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Veneto Banca, Carrus fiducioso sulla ricapitalizzazione dichiara: "il passo successivo è la fusione"

Di Rassegna Stampa Venerdi 1 Aprile 2016 alle 09:28 | 0 commenti

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«L’obiettivo è sederci a un tavolo serio per discutere di una fusione già quest’anno». Cristiano Carrus, amministratore delegato di Veneto Banca, conferma la strategia per l’ex popolare di Montebelluna. L’occasione è il convegno di Mestre del sindacato dei bancari Cgil, a cui doveva trovarsi seduto a fianco del presidente di Bpvi, Stefano Dolcetta, e dell’amministratore delegato di Banco Popolare, Pier Francesco Saviotti. Salvo che questi ultimi sono a Roma, il primo a votare il nuovo presidente di Confindustria, l’altro in Consob, per mettere a punto i dettagli dell’assemblea dei soci che sarà convocata oggi dal cda, per approvare l’aumento di capitale da un miliardo dettato dalla Bce per procedere alla fusione con Banca popolare di Milano.

«La strategia, una volta ricapitalizzati, è al 100% di correre veloci a cercare un partner - dice a chiare lettere Carrus - . È una strada quasi obbligata. La direzione è quella imboccata da Milano e Verona. Senza se e senza ma e non guardando alle poltrone». E ancora: «È il futuro inevitabile: devo sposarmi anch’io. L’ipotesi dello stand alone non è concepibile. È una sciocchezza continuare a immaginare che soli è bello». Certo, se la strada è quella di Banco-Bpm («Sono tifoso di un’operazione coraggiosa, un laboratorio di idee che va portata avanti con forza da parte di tutti»), proprio l’operazione Milano-Verona sottrae un possibile interlocutore a Montebelluna. Saviotti ha escluso le venete dall’operazione e anche Carrus riconosce le difficoltà: «È un’operazione così impegnativa, che potrebbe portare a un annetto di lavori e questo diminuisce le possibilità». Se non altro, dopo le difficoltà più acute di inizio anno («In 45 giorni, nel periodo intorno all’assemblea di dicembre e al bail-in, abbiamo perso 3 miliardi di raccolta»), invece l’Ad incassa, all’opposto delle difficoltà per Popolare Vicenza poste da Unicredit sul consorzio di garanzia, le dichiarazioni del manager di Intesa, Carlo Messina, che si dice pronto a onorare gli impegni sulla garanzia per l’aumento di capitale: «Sicuramente non stapperemo lo champagne ma il mercato ci consentirà di fare l’operazione - dice Carrus - Noi abbiamo una nostra pregaranzia coperta da Banca Imi, che ha ripartito il rischio su 9 entità. Pur se il momento di mercato non è facile e con il Banco Popolare stiamo chiedendo in tre 3,5 miliardi». L’obiettivo, sui tempi, a questo punto, per Veneto Banca, resta di quotarsi a metà giugno; la forchetta di prezzo sarà approvata in cda tra il 20 e il 25 maggio. Già, il consiglio d’amministrazione. È l’altro tema di Veneto Banca, che andrà al rinnovo nell’assemblea del 5 maggio. E dopo l’incontro di martedì a Roma con Bce e Banca d’Italia, sia sul percorso di quotazione che sui termini del rinnovo, dopo la lettera di Francoforte che ha chiesto un ampio ricambio, ieri il board guidato da Pierluigi Bolla ha pubblicato il documento sulla composizione del cda. Propone un organo a 11 membri, due dei quali con esperienza in istituzioni finanziarie, due dall’economia reale e dalle associazioni di settore, due dalle professioni e dall’università, uno almeno proveniente da aziende quotate. E ancora con almeno 5 non esecutivi e almeno un quarto di indipendenti e, rispetto al genere, almeno quattro donne. Da notare, tra i requisiti di onorabilità, l’esclusione di chi abbia procedimenti penali e amministrativi su norme bancarie e finanziarie o tenuto «condotte poco trasparenti o non cooperative nei confronti delle autorità di supervisione, eventuali procedimenti a titolo di responsabilità civile/erariale». Criteri che paiono voler escludere radicalmente ritorni al passato. E che nel complesso pongono vincoli rilevanti nella partita della formazione delle liste, da depositare entro il 10 aprile. «L’obiettivo è evitare la diaspora in molte liste - dice per parte sua Carrus -. Stiamo dialogando con tutti e cerchiamo di capire gli spazi se andare con una o più liste». Ma si tratterà di vedere soprattutto se ci saranno spazi per un accordo con i grandi soci di «Per Veneto Banca», unica realtà organizzata con l’8% del capitale, orientata ad andare avanti su una propria lista, ora che si è creata l a finestra d’opportunità. Da ultimo, mentre Carrus non dà novità sulla vendita delle banche estere, promette per il 5 maggio un aggiornamento sull’azione di responsabilità: «Arriveremo con uno stato di avanzamento lavori».
di Federico Nicoletti, dal Corriere del Veneto


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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