Archivio per tag: Banca Popolare di Vicenza
Categorie: Politica, Economia&Aziende
Pubblicato il 22 dicembre alle 22.53, completato e aggiornato il 23 alle 10.22. Molti indizi c'erano da tempo, ma la serie delle conferme giunte in meno di una settimana, quella conclusiva e decisiva per l'esito dei lavori, dinanzi alla Commissione parlamentare d'inchiesta sulle banche, è impressionante e chiude ogni discussione, senza appello, su uno dei quesiti che da tempo agitavano il dibattito politico: è possibile che il più potente ministro del governo-Renzi, figura non secondaria - insediata a palazzo Chigi - anche nell'esecutivo Gentiloni, abbia così palesemente violato il dovere etico fondamentale assunto con il giuramento sulla Costituzione di servire esclusivamente gli interessi della Nazione e non altri, tanto più se privati e addirittura propri e della propria famiglia?
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La telenovela delle bugie di Maria Elena Boschi copre anche quelle di Bankitalia su BPVi, Veneto Banca e non solo: e intorno c'è odore di massoneria e uno spruzzo di mafia
Sabato 23 Dicembre 2017 alle 10:22
Categorie: Politica, Economia&Aziende
Il trait d'union tra le audizioni della Commissione d'inchiesta sulle banche è stato il gossip istituzionale su Maria Elena Boschi, che, lo ripetiamo, se ha detto bugie vada a casa ma finiamola quì con la storia dei conflitti di interessi sui quali è nata ed è stata fondata la seconda Repubblica, Silvio Berlusconi docet. Ebbene la morbosa curiosità sul più bel petalo del "giglio magico" ha fatto il gioco di chi voleva stendere una ulteriore cappa sulle tragiche mancanze dei controllori, Bankitalia e Consob, che hanno permesso e alimentato il crac "impostato" dai controllati, Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca qui da noi, altri istituti altrove.
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Esaurita la morbosa curiosità su quel "giglio" di Maria Elena Boschi ecco "le" domande per l'audito Pier Carlo Padoan su "zero sequestri" a Zonin, insolvenza, Stato "creditore first", Viola liquidatore...
Venerdi 22 Dicembre 2017 alle 00:37
Categorie: Fatti, Economia&Aziende
Alcuni avvocati della difesa hanno provato a ritardare di qualche mese i tempi dell'udienza preliminare per il crac della Banca Popolare di Vicenza, ma il Gup Roberto Venditti ha optato per un calendario serrato di sedute, fissandone tre per la definizione dell'ammissione delle parti civili. Appuntamento al 20 e 27 gennaio e poi ancora il 3 febbraio. Entro questa data quindi si saprà quante delle oltre diecimila richieste depositate troveranno accoglimento ed avranno quindi ingresso nel processo contro gli vertici della Banca Popolare di Vicenza. La battaglia con gli imputati si preannuncia dura, soprattutto con riferimento alla richiesta di costituzione avanzata dalle organizzazioni rappresentative dei consumatori che diversi avvocati della difesa non hanno fatto mistero di volere combattere.
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Processo BPVi, il Gup Roberto Venditti schiva le richieste di alcuni legali della difesa di allungare i tempi: udienze il 20 e 27 gennaio e poi il 3 febbraio. Guerra su ammissione associazioni soci come parti civili
Giovedi 21 Dicembre 2017 alle 20:37
Categorie: Politica, Economia&Aziende
Il Movimento Risparmiatori Traditi è il primo partito dei soci truffati da Veneto Banca, BPVi e non solo. Il piovese Alberto Artoni: "si estende da nord a sud, siamo in due milioni"
Mercoledi 20 Dicembre 2017 alle 23:28
È il veneto Alberto Artoni ("faccio l'ingegnere edile come seconda professione, la prima è quella di socio truffato dalle banche venete") ad annunciarci in anteprima assoluta che è nato con sede a Roma, il Movimento Risparmiatori Traditi, il primo partito che vuol raccogliere intorno a sè i soci delle banche fallite, in un modo e nell'altro. Per il sessantatreenne professionista ("anche l'edilizia soffre dei crac bancari"), nato a Piove di Sacco "il Movimento si estenderà dal nord al centro fino al sud, perchè ad essere stati truffati sono tutti, in tutta l'Italia".Â
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Categorie: Politica, Economia&Aziende
"Un grande risultato: anche la Camera dei Deputati (dopo il Senato) superando rivalità e polemiche di una troppo accesa campagna elettorale, ha approvato un testo di legge che istituisce il Fondo per le vittime di reati finanziari. L'intervento è articolato nel tempo, dal 2018 al 2021; Una dotazione di 100 milioni (che raddoppia quella iniziale del Senato). Il Decreto di attuazione deve essere emanato entro il termine di 90 giorni (dimezzati i 180 giorni del Senato).". Così ci dichiara, soddisfatto per l'approvazione, l'avv. Franco Conte, presidente di Codacons Veneto e di ANLA Senior Veneto, sulle modifiche all'emendamento sul fondo di ristoro per i soci truffati ("che hanno subito un danno ingiusto", si legge nell'emendamento) dalle banche tra cui quelli della Banca Popolare di Vicenza e di Veneto Banca .
