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Piero Puschiavo, La Destra - Ho atteso un po' di tempo per vedere se qualche, seppur flebile voce, si indignasse per ciò che sta accadendo a Vicenza. Una città che dovrebbe essere un forte richiamo turistico per arte ed architettura ma che invece sta diventando un sito abbandonato a se stesso in balia di violenza e degrado. Parlo dell'ultimo, ma non ultimo, omicidio tra bande extracomunitarie avvenuto la notte tra il 7 e l'8 settembre in Campo Marzo il grande parco cittadino che da punto di riferimento aggregativo o da tranquilla area verde, è diventato in pochi anni un ricettacolo di delinquenti di ogni risma nonché luogo ideale per lo spaccio di droga.

Una situazione intollerabile che pare non si voglia risolvere, forse per la grande incapacità dell'amministrazione comunale di gestire questa situazione. Possiamo però fare un confronto, mio malgrado, con la città di Verona che oltre ad aver vinto il derby in maniera discutibile (il gol della vittoria era in netto fuorigioco) sicuramente vince meritatamente sul piano della vivibilità. Consiglio quindi agli "amministratori" del Comune di Vicenza di mettere in bilancio e organizzare un loro soggiorno di un paio di settimane nella città di Verona per impararne la gestione soprattutto del centro che non ha nulla di inferiore al "nostro" patrimonio storico e culturale.
Da vicentino sono a constatare questa situazione con amarezza ed un pizzico di invidia, sperando possa essere da sprono, anche se lo dubito, ai sinistri e progressisti soggetti che guidano l'amministrazione comunale.
Dal Palladio al Lanerossi la città di Vicenza ha fatto scuola, e non solo di architettura e calcio, ma vederla oggi così triste ed in uno stato di agonia mi rende profondamente colpito. Chissà, se gli elettori la pensano diversamente, ma La Destra è pronta!