionisti, 1.545 presenti fisicamente all'apertura dell'assemblea. L'ex ministro ha spiegato che non è convinto di questa scelta per via della "bassa redditività presente e prospettica di entrambe le banche e dei rischi di credito più alti" del Banco. Tuttavia, ha concluso Giarda, "le alternative non sarebbero state molto meglio".

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BPVi ancora a caccia di riluttanti soci mentre si preparano ad essere le nuove "banche del nordest" Unicredit, Intesa e Banco Popolare con BPM. Tutte almeno con radici in Veneto

Martedi 26 Aprile 2016 alle 21:20
ArticleImage Vi proponiamo alcuni estratti di due articoli su VeneziePost del collega Matteo Buffolo, il primo dal titolo "Bpvi a rischio lo sbarco in Borsa. Chi cresce con la crisi delle popolari", il secondo "Il Nordest senza le sue banche", temi che volevamo sviluppare noi stessi ma che abbiamo trovato già ben sviscerati da Buffolo, per cui gli facciamo umilmente da eco, vista la competenza che dimostra a differenza dei "nuovi educatori" finanziari, molto virtuali, più dei loro media, che pur di scrivere qualcosa propinano ai loro poveri lettori delle false verità. Come quella, ultima ma non l'ultima, del prospetto informativo della Banca Popolare di Vicenza che, secondo loro, sarebbe stato reso pubblico dalla Consob.

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L'Ad di Veneto Banca Carrus sulla fusione Bpm-Banco Popolare: "se dovessi firmare con loro lo farei subito"

Mercoledi 20 Aprile 2016 alle 10:05
ArticleImage La fusione fra Bpm e il Banco Popolare «sarà una storia di successo. Se dovessi firmare per aggregarmi a questi due signori, fra due anni, lo farei subito». La frase di Cristiano Carrus, amministratore delegato di Veneto Banca, pronunciata ieri a margine del consiglio dei bancari della Uil, riecheggia quella di Pierfrancesco Saviotti, collega del Banco, di un anno fa. Allora disse che il suo sogno proibito era una fusione con Popolare di Milano. (Leggi in rassegna stampa l'articolo completo)

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L'Ad di Veneto Banca Carrus sulla fusione Bpm-Banco Popolare: "se dovessi firmare con loro lo farei subito"

Mercoledi 20 Aprile 2016 alle 10:00
ArticleImage La fusione fra Bpm e il Banco Popolare «sarà una storia di successo. Se dovessi firmare per aggregarmi a questi due signori, fra due anni, lo farei subito». La frase di Cristiano Carrus, amministratore delegato di Veneto Banca, pronunciata ieri a margine del consiglio dei bancari della Uil, riecheggia quella di Pierfrancesco Saviotti, collega del Banco, di un anno fa. Allora disse che il suo sogno proibito era una fusione con Popolare di Milano. E se il sogno nel frattempo, pur con il «salasso» di un miliardo di aumento di capitale imposto dalla Bce, si è avverato, niente vieta a Carrus di riproporre la soluzione, esplorata in qualche modo lo scorso anno senza successo, in una versione potenziata dopo l’aumento di capitale e la quotazione di maggio di Montebelluna, e in attesa della fusione in autunno Banco-Bpm. Pur se Saviotti, nell’assemblea di bilancio di un mese fa, abbia escluso decisamente che le banche venete possano entrare nell’operazione.

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Veneto Banca, Carrus fiducioso sulla ricapitalizzazione dichiara: "il passo successivo è la fusione"

Venerdi 1 Aprile 2016 alle 09:28
ArticleImage «L’obiettivo è sederci a un tavolo serio per discutere di una fusione già quest’anno». Cristiano Carrus, amministratore delegato di Veneto Banca, conferma la strategia per l’ex popolare di Montebelluna. L’occasione è il convegno di Mestre del sindacato dei bancari Cgil, a cui doveva trovarsi seduto a fianco del presidente di Bpvi, Stefano Dolcetta, e dell’amministratore delegato di Banco Popolare, Pier Francesco Saviotti. Salvo che questi ultimi sono a Roma, il primo a votare il nuovo presidente di Confindustria, l’altro in Consob, per mettere a punto i dettagli dell’assemblea dei soci che sarà convocata oggi dal cda, per approvare l’aumento di capitale da un miliardo dettato dalla Bce per procedere alla fusione con Banca popolare di Milano.

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Dopo Banco Popolare con Bpm altri matrimoni combinati in vista per le "piccole" BPVi e Veneto Banca

Giovedi 24 Marzo 2016 alle 09:14
ArticleImage "Andate e fondetevi: si parte con Bpm-Banco", così titola oggi Il Fatto Quotidiano un articolo di Marco Palombi che vi proponiamo a seguire e che annuncia l'ok dela Bce, sia pure condizionato a un nuovo aumento di capitale e a radicali cambiamenti nella governance, alla formazione del terzo gruppo bancario italiano, preludio ad altre aggregazioni in cui non è difficile immaginare coinvolte le altre due, popolari venete, Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, realtà "mini" rispetto alle due grandi ora promesse spose, quella con testa a Verona e l'altra Milano, e, quindi, destinate, presumibilmente ad accettare matrimoni combinati e non certo d'amore (clicca qui per l'articolo completo in Rassegna stampa).

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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