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Protesta sede Pd, Skinheads: dispiace deludere i soliti giornalai e politucoli

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 26 Novembre 2015 alle 20:55 | 0 commenti

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Veneto Fronte Skinheads
L'Associazione culturale Veneto Fronte Skinheads vuole con questo comunicato ufficiale ribadire che nel corso dell'azione compiuta la notte scorsa, non è avvenuto nessun imbrattamento o atto vandalico.
Ci dispiace deludere i soliti giornalai e politucoli che vorrebbero riconfermare così gli stereotipi che proprio loro hanno creato ad hoc sul nostro conto nel corso degli anni basandosi sul nulla, ma siamo troppo intelligenti e scaltri per cadere in così facili tranelli.

Piaccia o meno, l'azione è stata semplicemente dimostrativa.
Evidentemente, però, si è rivelata un sonoro pugno allo stomaco del politicamente corretto, così come del perbenismo borghese e della filantropia interessata che si muovono dietro ad una tragedia epocale come l'invasione che la nostra amata Italia, così come l'intera Europa sta subendo negli ultimi anni.
Ci dispiace deludere anche gli organi inquirenti, che non potranno infierire concretamente sulle nostre già provate fedine penali, sporche di reati non contro il patrimonio né tantomeno tipici della delinquenza comune, ma reati d'opinione; idee scomode e pericolose, non allineate alla vulgata ufficiale che, con costanti lavaggi del cervello orditi da istituzioni scolastiche, mass media, programmi televisivi, istituzioni religiose, assistenti sociali e relative associazioni "umanitarie" con bilanci da multinazionali, cercano di farci accettare passivamente questa invasione che sta cancellando la nostra identità Italiana di Popolo e Nazione!
Partiti di sinistra (non molto difformi nei contenuti da quelli di centro o di destra), sindacati e loro consociati, stanno tramando da anni nel chiaro tentativo di reclutare attraverso gli immigrati, nuovi sostenitori e seguaci, dato che la loro credibilità è ormai nulla, così come la loro affidabilità.
Essi si comportano al pari di contemporanei "gatto e la volpe" di collodiana memoria: partiti al soldo dell'alta finanza, succubi e schiavi di un'Europa che ci ha disautorato di qualsiasi forma di sovranità (politica e monetaria in primis), intenti solo a cercare di rimanere ben saldi su quegli scranni che tante ricche prebende e copiosi sodalizi garantiscono ad una classe politica culturalmente ed umanamente tra le più povere che la Storia possa annoverare.
Sindacati venduti al soldo del grande capitale, assolutamente disinteressati alle reali problematiche, condizioni, necessità di una classe lavoratrice che sta venendo schiacciata dal ricatto inumano del precariato e del "rinnovo del contratto": vili associazioni che lucrano e speculano con i soldi delle tessere, spremendo gli operai per poi ammazzarli con la legge Biagi, che ha sancito la morte della classe lavoratrice.
Associazioni filantropiche o che si millantano tali, come la Caritas Migrantes o altre migliaia di cooperative rosse ma non solo, che speculano sulla pelle di nuovi eterni poveri siano questi dei disperati costretti ad abbandonare tutti i loro legami ed affetti (ed i pochi averi), per pagare viaggi milionari verso un Occidente dall'illusorio ed inesistente benessere. Lo stesso Occidente che dimentica i propri figli, legati alla propria Terra da un legame sacro di sangue e suolo, nonchè da un vincolo culturale e tradizionale, per assistere a 35€ al giorno migliaia e migliaia di stranieri, immigrati irregolari che invadono impunemente la nostra Nazione.
E queste cooperative ed associazioni sono le stesse che speculano sui nostri poveri, sui più deboli, sui carcerati, su chi non ha diritto alcuno a vedere tutelati i propri diritti, ma che rappresentano un’ ottima fonte di guadagno da spremere all'impossibile; e sono le stesse che collaborano poi a stretto giro proprio con la Caritas, che non solo può contare su fondi e finanziamenti di varia natura che ne rimpinguano notevolmente il fatturato annuo, ma mettono in piedi dei veri e propri asset economici con cooperative come la Badiali, per il recupero e la rivendita nei mercatini dell'usato dei vestiti che molti italiani donano generosamente per i bisognosi, ma i proventi dei quali finiscono prevalentemente nelle avide tasche dei prezzolati dirigenti e solo in minima parte in beneficienza. Non sono fantasticherie, come documentato da Valentina Furlanetto nel suo libro "L’industria della carità".
La nostra è stata un'azione dimostrativa, con il preciso obiettivo di denunciare chi specula per tornaconti personali di varia natura sulla pelle dei popoli, andando però a minare, minacciare e annientare così la nostra Identità nazionale, permettendo senza alcun controllo che qualunque straniero venga a farsi ospitare nei nostri alberghi e strutture d'accoglienza, mentre i nostri padri ed i nostri nonni, che hanno contribuito a creare questo paese, vivono al freddo sotto i ponti o nelle loro macchine, sempre che non si siano già suicidati perchè schiacciati dalla crisi o perchè questo stato fallimentare, anzichè aiutarli, difenderli e proteggerli ha rubato loro anche la dignità!
Purtroppo la nostra azione è stata solo dimostrativa; purtroppo non c'è stata nessuna forma di violenza se non nei contenuti e nei toni di un comunicato incazzoso, perchè in realtà di qualche sonora bastonata ce ne sarebbe davvero bisogno per chi ha tradito l'Italia, la sua Storia, il suo Popolo e sta distruggendo quotidianamente la sua Identità e Tradizione!
Sempre più ferocemente


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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