Tagli alla Camera di Commercio, anche i lavoratori vicentini hanno protestato a Roma
Venerdi 25 Luglio 2014 alle 20:40 | 0 commenti

Funzione Pubblica CGIL Vicenza - Lo scorso 23 luglio, una delegazione di lavoratori e lavoratrici della Camera di Commercio di Vicenza ha partecipato con convinzione alla manifestazione nazionale organizzata dai dipendenti delle Camere di Commercio italiane e dell’intero Sistema camerale nazionale, insieme a Fp-Cgil, Fp-Cisl e Uil-Fpl, in aperto dissenso con quanto previsto dal D.L. 90/2014 in merito al futuro delle Camere di Commercio stesse.
In Piazza di Pietra a Roma, a due passi da Montecitorio, più di 1.000 lavoratori provenienti da tutta Italia si sono riuniti per difendere la loro professionalità e il loro posto di lavoro, chiedendo al Governo Renzi di ritirare i provvedimenti di dimezzamento del diritto camerale e di rivedere la bozza di Legge Delega che rischia di azzerare l’intero sistema camerale italiano, prevedendo tra l'altro il passaggio delle funzioni del Registro Imprese al Ministero dello Sviluppo economico (senza, peraltro, alcuna indicazione sul futuro del personale coinvolto).
Si tratta di un'iniziativa importante, che fa seguito alla mobilitazione in territorio vicentino e alla raccolta firme per chiedere la cancellazione dell'Art. 28 del D.L. 90: con quell'articolo, fortemente e incomprensibilmente voluto dal Governo Renzi, è previsto infatti il taglio del 50% degli oneri camerali, quindi della principale fonte di sostentamento di un sistema di servizi utile ad aziende.
Come emerso da una recente indagine di Confcommercio, infatti, oltre il 70% delle aziende ritiene indispensabile questo sistema di servizi, apprezzandone la qualità dell'offerta. Anche una recente indagine di Unioncamere Veneto e CGIA di Mestre ha messo in luce tutto il valore del sistema.
Durante la manifestazione, i dipendenti camerali e le Organizzazioni Sindacali hanno ribadito la necessità di una riforma delle Camere di Commercio che non penalizzi il mondo delle imprese e di una razionalizzazione delle Aziende speciali, auspicando inoltre la messa in comune di funzioni tra Unioni regionali e Camere di commercio provinciali. Il tutto nell’ottica del ridisegno della rete dei servizi, volta all'innovazione produttiva e del riassetto istituzionale e amministrativo del territorio.
Ora la palla passa al Parlamento, nella speranza che la manifestazione del 23 luglio faccia fare dietrofront al Governo Renzi.
Nel frattempo, il 24 luglio alle ore 14.30, il Comitato esecutivo dei presidenti delle Camere di Commercio italiane ha incontrato a Roma le Segreterie nazionali di Fp Cgil, Fp Cisl e Uil Fpl per fare il punto sulla situazione.
La FP CGIL di Vicenza è a fianco delle lavoratrici e dei lavoratori della Camera di Commercio che, oltre a difendere posto di lavoro e professionalità , non rinunciano a dire la loro su un sistema di servizi che necessita di essere rafforzato e migliorato, non smantellato!
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