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Il Vicenza che non ti aspetti, evidentemente “pungolato” a dovere dagli ultras dopo le poco felici uscite degli ultimi due mesi, vince al Nereo Rocco di Trieste e condanna gli alabardati alla retrocessione. Spinge subito la Triestina, alla disperata caccia di tre punti salvezza, ma le conclusioni a rete si fanno attendere. È la classica gara moscia di fine campionato. 

Al 19’ la girata di Godeas parata da Russo è la prima occasione della gara. Al 21’, sempre Godeas, calcia abbondantemente a lato una punizione da favorevolissima posizione. Al 29’ Morosini ci prova prima di destro (ribattuto da un difensore) e subito dopo di sinistro (alto). Poi è l’Unione a ributtarsi in avanti Al 35’ Bariti ci prova da destra con un rasoterra sul primo palo bloccato a terra da Russo. Al 40’ il tiro di Tulli dal limite dell’area viene deviato sopra la traversa da Gerbo. Al 43’ occasione colossale per gli alabardati; Taddei aggira Russo, ma il suo sinistro da due passi finisce clamorosamente sul palo esterno.  Al 2’ della ripresa il Vicenza passa a sorpresa in vantaggio: palla di Rossi a sinistra per Abbruscato. Il bomber finge di calciare subito e invece rientra in dribbling su Cottafava e calcia forte e rasoterra sul primo palo. I giuliani si ributtano quindi in avanti con maggior foga, ma riuscendo a creare solo qualche mischia. Unica occasione al 27’ con la mezza rovesciata debole di Godeas a due passi dal portiere biancorosso. Grande recupero di Longhi su Tulli sul successivo rinvio lungo di Russo. Sempre Tulli al 28’ scappa ad un avversario sulla sinistra, si accentra e prova il tiro sul secondo palo con palla però a lato. Al 76’ Godeas di testa anticipa Minieri ma la sfera termina sopra la traversa. Al 35’ invece è Russo a doversi tuffare sulla propria sinistra per respingere la conclusione di testa di Godeas. Al 36’ Cottafava meriterebbe il rosso (era già ammonito) per un’entrata dura sul neo-entrato Arma. Al 41’ Russo ancora pronto a respingere su bella conclusione a mezza altezza di Malagò. A tempo scaduto Arma ha un’ottima occasione, ma la conclusione è debole e viene salvata sulla linea da Cottafava.