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Francesco, figlio di Gianni Zonin, continua a godere di Contrà Nervesa della Battaglia park free: Antonio Dalla Pozza ricordi quanto disse

Di Sara Todisco Martedi 30 Agosto 2016 alle 22:32 | 0 commenti

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“Trova le differenze” è un divertente giochino della Settimana Enigmistica che mette a confronto due immagini apparentemente identiche ma che in realtà riservano sottili differenze l’una dall’altra. Poco tempo fa anche noi di VicenzaPiù, grazie alla segnalazione di un lettore, abbiamo fatto questo “gioco” passando per contrà Nervesa della Battaglia, la prima via a destra attraversando Ponte degli Angeli e dirigendosi verso S. Marco, e le vie adiacenti. Abbiamo constatato, come scrivevamo, che - seppure le strade in questione appaiano identiche- la prima, contrà Nervesa della Battaglia, presenta una differenza non del tutto impercettibile: al contrario delle altre due che mostrano il divieto di parcheggio da uno dei due lati e molte auto parcheggiate dall’altro, questa contrà gode del divieto di parcheggio per entrambi i lati della strada.

Fummo tentati ad attribuire il fatto ad un residente d’“onore” al civico 11: Francesco Zonin, figlio del noto (per tristi e ovvi motivi) Gianni Zonin. Chiedevamo dunque all’assessore competente, Marco Antonio Dalla Pozza, di spiegarci la situazione. Quest'ultimo, dopo averci esposto le motivazioni della suddetta viabilità, riferiva anche che se la decisione era stata presa non era certo per chi ne avesse avuto un vantaggio, Zonin giovane e famiglia cioè, ma per la sua pertinenza: la soluzione per la contrà sui generis era provvisoria e dovuta ai lavori sui sottoservizi in contrà Vittorio Veneto, che non appena terminati, ci assicurava l'assessore, avrebbero portato a consentire il parcheggio su un lato anche nella Nervesa della Battaglia... Zoniniana, del cui divieto assoluto precedente, comunque, non avevamo capito la necessità...
Ad oggi e fin da prima di ferragosto i lavori in contrà Vittorio Veneto sono terminati e completati con una pista ciclabile bidirezionale, come comunica il sito del Comune di Vicenza, quindi la viabilità non è più compromessa. Non resterebbe dunque che mantenere la parola data e ripristinare il parcheggio da un lato di contrà Nervesa della Battaglia, quella casualmente abitata dal secondo genito di Zonin, e che probabilmente sempre e ancora per caso, unica e sola, gode del divieto di parcheggio da entrambi i lati.  

Dimenticanze da sole ferragostano?


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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