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Il "fondo di ristoro" anche per i soci BPVi e Veneto Banca passa da 50 a 100 milioni, un contentino o un punto di partenza? Il secondo per Franco Conte di Codacons e per il CNCU
Mercoledi 20 Dicembre 2017 alle 10:10
Categorie: Economia&Aziende
Mentre per la Banca Popolare di Vicenza nulla si sa neanche del sequestro di 106 milioni di euro disposto dal Gip e confermato dalla Cassazione, dopo i conflitti di competenza da questa risolti a favore di Vicenza e con la conferma che il sequestro andava, comunque, eseguito dalla procura berica, gli uomini del Nucleo di polizia valutaria della Guardia di Finanza (si legge su NordEst Economia) hanno eseguito (il lancio è del pomeriggio del 19 dicembre) un sequestro di beni per un valore complessivo di 59 milioni riconducibili a imprenditori e un manager coinvolti nell'indagine su Veneto Banca., sequestro che si aggiunge a quello eseguito da tempo a carico dell'ex Ad Vincenzo Consoli.
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Per Veneto Banca un nuovo sequestro di beni per 59 mln a carico di imprenditori nel cda D'Aguì, Fagiani, Marcolin, Giovannone e di Bertolo, ex responsabile amministrativo. Nulla si sa a Vicenza del sequestro da 106 mln
Martedi 19 Dicembre 2017 alle 23:45
Categorie: Economia&Aziende
Col ridursi delle possibilità di far recuperare qualcosa di accettabilmente dignitoso ai propri iscritti, scoppiano sempre più virulente le liti tra le varie associazioni di soci truffati della fu Banca Popolare di Vicenza e della ex Veneto Banca. Queste divisioni sono un'altra delle cause del mancato soddisfacimento delle legittime richieste delle decine di migliaia di piccoli soci risparmiatori sopravvissuti con ostinazione, non ripagata ad oggi da un minimo di risultati, al circa 70% del totale degli azionisti retail che avevano acquisito azioni dal 2007 in poi e che sono stati "furbescamente" staccati dalla massa dei truffati dalla proposta delle banche al loro "fine vita" di un'Offerta pubblica di transazione (Opt) al 15% in cambio anche della fondamentale rinuncia ad azioni legali contro banche e management.
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Opt, la madre di tutte le truffe finali: 70% dei soci BPVi e Veneto Banca aderisce, "grazia" i responsabili del crac e svuota le associazioni, ora in lite fra loro. E tutte senza peso
Lunedi 18 Dicembre 2017 alle 23:45
Categorie: Politica, Fatti
Il 12 dicembre scorso, giorno di apertura dell'udienza preliminare contro Gianni Zonin & c. per il crac della Banca Popolare di Vicenza, Il Fatto Quotidiano aprina in prima per poi dedicare una intera pagina all'interno a una lucida analisi dell'accademico di Ca' Foscari Filippomaria Pontani, che, riconoscendo tra l'altro il lavoro fatto e le intimidazioni subite da chi vi scrive, direttore di VicenzaPiù, descriveva Vicenza sotto il titolo "Città col buco intorno: anatomia di un crac. La peste di Vicenza". E nei germi della peste di Vicenza di quest'ultimo ventennio il prof. Pontani elencava non solo la BPVi ma anche la base militare Usa Dal Molin, "l'alluvione del 2010 che ha mostrato la fragilità di un territorio violentato dal cemento", "lo scandalo del grande complesso edilizio di Borgo Berga", "l'arresto del potente costruttore Maltauro per le tangenti Expo (2014)"...
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Col bubbone del Vicenza Calcio scoppierà l'orgoglio residuo di Vicenza. Per il prof. Pontani la peste va dalla BPVi alla Fondazione Roi, da Maltauro fino ai Pfas, da Borgo Berga alla Tav, da Goldin alla Marlane Marzotto...
Sabato 16 Dicembre 2017 alle 23:40
Categorie: Economia&Aziende
Le risposte di Gianni Zonin davanti alla commissione parlamentare si possono sintetizzare in questo: lui era un presidente ignorante, nel senso che ignorava quasi tutto ciò che accadeva nella sua banca, la Banca Popolare di Vicenza, ignorava perfino quello che molti sapevano anche all’esterno della sua Popolare. Operazioni baciate, assunzioni di raccomandati o di illustri pensionati, assunzioni strumentali di uomini ex Bankitalia o GdF, concessione di finanziamenti anche elevatissimi senza le dovute garanzie, ecc., erano tutte cose che venivano decise in altri ambiti dai quali lui era escluso (nello sfondo della foto d'archivio una scritta e immagini premonitrici: "Dimmi chi sei" e... carabinieri, ndr).
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Zonin il presidente ignorante (e i commissari indulgenti)
Sabato 16 Dicembre 2017 alle 09:48
Categorie: Fatti, Economia&Aziende
Ad un certo punto il cancelliere accetta l'ultimo avvocato in fila e dice stop. Completata oggi la deposizione delle richieste di costituzione di parte civile nella terza delle tre sedute della prima settimana, dedicata di fatto a questo unico adempimento, dell'udienza preliminare per il crac della Banca Popolare di Vicenza. Oggi le misure di sicurezza, disposte intorno al Tribunale di Borgo Berga, sono apparse meno stringenti, grazie alla buona prova, nelle prime due giornate, data dalle procedure di identificazione e perquisizione nei punti di accesso e dal collaudo che hanno potuto farne gli operatori addetti.
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Processo BPVi, terminate le sedute dell'udienza preliminare per le costituzioni di parte civile contro Zonin & c. Il 21 il Gup Roberto Venditti stilerà calendario udienze
Venerdi 15 Dicembre 2017 alle 12:22