Rassegna stampa
Consob chiede a Cattolica di chiarire rapporto con BPVi. Bce chiede a Veneto Banca di chiarire sul futuro Cda
Venerdi 15 Aprile 2016 alle 09:47
Categorie: Banche
Parla chiaro Giuseppe Guzzetti, presidente della Fondazione Cariplo e dell’Acri: con la creazione del fondo Atlante «è finita la cuccagna» da parte degli speculatori «di portare via le nostre sofferenze al 18-20%», e così di «fare l’affare del secolo». Il riferimento è ai fondi speculativi che hanno proposto — vedi Apollo su Carige, o Fortress su Popolare di Vicenza — di rilevare i crediti in sofferenza delle banche a una valorizzazione molto bassa, prossima a quella cui sono state valutate le sofferenze delle quattro banche saltate. E dunque a valori molto lontani da quelli medi di carico degli istituti, attorno al 40%.
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Unicredit e Intesa confermano investimento di 1 miliardo in fondo Atlante per salvare BPVi e Veneto Banca
Venerdi 15 Aprile 2016 alle 09:41
Confindustria Vicenza, passaggio da Zigliotto a Vescovi che conferma di seguire la strada già impostata
Giovedi 14 Aprile 2016 alle 09:57
Categorie: Banche
Bpvi e Veneto Banca, il fondo Atlante vede prezzi-obiettivo per le azioni intorno ai 4 euro. L’indicazione emerge dai dettagli che escono dall’operazione per mettere in sicurezza gli aumenti di capitale delle due ex popolari e ad alleggerire le banche italiane dai crediti deteriorati. Un’operazione di «sistema», che intanto ieri ha rilanciato in Borsa i titoli delle banche italiane (il solo Banco Popolare, il cui rating è stato messo sotto osservazione da Moody’s in vista della fusione con Bpm, ha guadagnato ieri il 7,79% a 5,74 euro, recuperando il 31% in soli quattro giorni). Ma che, secondo i tecnici che l’hanno costruita, farà anche i sottoscrittori (tra questi, in Veneto, Fondazione Cariparo, che impegna 40 milioni e il fronte Banco-Bpm che dovrebbe intervenire con 200, mentre ieri il tema è finito sul tavolo del cda di Cattolica).
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Fondo Atlante stima i prezzi delle azioni di BPVi e Veneto Banca attorno ai 4 euro
Giovedi 14 Aprile 2016 alle 09:28
Categorie: Banche
Il primo closing del fondo Atlante scatterà al 28 aprile, ed entro quella data si punta a raccogliere una cifra compresa tra i 4 e i 5 miliardi. Per lo meno era questa la sensazione di ieri sera, al termine di una giornata finita male sui mercati proprio per le perplessità sul capitolo-risorse e mentre i potenziali investitori si interrogano se e quanto impegnarsi. Ma intanto l’attualità preme: la Popolare di Vicenza, priorità vera del piano con il suo aumento ormai alle porte, lunedì riunirà il cda per fissare la forchetta di prezzo a cui avverrà la ricapitalizzazione, e così oggi - secondo quanto risulta a Il Sole 24 Ore - Quaestio Sgr, in qualità del gestore del fondo Atlante, depositerà in Bankitalia la richiesta di autorizzazione ad acquistare una quota fino alla maggioranza della banca.
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Atlante deve salvare per prima BPVi. Quaestio Sgr domanderà a Bankitalia e Bce di acquistare quota di maggioranza
Mercoledi 13 Aprile 2016 alle 09:26
Categorie: Infrastrutture
Un’altra grana per il Parco della Pace. Non bastava una bonifica bellica infinita, le centinaia di bombe ritrovate e le reti idriche del parco distrutte, con tanto di nuovo parco-acquitrino. Proprio da quel reticolo idrico che giace sotto il manto erboso dell’ex aeroporto, ora, arriva una nuova tegola - economica - per il Comune: le case di via Cresolella dovranno essere collegate alla fognatura pubblica con nuove condotte fino a viale Dal Verme e l’operazione, secondo il sindaco Achille Variati «non sarà una cosa da mille euro». In sostanza, il lavoro richiede (molti) soldi, Palazzo Trissino non li ha e intende ottenerli dal ministero della Difesa: «La Del Din è una base italiana (ma pagata dallo Stato americano per ospitare un proprio insediamento militare, ndr ) - precisa Variati - dunque chiediamo che dopo averci procurato il danno con la realizzazione dell’insediamento, ci vengano incontro per finanziare questo problema».
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Parco della Pace non dà pace a Variati: i fondi sono insufficienti
Martedi 12 Aprile 2016 alle 09:43
Categorie: Banche
L’annuncio non c’è stato, ma il traguardo è vicino. È pronto il veicolo “salva bancheâ€, partecipato dagli istituti, dalla Cassa depositi e prestiti, dalle fondazioni e altri avventizi vari, che dovrebbe soccorrere il settore in difficoltà . L’ultima tornata di contatti si è svolta ieri con una girandola di riunioni al Tesoro con i vertici delle grandi e medie banche italiane e di Cdp. Oggi verranno inviati i dettagli finali ai protagonisti. L’annuncio è imminente. Al centro ci sarà una Società di gestione del risparmio privata già esistente, la Quaestio Capital Magement. Questa Sgr gestisce fondi per 9 miliardi (e incassa commissioni per 9 milioni), è guidata da Rinaldo Petrignani, già celebre ambasciatore italiano negli Usa che fu sfiorato dalle vicende Enimont e presieduta dall’economista Alessandro Penati, puntuto editorialista di Repubblica (ruolo che ieri ha lasciato).
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Il Fatto: come ti salvo BPVi e Veneto Banca con la Cdp e d'accordo con la UE
Martedi 12 Aprile 2016 alle 09:31
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Categorie: Banche
Grande ingorgo a Nordest. Entro l’estate le tre grandi (ex) popolari del Veneto dovranno raccogliere tra i loro soci-azionisti 3,763 miliardi di euro che risultano essenziali per la continuità stessa della loro attività . Banco Popolare e Veneto Banca si apprestano a chiedere un miliardo, la Popolare di Vicenza arriva a 1,763: quasi 4 miliardi di euro che andranno raccolti coinvolgendo per l’80 per cento azionisti che insistono sul medesimo territorio e che, in numerosi casi, si trovano ad aver investito in due delle tre banche protagoniste, talvolta in tre.
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BPVi, Veneto Banca e Banco, un aumento di capitale da 3,763 miliardi per salvarle
Lunedi 11 Aprile 2016 alle 09:29
BPVi e Veneto Banca: su Report una storia di azioni gonfiate e fiducia tradita
Domenica 10 Aprile 2016 alle 12:46
Categorie: Banche
Ora bisogna fare in fretta davvero. Sono le sei di un sabato abbastanza sonnecchioso quando l’Ansa spara la notizia che “l’ipotesi Fortress è tramontataâ€. Si parla dell’aumento di capitale di Popolare Vicenza ed è una pessima notizia tanto per l’istituto veneto quanto per Unicredit. Breve spiegazione: la Bce ha imposto a Pop Vicenza un aumento di capitale da 1,7 miliardi di euro per mettere a posto i suoi requisiti patrimoniali; la cosa avverrà contestualmente alla quotazione in Borsa imposta da un decreto del 2015. Unicredit è la banca garante: s’è impegnata ad acquistare il cosiddetto “inoptatoâ€, cioè le azioni che nessuno vorrà comprare.
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BPVi, l'americana Fortress si ritira e lascia Unicredit sola a coprire l'aumento di capitale
Domenica 10 Aprile 2016 alle 12:35