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S. Valentino, una cometa per amare: Stardust della Nasa verso la Cometa Tempel1

Di Redazione VicenzaPiù Lunedi 14 Febbraio 2011 alle 12:24 | 0 commenti

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Caro Direttore, cara Redazione, nella ricorrenza di S.Valentino le invio questo mio intervento che collega il viaggio della Stardust (che il giorno 14 si poserà sulla cometa Tempel1) nello spazio con la festa degli innamorati. Grazie. Gianni Genghini (scriveteci a [email protected] ) 

La festa di S. Valentino, che si celebra il 14 febbraio, fino a qualche decennio fa era legata esclusivamente al Santo che è ritenuto il patrono delle malattie e delle epidemie. Ma dalla fine degli anni cinquanta S. Valentino venne coinvolto da una importante industria dolciaria a rappresentare la festa degli innamorati.

Questa in sintesi la storia di questa festa che oggi, considerando la missione spaziale in corso della navicella Stardust della Nasa verso la Cometa Tempel1, invece è deputata virtualmente a portare un messaggio d'amore su questo piccolo pezzo di universo che proviene dalle profondità dello spazio che ci circonda. Dunque oggi, in questa giornata cara alle vibrazioni amorose, c'è un motivo in più per ricordarla. Una motivazione che discende dalla nostra stessa origine primordiale. Infatti proprio il giorno di S. Valentino, la sonda spaziale Stardust, già nota per aver scoperto sulla coda della cometa Wild2 degli aminoacidi importanti per la nascita della vita sulla Terra, uno dei quali è la glicina, raggiungerà la cometa Tempel1, come già aveva fatto nel 2004 con la cometa Wild2 e, come allora, tenterà di raccogliere sostanze cometarie per esaminarne la composizione e la conferma di quanti asseriscono che le comete sono portatrici nel nostro sistema solare e in tutto l'universo di elementi determinanti, gli aminoacidi, per nascita della via sul nostro pianeta. D'altra parte è ormai certo che questi "mattoni della vita" siano sparsi in tutto l'universo. E la scoperta di altri pianeti rocciosi in altri sistemi solari confermano l'ipotesi che l'universo sia, fatte le debite proporzioni, al nostro sistema solare. Ma da quando, secondo le conoscenze scientifiche attuali, i "mattoni della vita" sono presenti sulla Terra? La risposta è da circa 4.5 miliardi di anni fa, quando i primi esseri viventi mono cellulari si svilupparono nel brodo terrestre primordiale. E dunque come non applaudire all'iniziativa degli scienziati - americani ed europei- che oltre 15 anni fa decisero di spedire queste due sonde, la Deep Impact e la Stardust, nello spazio per esplorare l'origine e la composizione dei nuclei cometari di Wild2 e Tempel1. Ma la coincidenza, se tale è, dell'incontro nel giorno di S. Valentino di Stardust con la cometa Tempel1 è senz'altro molto interessante perché oltre a dare un significato vitale alla festa degli innamorati fornisce un alibi a quelle coppie che vogliono sottoporre ad un test stellare il loro felice rapporto amoroso. Dunque come non immaginare che in queste notti, sempre che il cielo sia buio e terso, come normalmente lo è in questo scorcio d'inverno, gli innamorati alzino gli occhi al cielo stellato e, con la fantasia immaginino che una "macchina tecnologica" che proviene dalla Terra si sia posata sulla Tempel1, proprio nel giorno di S. Valentino, per esaminarne la composizione. Insomma un ideale gemellaggio tra noi terrestri e le portatrici dei semi della vita. Quasi un cemento comune che lega noi allo spazio infinito che ci circonda. Ma esaminiamo più fondo cosa sono le comete e da dove provengono. E' ormai praticamente accertato che esse sono i resti della formazione del sistema solare, che per cause ancora ignote, non sono riuscite ad aggregarsi per formare un nuovo pianeta ed ora stiano vagando ai confini del nostro sistema solare , più esattamente da quella che comunemente gli scienziati chiamano "la casa della comete", ovvero dalla Nube di Oort chiamata anche fascia di Van Allen, per raggiungere, attraverso orbite fortemente ellittiche il nostro Sole, e così facendo, transitando nei paraggi della Terra, facendosi vedere da noi piccoli esseri del pianeta Terra. In sostanza le comete sono praticamente formate dagli stessi materiali che sono presenti sulla Terra: acqua, rocce, polveri e tanto ghiaccio d'acqua, che al passaggio di questi piccoli corpi celesti nelle vicinanze del sole si scioglie e determina la formazione della coda, che può essere lunga anche milioni di chilometri. Certo sarebbe bello pensare che qualche scienziato innamorato abbia volutamente pensato di farla coincidere con la festa di S. Valentino per far sapere alla persona amata quanto è importante per lui questa data. Ma torniamo alla missione Stardust. La cometa Tempel1 è una nostra vecchia conoscenza. Ricorda infatti su Urania l'astronomo Luca Nobili dell'Osservatorio Astronomico padovano che la sonda spaziale Deep Impact proprio nel 2005 lanciò con successo sulla Tempel1 un proiettile di 372 chili che colpì la cometa e ne fece fuoriuscire del materiale che fu poi esaminato sulla Terra. Il successo di questa seconda missione spaziale sarà importantissimo per ricordare a tutti che noi, innamorati compresi, siamo figli delle stelle.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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