Rassegna stampa

Categorie: Banche

Banche in Veneto: sofferenze a 18 miliardi. Francesco Zen: il localismo non è sbagliato, ma che non diventi incestuoso

Lunedi 16 Maggio 2016 alle 08:03
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Da una parte il travaglio delle ex Popolari trasformate in Spa, fra la svalutazione delle azioni, le difficoltà della ricapitalizzazione, le insidie della quotazione, gli indugi sull’azione di responsabilità. Dall’altra l’affanno del credito cooperativo, tra dolorosi commissariamenti e inevitabili liquidazioni, nella cornice di una riforma tanto necessaria quanto delicata. La grave malattia che affligge il sistema bancario veneto è caratterizzata da un sintomo inequivocabile: i crediti in sofferenza. Un fenomeno che, nel settennato della grande crisi, è pressoché triplicato, aumentando addirittura di sette volte nel settore dell’edilizia. Per cui la domanda delle domande alla fine è questa: ma di chi è stata la colpa? È stata (solo) degli errori, dolosi o colposi, nella gestione degli istituti che hanno prestato i soldi? O è stata dell’incapacità di restituire i denari da parte delle famiglie, e soprattutto delle imprese, travolte dalla recessione?

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Categorie: Informazione, Banche

La stampa sa fare il suo mestiere, a Treviso: sulla locale Tribuna Fabio Poloni analizza l'elenco soci Veneto Banca da noi pubblicato

Domenica 15 Maggio 2016 alle 11:30
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Il 27 aprile avevamo pubblicato in esclusiva l'elenco completo dei soci di Veneto Banca e dopo un primo sommario esame dei "presenti" ci eravamo ripromessi di andarlo a spulciare con maggiore attenzione come avevamo fatto sui "soci top 999 della BPVi". Ma la maggiore vicinanza territoriale alla fu Banca Popolare di Gianni Zonin & c. e i suoi ultimi flop, tra quotazioni e azioni di responsabilità mancate o rinviate, ci hanno fatto concentrare le nostre risorse sugli eventi più propriamente vicentini. Oggi ci dà una mano il collega Fabio Poloni che sulla Tribuna di Treviso e sui quotidiani Finegil mette in ordine i dati e ci propone quell'analisi che noi avevamo dovuto rinviare a tempi migliori, se mai ci saranno in un Veneto che continua a voler addossare ad altri, i foresti, colpe che spesso matura in casa. Vi proponiamo di seguito l'analisi di Fabio Poloni come riportata da VeneziePost anche per ribadire ancora una volta che la stampa locale, quando vuole, sa fare il suo mestiere. A Treviso...

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Categorie: Banche

BPVi: saltata prima mediazione con soci e in dubbio accordo con Cattolica con aggravio di 170 mln per Spa. Nel Cda non c'è Colombini, ma forse un "esecutore" al posto di Iorio

Sabato 14 Maggio 2016 alle 12:18
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Salta la prima mediazione tra due soci bassanesi e la Banca Popolare di Vicenza i cui legali, presentatisi obbligatoriamente al tavolo hanno sostenuto che una posizione di chiusura alle ipotesi extra giudiziali che rischia di accentuare la conflittualità tra i 118.000 soci di fatto azzerati e l'istituto condotto al collasso dalla gestione di Zonin & c. Intanto scoppia il "problema Cattolica" per l'attuale Cda in cui ancora siede Francesco Iorio in attesa che il Fondo Atlante prenda e renda note le sue decisioni in vista dell'assemblea che a breve dovrà indicare la composizione dei vari organi di gestione e controllo della banca.

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Se salta il "piano Colla" con Etra e Ava, Aim può finire preda di Hera o Agsm. Sarebbe un flop di sistema dopo il crash BPVi e la beffa di Verona a Matteo Marzotto per Fiera Vicenza

Sabato 14 Maggio 2016 alle 00:46
ArticleImage "Il presidente del gruppo veronese continua a tenere aperto il filo con Vicenza, nonostante i tempi lunghi e le trattative aperte anche con Dolomiti e con Mantova, ma il gruppo emiliano, che è nettamente più grande, potrebbe arrivare prima": questo è il sommario di un articolo su VeneziePost a firma di Matteo Ruffolo che dà conto, delle difficoltà in cui si trova la multiutility vicentina nel ritagliarsi un futuro autonomo e che non sia quello di diventare una costola altrui, un ennesimo downgrading di Vicenza dopo la "scomparsa" della vecchia Popolare vicentina e il futuro assorbimento di Fiera di Vicenza nella ben più grande Fiera di Rimini, a seguito dello stop beffardo di Verona appreso da Matteo Marzotto solo dalla stampa...

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I segreti di Flavio Tosi, della moglie Stefania Villanova e dell'assessore Enrico Toffali: li svela Marco Lillo de Il Fatto Quotidiano in "Il potere dei segreti"

Venerdi 13 Maggio 2016 alle 09:59
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Il 17 aprile 2012, a pochi mesi dalle elezioni, Stefania Villanova - moglie di Flavio Tosi, ora separata dal sindaco - è protagonista di una scenata memorabile. All’una di notte si piazza davanti alla villetta dove vive Tosi e, grazie a un investigatore munito di telecamera, filma l’uscita di una ragazza, molto nota a Verona, che lei presume sia l’amante del marito. Quando questa esce dal garage in auto in compagnia di un’altra donna, Stefania la blocca, la costringe ad abbassare il finestrino e la insulta. Il sindaco se ne sta rintanato nell’abitazione, evitando accuratamente di essere coinvolto in quella piazzata. Stefania, furiosa, entra allora nel villino e continua a registrare all’insaputa del sindaco i suoi animati colloqui.

