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Su Report imprenditori come Moncler che delocalizzano senza scrupoli, Ellero: si mettano on line e si boicottino i loro marchi

Di Citizen Writers Martedi 4 Novembre 2014 alle 08:31 | 0 commenti

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Riceviamo dall'ex senatore prof. Renato Ellero e pubblichiamo.

Da troppo tempo, spesso a vanvera, si parla delle imprese italiane che senza troppi scrupoli delocalizzano all'estero, per ragioni di profitto, l'intera attività o cospicue forniture, magari anche grazie a contributi pubblici. Il che comincia ad avere conseguenze devastanti sul piano sociale. La puntata di ieri di Report non è che l'ennesima conferma di questo andazzo (il caso è quello dei piumini Moncler, ndr).

È quindi giunto il momento di dare contezza all'opinione pubblica di chi si macchia di condotte del genere, che sul piano etico sono intollerabili. Ma come fare?

Una soluzione intelligente sarebbe quella di creare una lista di proscrizione on-line, una black list come la chiamano gli anglosassoni, con l'elenco degli imprenditori e delle imprese che hanno messo in atto procedure di delocalizzazione a danno della manodopera italiana. Il tutto con l'esplicito invito al boicottaggio dei marchi senza scrupoli. Vedremmo a questo punto come reagirebbero lorsignori, di fronte a debacle in borsa o nelle vendite. In questo senso sarebbe simpatico sapere che cosa pensi al riguardo il premier Matteo Renzi. Ad ogni modo sfido qualunque partito, movimento o associazione a rendere possibile la conoscenza di tale lista al maggior numero possibile di cittadini italiani. Se poi questi cittadini vogliono continuare ad acquistare da questi imprenditori, non si lamentino poi delle conseguenze sul nostro sistema economico.

Leggi tutti gli articoli su: Renato Ellero, Delocalizzaione, Boicottaggio, Moncler

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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