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Tagli BPVi, il piano e l'elenco delle prime 75 filiali da chiudere

Di Rassegna Stampa Mercoledi 24 Giugno 2015 alle 10:37 | 0 commenti

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Banca Popolare di Vicenza, inizia la trattativa per chiudere il primo lotto di 75 filiali. Il documento che avvia il confronto sindacale porta la data di lunedì. Contiene la prima parte del piano di razionalizzazione della rete anticipato ai sindacati l’8 maggio, con 150 filiali da chiudere e 200 addetti interessati. Coincidenza volle che l’anticipazione arrivasse lo stesso giorno in cui venne a galla lo scontro che avrebbero portato, il martedì successivo, all’uscita dell’amministratore delegato Samuele Sorato.

L’informativa di dettaglio arriva ora a 40 giorni di distanza e diventa di fatto il primo atto della gestione del nuovo amministratore delegato Francesco Iorio. Da ieri scattano i 10 giorni per il primo incontro banca-sindacati e i 50 per giungere all’intesa. Sul tavolo, le prime 75 chiusure su 150, di fatto una ogni 10 sul totale di 654 agenzie, in cui lavorano 180 dipendenti. Del totale, 33 sono in Veneto (anche qui una su dieci, sul totale delle 258), con 82 dipendenti interessati. Per i quali si studieranno gli strumenti possibili, dal fondo esuberi, al part-time, alla solidarietà. E l’informativa specifica che le chiusure produrranno effetti anche sulla direzione generale.
Il report parla espressamente di «prima fase» di «una politica di attento contenimento dei costi al fine di mantenere adeguati livelli di competitività e di redditività», attraverso la «razionalizzazione del modello distributivo». L’obiettivo generale, spiega il documento, è di «pervenire quanto prima» ad una riduzione strutturale dei costi del personale di almeno 30 milioni di euro. Obiettivo di rilievo - e la comunicazione lascia in sospeso se si tratti del traguardo complessivo o solo del primo intervento - che corrisponde a un taglio del 7,4% sui 401,9 milioni in bilancio nel 2014 (+2,5% rispetto ai 392,2 del 2013).
Il primo lotto di 75 chiusure, per ottenere «sinergie di costo» e rafforzare «incisività e competitività dell rete», andrà avanti (forse già dal secondo semestre 2015) con la chiusura e l’accorpamento in filiali vicine. La razionalizzazione cade in aree dove gli sportelli vicini sono numerosi e dov’è possibile più facilmente accorpare filiali, personale e clienti.
Così delle 33 filiali in chiusura in Veneto, 4 sono nell’area di Vicenza Città: Longare (2 addetti) sarà accorpata a Vicenza via Rosselli, Vicenza via Marosticana (2) a Cavazzale, Vicenza Maddalene (3 addetti) a Caldogno, Vicenza via Zamenhof a Vicenza via Marani. Cinque le filiali interessate nell’area Vicenza Nord: Bassano Ca’ Baroncello (2 impiegati) andrà a Bassano via Roma, Cusinati di Tezze (4) a Rosà, Fellette (2) a Termine di Cassola, Molvena (2) a Marostica, Velo d’Astico (2) ad Arsiero. Nel Vicentino ancora si accorpa Villaganzerla (2 addetti) a Nanto e Zermeghedo (2) a Montebello.
Nel Padovano cinque le filiali in chiusura: Mottinello (2 addetti) sarà accorpata a Galliera Veneta, Noventa Padovana (4) a Padova Corso Stati Uniti, Padova corso Milano (4) a Padova piazza Cavour, Padova via Aspetti (3) e Padova via Facciolati (2) a Padova via Trieste.
Nell’area di Castelfranco, 9 le filiali in chiusura: Bessica (2 addetti) accorpata a Loria, Bigolino (2) e Segusino (3) a Valdobbiadene, Caerano (3)e Signoressa (3) a Montebelluna, Castelfranco via Castellana (3 addetti) e Castelfranco Borgo Padova (2 addetti) a Castelfranco corso XXIX Aprile, Fanzolo (2) a Vedelago, Pieve di Soligo (2) a Farra. Nell’area di Treviso altre 5 filiali accorpate: Fregona (2 addetti) e San Giacomo di Veglia (2) a Vittorio Veneto, Istrana (3) a Paese, Rua di San Pietro di Feletto (2) a Conegliano, Treviso via Montegrappa (4) a Treviso via D’Annunzio.
Nel Bellunese, Tai di Cadore (2 addetti) sarà accorpata a Vallesella. Il conto si chiude con la provincia di Venezia, dove Mira (3 impiegati) sarà accorpata a Dolo e Scorzé (2) a Noale. Infine per quattro filali si prevede la chiusura di cassa nel pomeriggio; due sono in Veneto, entrambe nel Trevigiano: Cison di Valmarino e Treviso via San Pelajo. 
di Federico Nicoletti dal Corriere del Veneto

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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