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Pietro Marzotto svaluta Peck ma si conforta con le sue azioni che valgono 66,8 milioni di euro

Venerdi 13 Maggio 2016 alle 09:38
ArticleImage I titoli azionari consolano il conte Pietro Marzotto dall'investimento in formaggi e salumi doc. La sua cassaforte Intrapresa ha infatti appena depositato il bilancio 2015 (il terzo che consolida l'acquisizione integrale di Peck, marchio storico dell'alimentare di fascia alta), chiuso con un utile di 3,2 milioni di euro dai 5,4 milioni di profitto del precedente esercizio. Il ricco giardinetto azionario di Marzotto vale circa 66,8 milioni e il 2015 borsistico si è riflesso in riprese di valore che hanno riguardato i pacchetti di Intesa Sanpaolo (il valore è stato corretto all'insù da 6,9 a oltre 9 milioni), Enel (da 8,5 a 8,9 milioni) e Axa (da 4,4 a 4,7 milioni), mentre svalutazioni minime hanno interessato i pacchetti di Eni (479 mila euro su un investimento di 9,7 milioni), Assicurazioni Generali (azioni per 6,4 milioni svalutato per poco più di 12 mila euro).

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Pronta la bozza dello statuto di Confindustria Veneto: è prevalsa la linea del presidente Roberto Zuccato, ex numero uno di Confindustria Vicenza

Venerdi 13 Maggio 2016 alle 08:19
ArticleImage Lo statuto di fatto è pronto, pur se alcuni passaggi restano da scrivere in bella copia. Ma non sono mancate ancora le scintille, l’altra sera a Mestre, nel comitato esecutivo di Confindustria Veneto, nel corso della riunione decisiva per definire il nuovo statuto regionale, a valle della riforma Pesenti. Passi in avanti decisivi, ma temperatura della discussione ancora alta. Soprattutto intorno ad alcuni punti rivelatisi delicati, come quello della città metropolitana. Il presidente di Confindustria Venezia, Matteo Zoppas, ha rivendicato la vera novità istituzionale in Veneto tra le competenze della sua territoriale.

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Categorie: Banche

Nel fondo Atlante, "salvatore" di BPVi, non solo istituzioni italiane, ma anche la tedesca Allianz

Venerdi 13 Maggio 2016 alle 07:53
ArticleImage Guardate la tabella in pagina, perché aiuta a capire cosa c’è e cosa manca. Riporta l’elenco dei 67 soggetti che hanno contribuito in Atlante, il fondo salva-banche da 4.249 milioni di euro. La lista spazia dagli 845 milioni di Intesa Sanpaolo e Unicredit, al singolo milione versato dalla Popolare di Cividale o dalla Cassa di Ravenna. Nel complesso sono impegnate 67 istituzioni, eppure ne spicca una diversa dalle altre: Allianz. Ciò che rende unico questo assicuratore, più del suo contributo da 50 milioni, è il suo passaporto. Non è italiano. Non c’è un altro marchio estero in Atlante (al netto dei contributi di Generali attraverso le sue controllate europee), né è stato spiegato perché il gruppo tedesco resti il solo.

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ArezzoOro, l'alleanza con Fiera di Vicenza sta portando i suoi proliferi frutti

Giovedi 12 Maggio 2016 alle 08:05
ArticleImage Su una cosa, alla chiusura di Oro Arezzo numero 37, sono tutti d'accordo: l'alleanza con Fiera Vicenza per la gestione coordinata del calendario fieristico – alleanza firmata ufficialmente nel gennaio scorso e considerata primo passo verso un'unica piattaforma fieristica per il settore orafo-gioielliero italiano - sta cominciando a dare nuova linfa alla rassegna toscana, sia sul fronte compratori che su quello degli espositori. Nell'edizione (allungata a cinque giorni) che si è chiusa ieri, e che ha visto esporre 650 aziende di gioielli e tecnologie provenienti da tutti i distretti orafi italiani (di cui circa 40 straniere), gli ingressi hanno superato quota 20mila (+18% sull'edizione 2015), anche se Arezzo Fiere non ha reso noto il dato sui compratori.

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Massimo Malvestio, il profeta del futuro Nordest ci aveva azzeccato

Mercoledi 11 Maggio 2016 alle 12:27
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“Quel che rimane di questi anni è un territorio devastato, molti oneri che inevitabilmente diverranno concreti e tanta ricchezza dissipata per un’edilizia che non servirà a nessuno”. Così Massimo Malvestio aveva stigmatizzato 4 anni fa il Nordest che abbiamo oggi sotto gli occhi. Aveva strappato il velo di Maja con il suo “Mala Gestio, Come fare affari diventando poveri”, ed aveva anticipato in quelle pagine il patetico spettacolo che oggi tutti abbiamo davanti agli occhi. Venne definito una Cassandra (che si ricorda nell’omerica poetica aveva sempre ragione), uno iettatore. Purtroppo (per questo disgraziato territorio) la sua visione sul futuro è stata fin troppo centrata. E stasera ripercorre le pagine del suo Mala Gestio (che sarebbe consigliabile a chiunque non l’ha letto al grido la cultura rende liberi e soprattutto impedisce di diventare poveri) nella sede di Banca Ifis.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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